Harrison Ford e il suo ricordo di Sean Connery con un aneddoto da Indiana Jones e L’Ultima Crociata

La scomparsa di Sean Connery la settimana scorsa ha rattristato l’intera industria cinematografica, e sono tanti gli attori che hanno voluto omaggiare il celebre attore scozzese con un omaggio o un ricordo, tra cui Harrison Ford, che ha raccontato un divertente aneddoto su Indiana Jones e l’Ultima Crociata.

Il film del 1989 avrebbe dovuto essere l’ultimo capitolo della saga, e fu un grandissimo successo ai botteghini. Proprio in quel capitolo veniva introdotto il padre di Indiana Jones, ruolo che spettò proprio a Sean Connery, tanto che molti rimasero delusi per l’assenza del personaggio nel discusso ritorno del 2007, Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo.

Sean Connery ed Harrison Ford dunque condivisero lo schermo e tanti momenti insieme, come ricordato dallo stesso attore. Tra i due c’era rispetto ed una certa alchimia, e si divertirono molto a girarlo, in particolare una scena raccontata da Ford in cui si trovavano a bordo di un sidecar su una strada dissestata in montagna.

“Era mio padre. Non nella vita, ma in Indiana Jones 3. Non conoscete il piacere finché qualcuno non vi paga per fare un giro insieme a Sean Connery sul sidecar di una motocicletta russa lungo una strada dissestata e piena di curve in montagna, e guardarlo dimenarsi. Dio, se ci siamo divertiti. Se è in paradiso, spero che lì abbiano campi da golf. Riposa in pace, amico mio.”

harrison ford sean connery

La scena in questione avviene quando Indiana Jones salva il padre dai nazisti in un castello al confine austro-tedesco. Nell’inseguimento che ne segue, Connery fa alcune osservazioni divertenti sulla natura aggressiva del figlio, mentre il sidecar sembra effettivamente un bel po’ disastrato, e probabilmentre Connery era davvero scomodo al suo interno. Eppure quella scena ha lasciato grandi ricordi in entrambi gli attori.

E voi? Qual è il vostro ricordo preferito di Sean Connery?

(Fonte: Screen Rant)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.