Ventiquattrenne apre il fuoco durante un torneo di videogiochi a Jacksonville: tre morti e undici feriti

L’inferno si è scatenato nel corso di un torno di Madden NFL a Jacksonville, in Florida. A margine dell’evento qualcuno ha aperto il fuoco, sparando quindici colpi contro la folla di persone presenti al GLHF Bar, un locale parte della struttura in cui si teneva il torneo. Il computo attuale parla di tre morti e almeno undici feriti.

I sospetti della polizia si sono subito su un giovane di 24 anni, David Katz di Baltimora, trovato morto all’interno della struttura. Da quanto è stato possibile ricostruire il sospetto si sarebbe suicidato. Al momento non ci sono altri sospettati della sparatoria. Katz era stato uno dei partecipanti al torneo, ma era stato eliminato nelle fasi iniziali. Secondo gli investigatori la motivazione di questo gesto di follia sarebbe proprio la delusione per la sconfitta maturata nel corso dell’evento.

Uno dei contendenti che lo ha battuto durante il torneo ha riportato come Katz gli sia sembrato strano per tutto il week end, terminato in tragedia.

Alcuni dei presenti sono riusciti a riprendere il momento degli spari. Data la natura del video, pur non essendoci immagini esplicitamente violente all’interno, sconsigliamo la visione ai nostri lettori più impressionabili.

EA, organizzatrice dell’evento, è intervenuta rapidamente per esprimere il proprio cordoglio per le vittime e rammaricarsi di quanto successo, affidando i suoi pensieri più immediati a un Tweet, leggibile qui di seguito.

Il fatto è destinato a riaprire il lungo dibattito mai sopito sul controllo delle armi negli Stati Uniti. Recentemente anche il presidente americano Donald Trump era intervenuto sull’argomento, focalizzando tuttavia la sua attenzione sulla natura diseducativa dei videogiochi. Il presidente americano ha chiesto di essere costantemente informato sulle indagini, attualmente in mano all’FBI.

Ovviamente di aggiorneremo non appena ci saranno novità.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.