Jim Ryan ha parlato dell’arrivo dei primi giochi davvero next gen, e della possibilità di un servizio di PS5 in stile Game Pass

La giornata di ieri ha segnato l’ingresso in campo di PS5 e l’inizio ufficiale e definitivo dell’era della next gen: per l’occasione, Jim Ryan ha concesso una lunga intervista in cui ha parlato di alcune cose interessanti, tra cui la possibilità dell’arrivo di un servizio targato Sony che possa competere con il Game Pass di Microsoft.

Innanzitutto il presidente di Sony Interactive Entertainment ha parlato della transizione da PS4 a PS5, per la quale ci vorrà comunque un po’ di tempo, per diversi motivi.

Il primo è che ci sono ancora tantissime PS4 in giro, per cui Sony vuole naturalmente continuare a supportare i suoi utenti; inoltre c’è da considerare che prima che gli sviluppatori possano sfruttare appieno le potenzialità di PS5 ci vorrà comunque del tempo.

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“La storia ci insegna che dei primi che compreranno la console, dal lancio a Natale, circa i tre quarti sono utenti che provengono da PS4. Il restante 25% o proviene da un’altra console, o proviene dall’esterno dell’ecosistema console. Per cui, la stragrande maggioranza di chi compra una PS5, possiede una PS4. Ci sono 114 milioni di PS4 nel mondo, e i numeri iniziali di chi si trasferisce da una console all’altra sono bassi. PEr noi dunque la community PS4 resta importante di sicuro per il 2020, 2021 e 2022, perché in quei tre anni resterà la community PlayStation più grande”.

Buone notizie insomma, soprattutto se non avete intenzione di passare alla next gen a brevissimo. Per quanto riguarda un Game Pass in salsa Sony, Jim Ryan non si è voluto sbottonare molto, ma ha confessato che in effetti qualcosa che bolle in pentola c’è.

“Ci sono effettivamente notizie in arrivo, ma semplicemente non oggi. Abbiamo PlayStation Now che è il nostro servizio di sottoscrizione, ed è disponibile in diversi mercati”.

Che ne pensate delle sue dichiarazioni?

(Fonte: TASS)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.