Spider-Man 3 ha un titolo? No, ne ha tre

Pare che Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon non siano d’accordo sul titolo da dare a Spider-Man 3, prossima pellicola MCU dell’Arrampicamuri.

I tre giovani attori nelle scorse ore hanno infatti diffuso sui propri account Instagram due diversi scatti presi dal film, che li vedono in una scena insieme a Zendaya. Ma non solo: Holland, Batalon e Zendaya hanno condiviso anche il logo del prossimo Spider-Man. Titolo svelato dunque? Pare proprio di no. I tre hanno infatti condiviso due diverse immagini, dando titoli del tutto diversi a Spider-Man 3.

Inutile dire che i tre titoli difficilmente saranno quelli veri: si tratta molto probabilmente di una burla dei re attori, giocata sulla scarsa capacità di Holland di evitare gli spoiler.

Si sa ancora poco riguardo alla trama del film. Ciò che è stato confermato poche settimane fa è che questo terzo film di Spider-Man del Marvel Cinematic Universe si legherà in qualche maniera alla seconda pellicola di Doctor Strange e a WandaVision, contribuendo quindi ad ampliare la “mitologia” del Multiverso Marvel.

Nel cast, oltre al ritorno già confermato di Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon, dovrebbe tornare anche Marisa Tomei nel ruolo di zia May. Insieme a lei rivedremo anche J.K. Simmons, che riprenderà il ruolo di J. Jonah Jameson, Jamie Foxx che interpreterà Electro e Alfred Molina nei panni del Doctor Octopus.

Ancora nessuna conferma ufficiale per la presenza di Willem Dafoe, il quale dovrebbe riprendere il ruolo di Norman Osborn.

Il film attualmente è atteso nelle sale per il 17 Dicembre del 2021. Una data che dovrebbe essere di relativa sicurezza per quanto riguarda l’uscita del film, quando la situazione sanitaria si sarà regolarizzata a livello internazionale.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.