Calano gli utenti negli USA: il gaming a stelle e strisce non ha mantenuto i numeri della pandemia

Il 2020 era stato uno degli anni più redditizi per il gaming negli USA: l’aumento degli utenti nel corso della pandemia era stato elevato. Con la politica di lockdown scelta dai governatori a stelle e strisce, molte persone aveva deciso di dedicarsi ai videogiochi per passare il tempo, portando quindi a un aumento dal il 73 al 79%.

La speranza di molte persone nell’industria dei videogiochi era che questi dati si mantenessero nel corso del 2021. Per loro sfortuna non è stato così: il numero degli utenti è infatti sceso del 3%, una perdita apparentemente banale, ma segna un dimezzamento degli utenti acquisiti nel corso della pandemia negli Stati Uniti.

Questo il dato che NPD Group, società specializzata in ricerche per il marketing, ha ricavato da una ricerca compiuta nei giorni scorsi. Apparentemente l’intera vicenda è semplice da ricostruire. Una buona parte degli utenti che si era avvicinata al gaming come passatempo “obbligato” dovuto alla pandemia negli USA, ha scelto di tornare ad altre attività una volta finito il lockdown.

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La parole di NPD Group: come cambiano gli utenti e il gaming negli USA post pandemia

“L’anno scorso abbiamo avuto un certo numero di giocatori disaffezionati nella fascia di età 45-64 rientrare nel mercato. Questo non solo per l’intrattenimento dato dai videogiochi, ma per rimanere in contatto con la famiglia e gli amici. E questi giocatori hanno continuato a giocare anche in altri gruppi di età”, ha detto il noto analista Mat Piscatella del NPD.

“Nonostante un calo complessivo della percentuale di persone che giocano ai titoli sul mercato, il tempo trascorso dai giocatori di 45-64 anni su PC e console ha continuato ad aumentare. Chiaramente, il gaming non è un settore legato esclusivamente bambini e adolescenti; è qualcosa che risulta attraente per giocatori di tutte le età”.

Insomma, pare sia cambiata la demografia dei giocatori, oltre che il tempo che essi trascorrono regolarmente al PC o davanti alle console.

(fonte: GamesIndustry)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.