Non il simbionte che meritiamo, ma quello di cui abbiamo bisogno 

La nemesi per eccellenza dell’Uomo-ragno, l’impersonificazione dell’antieroe nell’universo Marvel, prima amato e poi abbandonato e odiato dallo stesso Peter Parker, un personaggio carismatico, oscuro, potente e fascinoso… Tutto questo e molto di più è Venom, il Simbionte più famoso dei comics targati Marvel, che ora a trent’anni dal suo esordio (più o meno) è diventato per la prima volta il protagonista di un film: Venom, nei cinema dal 4 ottobre (qui la nostra recensione). A dirla tutta, il nostro parassitario alieno dalle nere fattezze era già comparso nel terzo capitolo dell’acclamata trilogia cinematografica di Sam Raimi, con l’Uomo Ragno che aveva le fattezze di Tobey Maguire. Ma, all’epoca, era solo uno dei tanti villain della storia (che annoverava anche Harry Osborn e l’Uomo Sabbia) mentre in questa occasione – come detto – è il protagonista assoluto e porta le fattezze di Tom Hardy.

Per commemorare l’evento, Stay Nerd ha deciso di ripercorrere la ultra decennale carriera di questa memorabile figura del fumetto americano (ma non solo).

La questione delle origini

Le origini risalgono ormai ai lontani anni ’80, grazie alla mente dello scrittore David Michelinie e alla matita del disegnatore Todd McFarlane, all’epoca giovane artista dal sicuro avvenire. Le prime informazioni a riguardo ci vennero parzialmente menzionale in “Web of Spider-Man” nel 1986, per poi venire confermate con il debutto ufficiale in “The Amazing Spider-Man” n.299 nel 1988. In realtà, fino a pochi mesi dal suo esordio, Venom era stato tutt’altro che definito. Infatti, inizialmente doveva essere una donna (come confermato in seguito da Michelinie) però il supervisore della serie Amazing, Jim Salicrup, cambiò le carte in tavola all’ultimo momento optando per un uomo, dando vita così alla storia di Venom e di Edward “Eddie” Brock.

Tuttavia la questione della paternità del Simbionte non è affatto chiara. Non a caso, fu pesantemente rilanciata durante gli anni ’90, mentre Venom acquisiva sempre più popolarità sui fumetti e si moltiplicavano le sue incarnazioni. I vari autori che si contendevano la paternità della sua creazione erano ben tre: da un lato infatti McFarlane che si pregiava di meriti, a detta di scrittori blasonati come Peter David, che non aveva, mentre Michelinie ripeteva continuamente di aver avuto lui l’idea e che McFarlane si era limitato ad interpretarla. A questa complessa diatriba si aggiunse anche Erik Larsen, che aveva partecipato attivamente al progetto (sua è, per esempio, la bava verde caratteristica del personaggio) e che tuonò contro Michelinie disconoscendone il contributo per la creazione di Venom.

La discussione è ad oggi tutt’altro che risolta, e diventa ancora più confusa se si considera che l’iniziale idea di dotare Spider-Man del costume nero (di questo ne parleremo più avanti), è stata di Jim Shooter durante le Guerre Segrete e la trovata di trasformarlo in un alieno senziente è stata avanzata da Roger Stern e portata avanti da Tom DeFalco e Ron Frenz prima dell’arrivo di Michelinie. Una particolarità, questa, che accomuna Venom a tanti altri colleghi dei fumetti di cui non è mai stata stabilita con certezza la paternità, cosa non nuova in casa Marvel e DC fin dagli all’epoca d’oro dei comic.

L’ospite e il parassita

Tralasciando un attimo l’aspetto genitoriale, è adesso arrivato il momento di parlare di ben altri argomenti, dove comunque c’entrano sempre i legami. Infatti, il Simbionte che ha dato vita al costume nero è un alieno parassitario che ha bisogno di legarsi ad un “ospite” per poter sopravvivere. Il primo degno di questo nome fu Eddie “Edward” Brock, che non a caso si presentò con la sua espressione (diventata poi classica) di “NOI SIAMO VENOM”.

La storia di Edward ci viene introdotta tanti anni dopo il suo esordio ufficiale, nella saga di “Venom: Lethal Protector” nel 1993. In particolare ci viene raccontato come la sua nascita, da evento felice e pieno d’amore, si sia trasformata repentinamente in un triste ricordo pieno di dolore quando Jamie, la madre di Eddie, è morta di parto e Carl, il padre, ha addossato tutta la colpa al  figlio diventando cosi un genitore insensibile freddo, a tratti quasi cinico.

