Ricomincio da capo: il film con Bill Murray diverrà una serie TV

Una serie Tv basata su Ricomincio da Capo. Questa l’idea che l’attore Stephen Tobolowsky, parte del cast originale del 1993, ha rivelato nel corso di un’intervista.

Tobolowsky nel film era Ned un vecchio compagno di scuola del protagonista, interpretato da Bill Murray, al quale cercava di vendere un’assicurazione sulla vita.

“Si parla di una serie di Ricomincio da Capo in lavorazione”, ha detto l’attore. “Uno dei produttori mi ha contattato mentre stavo lavorando a The Goldbergs o Schooled, uno di quegli show dei brand Sony. Uno dei produttori mi ha visto e dice “Stephen! Stiamo lavorando a uno show televisivo su Ricomincio da Capo! Potresti essere riprendere il tuo ruolo per la serie?” Sicuro, dico io. Nessun problema… ma è ambientata trenta anni dopo. Che cosa è diventata la vita di Ned nel frattempo?”

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Ricomincio da Capo (nome originale Groundhog Day) uscì nel 1993. Diretto da Harold Ramis, il film vedeva Bill Murray nei panni del meteorologo Phil Connors, impegnato a seguire le celebrazioni del Giorno della Marmotta a Punxsutawney. Ma dopo aver assistito a questo evento l’uomo si risveglia ogni giorno nel letto del piccolo albergo nella cittadina del Pennsylvania, intrappolato in un loop temporale.

Il film fu un successo incredibile, lasciando una fortissima impronta nell’immaginario comune, al punto da far diventare Groundhog Day un modo comune nel linguaggio degli Stati Uniti per indicare una giornata ripetitiva e noiosa.

Per contro la pellicola rappresentò anche l’ultima collaborazione tra Ramis e Murray. I due, legati da un’amicizia di vecchia data, litigarono malamente sul set per i cambiamenti voluti sul copione dall’attore, il quale non intendeva prendere parte a una produzione esclusivamente comica. Solo dopo oltre vent’anni, alla scoperta della malattia di Ramis, Murray si sarebbe riappacificato con lui.

(fonte: ScreenRant.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.