ATTENZIONE! Il seguente articolo può contere SPOILER su Star Wars: gli ultimi Jedi. Se non avete ancora visto il film non proseguite nella lettura.

Che Mark Hamill non abbia avuto un rapporto idilliaco con Ryan Johnson è cosa ormai nota. Poco dopo l’uscita del film, con i primi malumori che iniziavano a serpeggiare tra i fan, lo storico volto del Maestro Jedi si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni, sulla delusione per il modo in cui era stato gestito il suo personaggio.

Delusione che, nonostante le successive ritrattazioni, non sembra essersi spenta del tutto. Almeno a giudicare dal documentario presentato nella versione home video di “Star Wars: gli ultimi Jedi”.

Il filmato dal titolo “Il regista e lo Jedi”, racconta del complesso rapporto che si era creato tra Hamill e Johnson sul set. Queste alcune delle dichiarazioni dell’attore.

“Eccomi a casa, pensavo. Ma era una casa che non riconoscevo per nulla. Non c’era ribrezzo. Semplicemente non riconoscevo quel Luke. Hai una certa percezione di come il personaggio dovrebbe essere. Il mio rappresentava speranza… ora invece è disilluso”.

Le esternazioni, quindi, si concentrano soprattutto sull’atteggiamento demoralizzato e passivo di Luke, desideroso di non intervenire più nella guerra tra la Luce e l’Oscurità. La delusione si è quindi evoluta in una serie di esternazioni verso il regista, a cui Hamill avrebbe detto, senza mezzi termini. “Odio quello che hai fatto al mio personaggio”

Qualche riferimento è arrivato anche al dispiacere per aver esternato col pubblico la sua delusione. “Mi dispiace di aver espresso i miei dubbi, questo genere di cose appartiene al processo creativo, non al pubblico. Ho fatto quelle esternazioni prima di vedere il film completato”.

Anche la morte di Luke ha deluso molto Hamill, che ha immediatamente pensato “Non possiamo farlo arrivare fino a Episodio IX?”. Questo nonostante ci sia stata comprensione verso la scelta fatta. Luke fa la cosa giusta in maniera disinteressata per il bene della Resistenza, e ho compreso che dovevo fare la stessa cosa per la resa finale della pellicola. Dico davvero, non cerco di smorzare la tensione”.

(fonte: HeroicHollhywood.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.