Addio a Robert A. Altman: è stato co-fondatore e CEO di Bethesda

Con una nota diffusa via internet, Bethesda ha comunicato la triste notizia della scompasa del suo CEO e co-fondatore Robert Altman, avvenuta nella giornata di ieri, 4 Febbraio 2021.

La notizia è stata affidata sia ai canali social che al sito del noto publisher, rivelando il profondo dolore per questa perdita. A parlare a nome di Bethesda, in un momento così difficile, è stato il figlio di Robert, James Altman, il quale ha condiviso un lungo messaggio di cordoglio per la scomparsa del padre.

“So che molti sono scioccati e rattristati dalla notizia della prematura scomparsa di mio padre. Mi credo profondamente fortunato per aver avuto un padre speciale come Robert Altman. Lui e io avevamo, forse, una relazione insolitamente stretta. Era un padre premuroso che, nel tempo, è diventato un amico intimo quanto può esserlo un padre e un mentore. E negli ultimi anni della sua vita ho avuto il privilegio di lavorare al suo fianco in ZeniMax”.

“Tutti lo conoscevano come il leader della nostra compagnia: l’uomo che ha stabilito la nostra visione strategica e i principi fondamentali, che ha tenuto il nostro discorso sullo stato dell’azienda ogni dicembre, che ha inviato congratulazioni a uno studio per l’uscita di un gioco, o l’uomo che ha cercato di mantenere un senso di comunità scrivendo email settimanali mentre eravamo tutti rinchiusi a casa”.

Robert A. Altman Bethesda

“Chiudere il nostro accordo con Microsoft sarà un momento agrodolce per tutti noi. Ma mi consola sapere che la nostra azienda è e sarà nelle abili mani degli amici di Robert. E so che continueremo a onorare la sua eredità realizzando i più grandi giochi del mondo per i nostri fan”.

(fonte: Bethesda.net)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.