Harry Shearer non sarà più la voce del Dr Hibbert ne I Simpson per via della nuova policy dello show sui personaggi di colore

Soprattutto nell’ultimo periodo a Hollywood è impazzata una discussione sulla possibilità da parte degli attori di interpretare personaggi di una etnia diversa, e come conseguenza molti doppiatori hanno deciso o sono stati costretti ad abbandonare i propri ruoli: ad essi ora si unisce Harry Shearer, storica voce de I Simpson, che non interpreterà più il Dr Hibbert, un personaggio di colore.

“L’episodio di ieri sera, DiaryQueen, presentava Harry Shearer come voce del Dr. Hibbert per l’ultima volta. Il prossimo episodio, Wad Goals, vedrà nel suo ruolo Kevin Michael Richardson, e da lì in avanti sarà lui a dare la voce al personaggio” ha scritto lo studio 20th Television in un comunicato diffuso a mezzo stampa.

Shearer era stato la voce del personaggio fin dalla seconda stagione, nel 1990, e per il momento ha rifiutato di commentare il suo passo indietro. Si tratta in ogni caso di una nuova policy dello show, annunciata già lo scorso Giugno, di non voler far più interpretare ad attori bianchi personaggi di colore.

Simpson Dr Hibbert

La stessa decisione è stata presa per quanto riguarda Family Guy (I Griffin), con Mike Henry che ha fatto un passo indietro e non interpreterà più il personaggio di Cleveland Brown. Peraltro stesso all’interno dei Simpson era scoppiata una polemica del genere per via del personaggio di Apu.

Dopo il documentario di Hari Kondabolu, The Problem with Apu, che denunciò il problema e la rappresentazione stereotipata degli indiani offerta dal personaggio, il doppiatore Hank Azaria decise di non voler più prestargli la voce: “Mi si sono aperti gli occhi. Credo che la cosa più importante sia sentire le persone asiatiche e indiane quando parlano di come si sentono in questo paese, cosa ne pensano di quel personaggio, e qual è la loro esperienza americana con quel personaggio”.

Che ne pensate di questa situazione?

(Fonte: The Wrap)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.