Chris Columbus, regista dei primi due film di Harry Potter, ha diretto anche Mamma ho perso l’aereo, e l’esperienza di quest’ultimo film lo ha aiutato molto

Quando Chris Columbus ha organizzato i casting per il primo film di Harry Potter, ormai oltre vent’anno fa, sapeva che avrebbe dovuto scegliere degli attori non solo per un singolo film, ma per quello che sarebbe diventato un franchise importantissimo. Lavorare con bambini senza molta esperienza alle spalle però, può essere difficile, ma non per il regista.

Columbus infatti, oltre ad aver diretto i primi due film di Harry Potter, è anche il regista di un altro film assolutamente di culto, come Mamma ho perso l’aereo, e proprio questa esperienza lo ha aiutato molto nella scelta degli attori. Insomma, si può dire che Harry Potter debba molto a quel film. Il regista era rimasto molto impressionato dallo stile di recitazione naturale di Macaulay Culkin, e voleva ricreare quella stessa caratteristica anche in Harry Potter.

Harry Potter: Chris Columbus sul casting degli attori

“Quando abbiamo fatto i casting per Harry Potter, volevo quello stesso realismo. Quando ingaggi un attore che non ha molta esperienza, succede che portino una quantità enorme di realismo, naturalezza e comicità basata sull’istinto, e non sul fatto che abbiano girato uno show di Nickelodeon per sette anni. Per cui per me l’obiettivo era quello di trovare degli attori sconosciuti che potessero, sostanzialmente, diventare quei personaggi.”

Columbus era particolarmente sicuro di Daniel Radcliffe, fin da quando aveva visto la sua performance nell’adattamento televisivo di David Copperfield su BBC One.

“Non so spiegarlo, stava succedendo qualcosa dietro quegli occhi, di estremamente complesso per un bambino di quell’età. E poi ho pensato “Beh, è proprio quello che sta passando Harry, questa vita difficilissima con sua zia e suo zio e suo cugino Dudley. Ho pensato che Daniel sembrava il tipo di ragazzo che potesse interpretare quel ruolo in maniera più profonda. E mi ha dimostrato, non solo in Harry Potter, ma anche in tutte le sue performance, che avevo ragione.

Il regista ha infine svelato alcune curiosità sulle difficoltà avute nello girare alcune scene, perché quando degli attori senza esperienza devono recitare con un green screen, secondo lui la performance non viene molto realistica, per cui ha preferito, quando possibile, utilizzare oggetti di scena veri e propri, per dare ai ragazzi qualcosa di tangibile con cui interagire anziché girare tutto con l’aiuto della CG.

harry potter mamma perso aereo

Harry Potter: Chris Columbus sui giovani attori che compongono il cast

“Avere la creatura effettivamente sul set, cambia drasticamente la loro performance, perché loro sono in quel mondo. Come la scena degli scacchi. Era reale al 95%, ci sono pochi effetti speciali in quella scena. Amo la performance dei ragazzini in quella scena, perché interagiscono con vere esplosioni, vere pedine degli scacchi giganti, abbiamo costruito tutto insomma.

Infine, l’ultimo tocco che Columbus ha voluto dare al film era farlo sembrare senza tempo e lo ha raccontato citando nuovamente Mamma ho perso l’aereo.

“Ho detto a tutti i miei capi reparto di Mamma ho perso l’aereo, che voglio che il film sia senza tempo. In altre parole, non voglio che qualcuno lo prenda fra 25 anni e sembri un film datato. Voglio che sembri come se fosse stato fatto ieri. Tutto, dal guardaroba alla carta da parati, tutto deve sembrare avere una qualità senza tempo. Abbiamo portato questa filosofia e sensibilità in Harry Potter. L’obiettivo era: guardando il film potresti non essere in grado di dire quando è stato girato. Poteva essere il 1956, forse il 1977, o forse è stto girato nei 2020″. E questo è ciò di cui sono più orgoglioso: non puoi davvero localizzarlo”.

Che ne pensate dell’intervista rilasciata da Chris Columbus su Harry Potter e Mamma ho perso l’aereo?

(Fonte: Polygon)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.