Google si riorganizza e chiude gli studi di sviluppo interni: focus sulle terze parti, non svilupperà più esclusive per Stadia

Google ha annunciato un’importante novità per Stadia, la propria piattaforma di gaming in streaming, che probabilmente non farà piacere ai tanti sostenitori del progetto: il colosso di Mountain View chiude gli studi di sviluppo interni in seguito a una riorganizzazione, e dunque non produrrà più esclusive per Stadia.

L’annuncio è arrivato tramite un lungo post sul blog ufficiale dell’azienda, scritto dallo stesso Phil Harrison. Gli importanti investimenti fatti da Google hanno convinto l’azienda a non disperdere gli sforzi economici, canalizzandoli in meno attività.

“Creare i giochi migliori partendo da zero richiede molti anni e investimenti significativi, e i costi crescono esponenzialmente. Visto il nostro focus nel migliorare la tecnologia di Stadia, e nello stringere partnership vantaggiose, abbiamo deciso che non investiremo più nello sviluppare esclusive attraverso il nostro team di sviluppo interno, al di là di quelli già annunciati, a breve termine.”

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Il post prosegue rendendo noto che Jade Raymond, veterana dell’industria videoludica e a capo degli studi, ha dunque deciso di lasciare Google per cercare nuove opportunità di lavoro, mentre i dipendenti del team di sviluppo saranno ricollocati all’interno dell’azienda stessa.

In conclusione, Harrison scrive: “Cosa significa questo se sei un attuale o un futuro gamer su Stadia? Puoi continuare a giocare a tutti i tuoi giochi su Stadia e Stadia Pro e continueremo a far arrivare nuovi titoli di terze parti sulla piattaforma. Crediamo molto nel futuro del cloud gaming e continueremo a fare la nostra parte nel trainare questa industria. Il nostro obiettivo rimane quello di creare la miglior piattaforma possibile per i gamer, e la migliore tecnologia possibile per i nostri partner, dando vita a incredibili esperienze per le persone in tutto il mondo.”

Che ne pensate di questa situazione?

(Fonte: Google)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.