Fare una serie come The Office oggi non sarebbe possibile secondo il suo autore Ricky Gervais. Ecco cos’ha detto il comico inglese

Ricky Gervais e il politically correct sono probabilmente due tra le cose più agli antipodi che si possano immaginare: ecco probabilmente perché, secondo il comico inglese, fare una serie come The Office oggigiorno sarebbe davvero difficile.

Gervais è infatti l’autore di The Office UK, da cui è stata poi tratta la forse ancora più celebre versione statunitense, con Steve Carell e John Krasinski, che è andata in onda per ben nove stagioni.

ricky gervais the office

“Penso che adesso ne risentirebbe, perché la gente prende le cose troppo alla lettera”, ha detto l’autore parlando della serie mockumentary. “Ci sono molti indignati che prendono le cose fuori dal loro contesto. The Office era uno show che parlava di tutto. Delle differenze, di sesso, razze, tutte cose delle quali ora la gente ha paura di discutere per non dire la cosa sbagliata ed essere cancellati”.

Gervais ha continuato: “La BBC è diventata ancora più conservativa, e la gente vuole solo mantenere il proprio posto di lavoro. Per cui la gente si preoccupa degli argomenti e di alcuni sketch anche se erano chiaramenti ironici, e stavamo tutti ridendo di questo buffone che non riesce a stare a suo agio con le varie differenze. Penso che se The Office uscisse adesso, alcune persone non coglierebbero quel senso di ironia in quel contesto”.

Gervais ha poi spiegato di aver risposto ad alcune lettere di protesta in passato, riuscendo anche a far cambiare idea a qualcuno degli indignati, mentre, sempre stando alle sue parole, adesso “gli autori sono ancora più impauriti, perché la gente non vuole sentire una spiegazione come risposta, dicono solo “Beh, io non voglio vederlo, per cui va vietato”.

Il comico inglese però è consapevole che non tutte le critiche siano ingiuste, e ricorda sempre una regola d’oro che dovremmo tutti tenere bene a mente: “Alcune persone pensano che la libertà di parola significhi poter dire tutto senza conseguenze, ma non è così”.

Che ne pensate delle parole di Ricky Gervais?

(Fonte: Indie Wire)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.