L’analisi del nuovo poster di Spider-Man: No Way Home. Indizi e conferme nascosti in bella vista?

Nelle scorse ore è stato diffuso un nuovo poster di Spider-Man: No Way Home, di cui abbiamo deciso di fare un’analisi approfondita. Prima di passare all’analisi vera e propria vi riportiamo ancora una volta la sinossi e il cast della pellicola, in arrivo il prossimo 16 Dicembre al cinema.

“Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, il nostro amichevole ero di quartiere si ritrova smascherato, e non più in grado di separare la vita privata dai rischi insiti nell’essere un Super Eroe. Aver richiesto l’aiuto del Dottor Strange alzerà ulteriormente la posta in gioco, costringendolo a scoprire cosa significa realmente essere Spider-Man”.

Al momento il cast confermato è composto da Tom Holland (Peter Parker/Spider-Man), Zendaya (MJ), Benedict Cumberbatch (Dottor Stephen Strange), Jon Favreau (Harold “Happy” Hogan), Jacob Batalon (Ned Leeds), Marisa Tomei (May Parker), J. B. Smoove (Julius Dell), Benedict Wong (Wong), Alfred Molina (Otto Octavius/Dottor Octopus), Jamie Foxx (Max Dillon/Electro), Tony Revolori (Eugene “Flash” Thompson), Angourie Rice (Betty Brant) e J.K. Simmons che riprenderà il ruolo di J. Jonah Jameson.

L’immagine del poster, distribuita da Sony e Columbia Pictures, in collaborazione con i Marvel Studios, è disponibile qui di seguito. Diteci che cosa ne pensate lasciandoci un vostro commento!

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La nostra analisi del poster di Spider-Man: No Way Home. Confermato un nuovo Goblin nel film?

La prima cosa che balza all’occhio, ovviamente, è la presenza di Spidey nella sua Iron Suit, che a giudicare dai trailer diffusi fin qui sarà tuttavia solo uno dei costumi indossati dall’Amichevole Uomo Ragno. Accanto a lui spiccano, in una posizione di primo piano, Doctor Strange e Mary Jane, personaggi interpretati rispettivamente da Benedict Cumberbatch e Zendaya.

La presenza di MJ in questa posizione così importante ci potrebbe far pensare che la ragazza abbia un ruolo di spicco nella pellicola di Jon Watts e possa essere anche qualcosa in più di una semplice co-protagonista. In fin dei conti emergeranno parecchi riferimenti alle pellicole del passato dell’Uomo Ragno, in particolare Spider-Man di Sam Raimi e The Amazin Spider-Man 2.

In comune con questi film troviamo in effetti una scena in particolare, ampiamente mostrata nel trailer mostrato il 17 Novembre. Si tratta della caduta dell’interesse amoroso di Spider-Man, con la conseguente possibilità che il personaggio non sopravviva. Il riferimento è ovviamente al celeberrimo numero #121 di The Amazing Spider-Man, la Notte in cui morì Gwen Stacy. La ragazza dell’Uomo Ragno venne rapita da Green Goblin e lasciata cadere, morendo in un maldestro tentativo dell’Uomo Ragno di salvarla. I lettori più anziani ricorderanno la scena toccante di Spidey che piange sul corpo dell’amata, morta a causa del colpo di frusta che le ha spezzato il collo.

sconfitte supereroi

La sequenza disegnata da John Romita Sr. è stata richiamata come detto già due volte al cinema. Ebbe fortuna la Mary Jane di Kirsten Dunst, ma non andò altrettanto bene ad Emma Stone, nei panni di Gwen Stacy. Cosa accadrà a Zendaya?

Parlando di Goblin sappiamo che ufficialmente che Willem Dafoe sarà presente nel film e che tornerà a vestire i panni del personaggio indossati nel film di Sam Raimi. Ma nel trailer, così come nel nuovo poster, non sfugge a un’attenta analisi che ci sia un nuovo Goblin per Spider-Man. L’impressione è che sia quello interpretato da Dave DeHaan, il cui Harry Osborn si trasformò in Goblin nel corso di The Amazing Spider-Man 2. Che sia dunque lui il sesto villain dei Sinistri Sei?

Nel poster compaiono anche Electro, Lizard e i tentacoli di Doctor Octopus, mentre Sandman è evocato da alcuni cumuli di sabbia al centro della scena. In effetti chi manca all’appello è proprio il Goblin originale di Willem Dafoe. Un altro indizio per i fan in attesa? Lo scoprireremo presto, visto che mancano meno di tre settimane all’uscita del film!

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.