Netflix sogna in grande, e vorrebbe lavorare con Nolan e Tarantino. Ne parla il vicepresidente che spiega le sue idee

Stabilita una posizione dominante per quanto riguarda i servizi streaming, e nonostante la competizione sia sempre più serrata (Amazon Prime Video, Disney+, HBO Max e tra poco anche Peacock), adesso il sogno di Netflix è quello di lavorare con grandissimi registi, come Christopher Nolan e Quentin Tarantino.

Ne ha parlato il vicepresidente responsabile dei film originali, Tendo Nagenda, che in una lunga intervista ha parlato dei progetti e sogni della piattaforma, ma anche di come sta cambiando il cinema in un mondo che sta avendo a che fare ormai da mesi con la pandemia di covid 19.

“Ci sono ancora un sacco di film che la gente vorrà vedere al cinema. Credo però che ci sia anche la consapevolezza che ci sono film di altissima qualità che potrebbero anche non arrivare al cinema. La scelta non deve essere “Vado al cinema o guardo qualcosa nella comodità di casa mia?”, ma “Cosa voglio guardare, e dove posso trovarlo?”. E se la risposta è su Netflix e non in un cinema, la gente sarà molto più abituata, e contenta, di guardarlo a casa.”

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Parlando invece dei sogni proibiti di Netflix per quanto riguarda i registi, ecco le parole di Nagenda:

“Mi piacerebbe che Jordan Peele facesse un film per Netflix. Amiamo Christopher Nolan, amiamo Quentin Tarantino. Dobbiamo concentrare i nostri sforzi nel cercare persone di quel livello di talento con cui possiamo lavorare il prima possibile, e fargli fare film solo per Netflix”.

Insomma le idee sembrano chiare, e anche piuttosto ambiziose. Netflix vuole i migliori registi, e vuole creare le proprie saghe di assoluto successo.

“Guardiamo al grande pubblico, le avventure per tutta la famiglia sono qualcosa in cui crediamo fortemente. Qualcosa come i primi Star Wars, o Harry Potter. Live Action per famiglie, fantasy, film spettacolari che possono venire davvero bene. Una storia come Jumanji, è quella la prossima frontiera […]

[…] Vogliamo nuove idee, vogliamo incoraggiare i grandi talenti a pensarla così. George Lucas ha creato Star Wars, che non era basato su un libro. Se hai quel genere di immaginazione, come le sorelle Wachowski con The Matrix, crediamo di essere il posto giusto in cui provarci.”

Che ne pensate di queste parole?

(Fonte: THR)

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.