Eddie poi, nonostante l’infanzia difficile, si laurea in giornalismo e si trasferisce a New York, dove trova lavoro al Daily Globe diventando un reporter eccellente. Ossessionato dai grandi scoop, Brock si ritrova ad indagare sul serial-killer noto come “Mangia-peccati”(Sin-Eater), arrivando perfino a rivelare in un articolo il nome dell’omicida, che però in seguito si rivelerà falso, quando Spider-Man smaschererà il vero Sin-Eater facendo così perdere involontariamente sia il lavoro sia la credibilità ad Eddie, che riserverà il proprio odio verso l’amichevole Uomo Ragno di quartiere.

Ed è qui che il suo destino si compie, quando il suo cammino si intreccia col simbionte appartenuto a Spider-Man. Spidey, infatti, se n’era liberato dopo aver scoperto la vera natura del suo costume nero: si trattava di un esemplare della specie dei Simbionti, una razza aliena di parassiti amorfi molto feroce e spietata che conquistano i pianeti in giro per le galassie, grazie alla loro capacità di legarsi agli abitanti e di risucchiare tutta la loro energia vitale. Tra questi extraterrestri, però, uno non era come gli altri e cercava invece di non sottomettere completamente l’ospite, bensì di instaurare una sorta di dialogo, creando un rapporto basato reciprocamente sul dare-avere. Andando in conflitto con il modus-operandi della propria specie, questo esemplare venne esiliato e mandato a morire: quel Simbionte era Venom.

Nel frattempo Spider-Man si trovò coinvolto nelle vicende delle “Guerre Segrete” (miniserie del 1984-85) dove l’entità sovrannaturale nota come L’Arcano, con l’intento di scoprire quali siano tra il bene e il male le fazioni più potenti, aveva organizzato un torneo tra i supereroi della Terra (Iron Man, Spider-Man ecc…) e i villain più pericolosi (Dottor Octopus, Ultron ecc…) proprio dove era stato esiliato il Simbionte.

Stremato dagli scontri e con il costume a brandelli, Peter Parker si reca in una sala apposita per ripararlo e in quel momento viene in contatto con il Simbionte, trasformando cosi l’iconico costume blu e rosso nel più tetro e affascinante costume nero. Tornato a New York, Spidey porta con se anche la sua nuova uniforme e la sfoggia per tutta la città, per poi rendersi conto del cambio della propria personalità, della continua spossatezza, della perdita graduale del libero arbitrio causate dal parassita. Grazie all’aiuto di Mr. Fantastic, scopre che il costume è un essere senziente e, dopo un feroce scontro, riesce a liberarsi di lui usando le onde sonore emesse dal campanile di una chiesa. L’extraterrestre è costretto ad andarsene con un forte senso di abbandono, frustrazione e odio nei confronti di Spider-Man.

Il caso vuole che Eddie Brock si trovi proprio dentro la chiesa intento a chiedere perdono prima di suicidarsi, facendo percepire il proprio risentimento verso l’Uomo Ragno al Simbionte, che prova gli stessi sentimenti negativi. I due si uniscono creando Venom, ma accadde qualcosa di diverso. L’alieno, infatti, ancora pieno di odio, va ad alimentare lo stesso sentimento che prova Brock, donandogli i poteri che aveva acquisito dalla convivenza con Peter, come la capacità di generare ragnatele proprie, rivelando così a Eddie l’identità segreta dell’eroe.

L’ossessione, il rancore e la frustrazione provati sia dall’ospite che dal parassita culminano in uno scontro che vede Spider-Man vincitore e Venom catturato. Tuttavia, grazie al Simbionte, Eddie riesce a fuggire camuffandosi da guardia. Venom, che dopo quel combattimento vede in Spider-Man un falso eroe che agisce in modo caotico e senza regole, decide di fermarlo a tutti i costi e con ogni mezzo necessario. Purtroppo il suo piano fallisce grazie anche a Styx (fuorilegge capace di far deperire i tessuti cellulari con il solo tocco della mano), che fa staccare il parassita da Eddie facendolo finire quasi in fin di vita e permettendo che venga arrestato nuovamente.

