Vi ricordate i videogiochi portatili Tiger? Hasbro resuscita il brand e ne produrrà di nuovi. Sì, davvero.

Ci sono due categorie di persone, chi da piccolo giocava con i videogiochi portatili Gig Tiger e chi mente: Hasbro deve avere bene in mente questa grande verità, e in un’epoca come la nostra, in cui tira più un pelo di nostalgia che… ci siamo capiti, ha deciso di rispolverare il brand Tiger e l’idea oggi totalmente folle e anacronistica, di produrre videogiochi portatili su piccoli schermi a cristalli liquidi.

Già poco tempo fa, Hasbro aveva riportato in vita la sua linea di animaletti virtuali, il famoso Tamagotchi, in una versione che era più piccola e con meno funzioni di quella originale degli anni ’90. Ciò nonostante deve aver venduto bene, vista la decisione di lanciare nuovamente anche i Tiger.

Si tratta di una serie di dispositivi portatili che si trovavano praticamente ovunque a prezzo relativamente basso, ed avevano giochi preinstallati (naturalmente un solo gioco per device). Una delle ragioni del loro successo, se non la più grande, è che erano basati su titoli popolari su console, come Mega Man e Ninja Gaiden, ma anche simulatori sportivi ad esempio, oppure su franchise cinematografici o televisivi, come La Carica dei 101 o Beavis and Butthead.

hasbro tiger

Saranno quattro i giochi dei nuovi Hasbro Tiger questo autunno: La Sirenetta, Sonic the Hedgehog 3, Transformers: Generation 2 e X-Men Project X. Giochi “ispirati” dalla loro controparte originale, stando all’azienda, per cui potrebbero esserci dei cambiamenti per quanto riguarda il design e le varie funzionalità, e così come trent’anni fa, saranno necessarie due batterie AA per giocare.

Come dicevamo, al di là dell’aspetto nostalgico, nell’epoca di Nintendo Switch e dei giochi su smartphone, è difficile immaginare che alle nuove generazioni interessi davvero un prodotto del genere, per cui è plausibile che il target sia composto da chi è cresciuto con tali dispositivi negli anni ’80 e ’90. Praticamente, noi. Riusciremo a non farci fregare stavolta? Lo scopriremo in autunno.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.