Dan Tratchtenberg non dirigerà Uncharted

Sono giorni tumultuosi per Sony Pictures, che dopo gli eventi legati a Spider-Man vede a rischio il progetto del film di Uncharted.

Nelle ultime ore è infatti emerso che Dan Tratchtenberg, regista designato per dirigere l’avventura di un giovane Nathan Drake, avrebbe scelto di abbandonare il progetto.

Non è la prima defezione alla regia per questa sfortunata produzione, che ha già visto l’addio di diversi registi, tra cui Neil Burger, Seth Gordon, Shawn Levy  e David O. Russell.

Sulla decisione potrebbe aver pesato anche il successo di The Boys, serie di cui Tratchtenberg ha diretto il pilot. Curiosamente è la seconda produzione che vede protagonista Tom Holland a rischio in pochi giorni. Ovviamente vi aggiorneremo non appena ci saranno novità al riguardo. Tuttavia è difficile pensare che Sony Pictures possa decidere di lasciar naufragare il progetto, sul quale in passato aveva mostrato di puntare molto.

uncharted film

Il progetto iniziale per la pellicola ispirata alla celebre saga videoludica di Naughty Dog, prevedeva all’inizio un Drake più maturo, ben distante dalla versione attuale che presenterà un giovane Tom Holland vestire i panni del ladro alle prime armi.

A tale scopo era stato contattato Ryan Reynolds, noto per i recenti successi di Deadpool e Deadpool 2, per interpretare Drake. Anche Nathan Fillon era uno degli attori interessati alla pellicola, ma la riscrittura del soggetto ha cambiato le carte in tavola.

Il film, la cui data d’uscita è ancora prevista per il 18 Dicembre del 2020, dovrebbe fungere da una sorta di prequel della saga, e narrare delle avventure del giovane Nathan Drake, impersonato appunto da Tom Holland.

La fonte di ispirazione è stata la sequenza flashback di Uncharted 3. In questo prequel un giovane Drake incontrava per la prima volta il professionista della truffa e suo mentore nella saga, Sullivan.

(fonte: Deadline.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.