Per festeggiare i 20 anni di Xbox, Microsoft ha aperto un museo virtuale sulla storia della console, pubblicando anche la lettera di quando tentò l’acquisizione di Nintendo

Come saprete, il mese di Novembre 2021 è stato praticamente per intero dedicato da Microsoft ai festeggiamenti per i 20 anni di Xbox, la prima storica console prodotta dal colosso di Redmond. Tra le tante sorprese annunciate anche durante l’evento livestream degli scorsi giorni, c’è stato il lancio del multiplayer di Halo Infinite, l’annuncio di una docuserie sulle origini del progetto Xbox, oltre 70 giochi aggiunti alla retrocompatibilità e tanto altro.

Molto interessante è stata anche l’apertura del museo virtuale via browser dedicato ai vent’anni della console, che con tanto di timeline e schede guida, ripercorre un po’ la storia della prima Xbox, per i fan più curiosi di scoprire di più sulle sue origini. Tra i vari cimeli esposti, Microsoft ha anche deciso di pubblicare la lettera con la quale l’azienda tentò all’epoca di acquistare Nintendo.

L’aneddoto fu rivelato qualche tempo fa da Kevin Bachus, ex responsabile delle relazioni con le terze parti, che raccontò l’esito dell’incontro parlando della storia della creazione di Xbox. Sostanzialmente quando Microsoft stava per lanciare la sua storica prima console, era preoccupata di non avere abbastanza giochi per accompagnare il lancio della macchina sul mercato, ed evidentemente qualcuno deve aver suggerito di provare ad acquisire Nintendo.

Microsoft e il tentativo di acquisire Nintendo: l’esito dell’incontro

“Ci hanno semplicemente riso in faccia. Immaginate tipo che per un’ora qualcuno semplicemente rida di voi”, ha Bachus a proposito del tentativo di Microsoft, avvenuto nel 1999.

Oltre vent’anni dopo, l’azienda, un po’ per autoironia, un po’ perché a suo modo si tratta comunque di un documento storico (immaginate come sarebbe l’industria del videogame oggi, se Microsoft avesse davvero acquistato Nintendo), la lettera inviata da Microsoft a Nintendo è stata pubblicata proprio sul museo virtuale dedicato a Xbox.

La lettera fu mandata da Rick Thompson, hardware chief di Xbox all’epoca, al responsabile degli affari di Nintendo of America, Jacqualee Story, e racconta dei tentativi di Microsoft di incontrare Hiroshi Yamauchi, a capo dell’azienda all’epoca, e Genyo Takeda, a sua volta hardware chief di Nintendo. La maggior parte del documento è coperta dall’enorme testo verde piazzato strategicamente dal sito, ma si può leggere almeno l’introduzione.

La lettera di Microsoft a Nintendo

microsoft lettera nintendo

“Caro Jacqualee, apprezzo che vi siate presi del tempo per cercare di concludere un incontro com Mr Takeda e Mr Yamauchi per discutere di una possibile partnership strategica tra Nintendo e Microsoft su future piattaforme per videogiochi. Capisco le preoccupazioni di Mr Takeda su questa possibile collaborazione e cercherò di [oscurata] le linee guida che ha richiesto”.

Il resto della lettera, come detto, è oscurato quasi del tutto, ma si può notare ad esempio l’offerta di Microsoft di aiutare Nintendo a “costruire al meglio Dolphin”, con Dolphin che era il nome in codice per il GameCube.

Successivamente, circa un anno dopo quella lettera, Microsoft riprovò ad offrire una collaborazione a Nintendo, cambiando i termini della negoziazione: Xbox si sarebbe occupata del reparto hardware e Nintendo si sarebbe focalizzata sui giochi. Ne ha parlato Bob McBreen, all’epoca responsabile degli affari di Xbox:

“Abbiamo avuto Nintendo nei nostri uffici a Gennaio 2000 per lavorare ad una joint venture, nella quale gli abbiamo dato tutte le specifiche tecniche di Xbox. Il punto è che il loro hardware faceva schifo, e in effetti paragonato alla PlayStation di Sony era così. Per cui l’idea era tipo, visto che siete bravissimi sui videogiochi, perché non lasciate che pensiamo noi alla parte hardware?”.

Evidentemente neanche questo ha funzionato. Per fortuna però vent’anni dopo ci ritroviamo con due competitor in ottima salute. Meglio così, no?

(Fonte: Eurogamer)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.