Al Jean parla dell’episodio 700 dei Simpson e replica all’idea di un reboot dello show

A un solo giorno dal prestigioso traguardo dell’episodio 700 de I Simpson la famiglia disfunzionale di Matt Groening è ovviamente oggetto di celebrazione. In questa occasione Al Jean, produttore dello show, ha fatto rilasciando un’intervista a Variety: al suo interno si è parlato non solo del futuro di Springfield, ma anche di un possibile reboot.

Con il recente rinnovo per altre due stagioni Jean ha considerato che lo show “Sicuramente arriverà all’episodio 757” ha detto. Alla successiva domanda se il prossimo traguardo sia l’episodio 1000 ha scherzato, sottolineando come siano necessari altri dodici anni per quello. L’intervistatore ha quindi introdotto un’altra possibilità: i Simpson potrebbero mai essere oggetto di reboot?

La domanda nasce forse da una recente polemica legata all’episodio 699 dello show, “Do Pizza Bots Dream of Electric Guitars“, scritto da Michael Price. In questa occasione è stato mostrato Homer come un teenager degli anni ’90, andando a riscrivere parte della sua storia. Le retcon sono da sempre parte integrante dello show, ma quest’ultima è stata accolta meno positivamente del solito.

simpson episodio 700

Jean ha sottolineato come il destino di molti prodotti classici sia quello di essere cancellati, cosa che potrebbe accadere anche a uno show giunto all’episodio 700, come i Simpson. Al riguardo tuttavia Al Jean si è detto fiducioso: i Simpson sono così strettamente legati alla cultura pop che, se in futuro dovessero essere cancellati, avrebbero sicuramente un reboot.

“So che quando me ne sarò andato ci sarà comunque qualcosa per i Simpson” ha detto Jean. “Sono così onnipresenti che sarebbe semplicemente impossibile farli sparire”. Insomma, qualsiasi cosa riservi il futuro a Springfield, i Simpson saranno lì, pronti per affrontarla.

L’episodio 700 dei Simpson andrà in onda domani negli Stati Uniti e si chiamerà “Manger Things“, scritto da Rob LaZebnik.

(fonte: Variety)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.