Google Stadia ha fatto paura a Sony e Microsoft, che però ora sono tornate a concentrarsi su PlayStation 5 e Xbox Scarlett

Quando è stata annunciata l’entrata di Google nel mondo dei videogiochi, il discorso che molti addetti ai lavori hanno fatto è che Big G generalmente non scende in campo per provarci, ma per vincere, ragion per cui è ragionevole credere che Sony e Microsoft un po’ abbiano temuto l’entrata in scena del colosso con Stadia.

Una conferma è arrivata anche da un recente articolo di Kotaku, che ha riportato alcune voci raccolte da degli insider, che hanno dichiarato che effettivamente c’è stata preoccupazione tra le due grandi aziende.

D’altronde quando Stadia è stata presentata, sono stati in molti a pensare di trovarsi davanti al futuro, e che il mondo del gaming avrebbe guardato sempre di più allo streaming e al cloud, motivo per il quale sia Sony che Microsoft hanno deciso di non farsi cogliere impreparati e sviluppare al meglio i propri servizi in tal senso.

stadia sony microsoft

In questo senso è infatti da interpretare il rinnovamento di PlayStation Now con tanto di taglio di prezzi, e le offerte sempre più convenienti di Microsoft per il proprio Game Pass, in attesa ovviamente di scoprire Project xCloud.

A guadagnarci dunque, per una volta sono stati i consumatori, che si sono visti arrivare dei servizi migliori, più economici e che hanno ampliato il proprio parco giochi in maniera esponenziale.

Perché poi alla fine l’accoglienza di Google Stadia è stata piuttosto tiepida, e stando a quanto riportato, Sony e Microsoft hanno pensato di aver sopravvalutato il problema e sono tornate a concentrarsi rispettivamente su PS5 e Scarlett, che saranno le protagoniste del grande scontro del 2020.

La prossima stagione natalizia vedrà infatti l’esordio delle due nuove console che ci porteranno finalmente nella next-gen, e sarà lì che si giocherà la battaglia decisiva della prossima generazione, con buona pace di Google.

Siete d’accordo?

(Fonte: Gamepur)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.