Su Netflix aumentano gli ascolti, ma le nuove serie TV sono ferme: cosa succederà al colosso dello streaming nei prossimi mesi?

L’emergenza coronavirus sta rinviando e posticipando praticamente tutte le produzioni cinematografiche e televisive, per cui da una parte ci sarà prima o poi da fare la conta dei danni, mentre dall’altra, sempre più persone sono costrette a restare chiuse a casa, guardando la tv e i vari servizi in streaming: Netflix è una delle compagnie che sta cercando di capire cosa succederà alle nuove serie TV da trasmettere in futuro, e se guardare al bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Per il momento, come fa sapere Ted Sarandos, la situazione non è preoccupante, e anzi, gli ascolti della piattaforma sono in continua crescita, come prevedibile. I problemi potrebbero arrivare verso la fine dell’anno, se l’emergenza dovesse protrarsi più a lungo del previsto.

“Come potete immaginare i dati sono in crescita. Crescono su Netflix, sulla CNN e sulla televisione in generale. Il sistema è stato molto robusto e può aiutare molte persone, che certamente stanno usando di più i nostri servizi. Come ha detto il Governatore Cuomo, la cosa migliore che potete fare è stare a casa, e noi stiamo cercando di aiutare il più possibile”.

D’altra parte però Netflix ha dovuto interrompere la produzione delle nuove serie, compresa la quarta stagione di Stranger Things. Per il momento la pausa non dovrebbe influire sui contenuti in arrivo, ma la situazione è in divenire.

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“Tutte le nostre produzioni sono chiuse, è una cosa senza precedenti nella storia. Adesso ci stiamo portando avanti col lavoro per cercare di far uscire tutti gli episodi dei nostri show in una volta, in modo che non ci siano disservizi nei prossimi mesi. Forse più tardi nel corso dell’anno potrebbero essercene, dato che la produzione non è operativa”.

Insomma, in altre parole, Netflix è a posto per un po’. Non ci sono segni che facciano capire o prevedere quando la situazione legata al virus possa finire, per cui è difficile fare previsioni su quando il colosso possa tornare operativa al 100%. Per dirne una, lo stop di Stranger Things è stato disposto per due settimane, ma in questo momento gli Stati Uniti sono il paese con più contagiati al mondo, per cui non è così improbabile che il provvedimento venga esteso ulteriormente.

Se così fosse, allora ci si dovrà preoccupare per le future produzioni di Netflix. Per il momento, possiamo solo goderci le serie in catalogo e sperare per il meglio.

(Fonte: Slash Film)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.