Il seguito de Il Gladiatore si farà, parola di Sir Ridley Scott

Voci di un seguito de Il Gladiatore, film del 2000 diretto da Sir Ridley Scott, si rincorrono già da qualche tempo. Era il 2018 quando per la priva volta si parlò di un nuovo capitolo della storia di Massimo Decimo Meridio, ambietanto dopo la sua morte nell’arena e con protagonista il figlio di Lucilla, Lucio.

In tempi più recenti si è tornati a parlare di questo progetto, anche se da parte del regista non erano ancora giunte notizie. Adesso Sir Scott ha tuttavia deciso di esporsi. Nel corso di un’intervista rilasciata ad Empire, il celebre filmmaker ha confermato che il progretto si farà e che inizierà molto presto, subito dopo la fine delle riprese di Kitbag, il film in preparazione con Joaquin Phoenix nei panni di Napoleone Bonaparte.

Dall’Impero Romano a quello Francese e ritorno, insomma, con Sir Ridley Scott pronto a tornare in una delle ambientazioni che gli ha dato maggiori riconoscimenti, incluse ben cinque Academy Awards (su undici nomination).

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Le parole di Sir Ridley Scott: ecco quando partiranno i lavori sul seguito de Il Gladiatore

Il regista, parlando con Empire, ha confermato che la sceneggiatura del film (che, ricordiamo, dovrebbe essere firmata da Peter Craig) è terminata. “Ho già la sceneggiatura del seguito del Gladiatore pronta” ha confermato Ridley Scott. “Quindi quando avrò finito con Napoleone, il Gladiatore sarà pronto per iniziare” ha spiegato.

Non ci sono notizie per quanto riguarda il cast, anche se è quasi certo che non vedremo tornare sullo schermo Russell Crowe, dato il finale dell’ultimo film. Non resta che aspettare, per scoprire cosa riserverà questa volta il regista ai suoi spettatori.

(fonte: Empire)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.