La nascita di Carnage e il nuovo Venom

Il carcere diventa ancora una volta la casa di Eddie Brock, ma senza il Simbionte l’ex-giornalista non riesce ad evadere e si abbandona all’idea di rimanerci a vita. Qui si trova a convivere col suo compagno di cella Cletus Kasady, un pericoloso sociopatico e assassino. Il Simbionte, guarito dopo il tocco di Styx, tenta in tutti i modi di riconnettersi con il suo ospite e finisce nel carcere dove si trovava Eddie. I due riescono a formare la vecchia simbiosi e progettano la fuga.

Durante il caos creato dall’evasione, Venom viene ferito e perde una parte del suo tessuto cellulare che, per istinto, va alla ricerca di un ospite con cui sopravvivere. Il corpo designato sarà proprio quello di Kasady. L’unione tra i due crea qualcosa di spaventoso: il Simbionte alimenta e decuplica gli istinti omicidi dell’assassino che diventa una bestia affamata di sangue col nome di Carnage.

Nel frattempo Venom, tornato in libertà, concentra tutta la sua attività contro i criminali, ergendosi come protettore dei più deboli e carnefice dei malviventi, trasformandosi da villain a antieroe sfaccettato. Spesso si scontrerà proprio con Carnage, trovandosi costretto a chiedere aiuto al suo avversario di sempre: Spider-Man. Tuttavia, la carriera anticrimine di Eddie ha vita breve: colpito dal cancro allo stadio terminale, decide di abbandonare la vita con Venom e vende il Simbionte ad un’asta riservata al mondo criminale di New York. Asta poi aggiudicata dal boss mafioso Don Fortunato, che regala il Simbionte a suo figlio Angelo nella speranza che diventi un degno leader mafioso. Ma il rapporto con Venom dura poco, perché durante uno scontro con Peter Parker il Simbionte, rendendosi conto dell’inutilità del proprio ospite, se ne libera lasciandolo cadere nel vuoto. L’alieno ha però bisogno di un corpo per sopravvivere e non può stare da solo troppo a lungo, così cerca rifugio in una vecchia conoscenza dell’Uomo Ragno: Scorpio.

Lo Scorpione nero

La subdola creatura viene in contatto con Mac Gargan, meglio noto come lo Scorpione, convincendolo ad entrare in simbiosi e dando vita ad un nuovo Venom molto più grande e spaventoso. L’unione avviene in un periodo abbastanza movimentato nell’universo Marvel, dove i supereroi si scontrano fra loro, le vecchie amicizie vengono dimenticate per un ideale superiore e antichi legami vengono spezzati: “Civil War”.

Venom (Scorpio) inaspettatamente si schiera a favore dell’Atto di registrazione voluto dallo S.H.I.E.L.D, entra a far parte della fazione con a capo Tony Stark e viene assegnato alla squadra dei “Thunderbolts”, un gruppo creato da Reed Richards per catturare gli eroi che si oppongono all’Atto di registrazione. Arriva cosi ad affrontare nemici come Namor e riesce a metterlo in seria difficoltà, strappandogli le ali. Successivamente, nella battaglia finale a Manhattan, incrocia Capitan America  ma rimane sconfitto in tutte e due le battaglie. Terminati gli eventi, Venom continua la sua militanza nei Thunderbolts, ma purtroppo il resto del gruppo lo esclude per colpa della sua instabilità mentale.

Durante “Dark Reign”, serie fumettistica rilasciata dalla Marvel nel 2008, Mac Gargan ingerisce un composto bio-chimico che riesce a ridurre le dimensioni di Venom e a nascondere la lunga lingua e i denti aguzzi rendendolo, cosi, più simile all’Uomo Ragno e diventando un nuovo membro degli “Oscuri Vendicatori” al servizio di Norman Osborn. In seguito alla sconfitta di Goblin, il Simbionte venne separato da Scorpione e si trova alla ricerca di un nuovo partner.

“Noi non siamo più Venom, ora siamo… Anti-Venom!”

Eddie Brock è ancora gravemente ammalato di cancro e si sta abbandonando all’idea di morire, ma l’incontro con il criminale Mister Negativo cambia radicalmente le carte in tavola. Grazie al suo potere, Martin Li riesce a guarire Eddie e l’ex giornalista ritrova così la voglia di vivere.

