Meno iscritti rispetto al 2020, ma non si ferma la crescita di utenti per Xbox Game Pass

Meno iscritti rispetto al 2020, ma non pare proprio destinata a fermarsi la crescita per Xbox Game Pass, il servizio videoludico di Microsoft.

Durante l’ultimo rendiconto finanziario, Microsoft ha rivelato che gli abbonamenti a Xbox Game Pass sono aumentati del 37,5% nel corso del 2021. Una buona cifra, che tuttavia non regge il confronto con quella dell’anno precedente, non raggiungendo nemmeno l’obiettivo interno fissato al 47,8%. Lo scorso anno Microsoft aveva superato i suoi obiettivi di crescita per Xbox Game Pass, aumentando gli iscritti di quasi l’86% rispetto a un obiettivo del 71%.

Inutile dire che tutto ciò nasce dagli effetti della pandemia. Il lockdown imposto alla maggior parte del pianeta ha portato un gran numero di utenti a cercare nuovi metodi di svago, senza muoversi da casa. Anche ottenere nuovi titoli giocabili senza per questo ordinare copie online ha reso più appetibile un servizio come il Game Pass. I dati, pur meno allettanti del 2020, sono sicuramente positivi, confermando l’ottimo momento del servizio di Xbox.

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Non solo gli iscritti al Xbox Game Pass: come cambiano gli utenti dopo il 2020?

Il 2020 era stato uno degli anni più redditizi per il gaming negli USA: l’aumento degli utenti nel corso della pandemia era stato elevato. Con la politica di lockdown scelta dai governatori a stelle e strisce, molte persone aveva deciso di dedicarsi ai videogiochi per passare il tempo, portando quindi a un aumento dal il 73 al 79%.

La speranza di molte persone nell’industria dei videogiochi era che questi dati si mantenessero nel corso del 2021. Per loro sfortuna non è stato così: il numero degli utenti è infatti sceso del 3%, una perdita apparentemente banale, ma segna un dimezzamento degli utenti acquisiti nel corso della pandemia negli Stati Uniti.

Questo il dato che NPD Group, società specializzata in ricerche per il marketing, ha ricavato da una ricerca compiuta nei giorni scorsi. Apparentemente l’intera vicenda è semplice da ricostruire. Una buona parte degli utenti che si era avvicinata al gaming come passatempo “obbligato” dovuto alla pandemia negli USA, ha scelto di tornare ad altre attività una volta finito il lockdown.

(fonte: IGN)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.