Nel frattempo, il parassita rintraccia il suo vecchio ospite e tenta nuovamente di entrare in simbiosi con lui, ma contro ogni previsione il Simbionte viene respinto. Inaspettatamente, il corpo di Brock si ricopre di una sostanza bianca, composta da anticorpi metà umani e metà alieni, e insieme danno vita ad un essere chiamato Anti-Venom, una creatura il cui scopo è quello di debellare il cancro e di uccidere definitivamente il Klyntar. Un inatteso effetto collaterale della cura di Mister Negativo che trasforma Eddie nel più grande nemico del Simbionte. In seguito, questa ossessione porta il neonato antieroe a scontrarsi con l’Uomo Radioattivo, colpevole secondo lui di far ammalare le persone.

La carriera di Brock come Anti-Venom ha però vita breve e culmina nella serie “Spider-Island” del 2011, dove lo Sciacallo riesce ad infondere poteri ragneschi a quasi tutta la città di Manhattan gettando nel caos gli Avengers che non riescono a fermare l’epidemia “ragno”. Interverrà allora nuovamente Mr Fantastic che riuscirà a scoprire una cura nel sangue di Eddie, fermando la devastazione creata dagli infetti, ma purtroppo l’ex giornalista in questo modo perderà del tutto i poteri dell’Anti-Venom.

My name is Venom, Agente Venom

Vi ricordate il bullo che al liceo scherniva, offendeva e prendeva a pallonate il buon Peter Parker?

Ebbene quel bullo, che tutti si ricorderanno con il nome di Flash Thompson, è diventato poi l’ennesimo ospite terrestre del Simbionte. Flash, arruolatosi nell’esercito dopo aver terminato gli studi, durante una missione in Iraq si sacrifica per i membri del proprio plotone in seguito ad un attacco terroristico, perdendo cosi entrambe le gambe. Congedato con tutti gli onori, torna a New York dove viene a conoscenza di un progetto segreto organizzato dall’esercito statunitense chiamato “Rinascita” e decide di prendervi parte. Il progetto prevede l’innesto temporaneo del Simbionte (precedentemente recuperato dal governo), creando cosi una sorta di super-soldato da utilizzare in situazioni critiche. Thompson, accettando, dà vita ad un Venom al servizio degli U.S.A che prenderà il nome di Agente Venom.

Flash, inizialmente, riesce a controllare il Simbionte solo per non più di 24 ore, anche grazie ad un trattamento a base di onde sonore, tuttavia col tempo tra i due va a crearsi un rapporto simbiontico equilibrato e assolutamente alla pari.

L’Agente Venom, dopo alcune missioni svolte in Europa, viene inviato a New York a fronteggiare l’epidemia ragnesca che ha colpito la popolazione di Manhattan (nella seria Spider Island che abbiamo già menzionato), dove riesce a catturare il Re Ragno, uno dei principali sottoposti dello Sciacallo. Il Re Ragno altri non è che Steve Rogers mutato dalla tossina e, una volta guarito, i due uniscono le forze per fermare l’epidemia.

Intanto alcuni scienziati, analizzando il sangue del prigioniero, scoprono che si tratta di Steve Rogers, che infettato dal virus aveva perso la ragione, venendo così curato e inviato in missione insieme a Flash con l’ordine di uccidere il vero responsabile, ovvero la “Regina”, sconfiggendola. Ma le avventure a tema “ragno” non sono finite per Thompson: Superior Spider-Man, cioè Otto Octavius nel corpo di Peter Parker, riesce a rubargli il Simbionte diventando il Superior Venom. Per fortuna la tremenda unione dura poco, infatti lo spirito di Parker, che dimostra così di essere sopravvissuto alla mente di Doc Ock, riesce a far allontanare il Simbionte che torna a coabitare con Flash. I due affineranno sempre di più la loro intesa, tant’è che gli Avengers lo sceglieranno come “ambasciatore spaziale” alla corte dei Guardiani della Galassia, nella prospettiva di metter su un’alleanza stabile con i vendicatori cosmici. Questa permanenza tra le stelle permetterà a Flash di rintracciare il pianeta originale dei Klyntar, scoprendo che tutto quello che credeva di sapere sul suo melmoso compagno di ventura era completamente falso.

venom

Il nuovo ospite e la nuova serie

Il simbionte, indebolito e provato dopo le avventure fuori dalla Terra e nuovamente solo, va alla ricerca di un altro ospite e lo trova in Lee Price, un ex Ranger dell’esercito. Price si trova una sera, su incarico di Mac Gargan, ad operare in un traffico illegale di nebbie terrigene, ed è proprio qui, mentre sta contrattando con gli uomini di Tombstone, che il Klyntar lo investe, prendendo possesso del suo corpo.

Ma accade qualcosa di diverso: stavolta, è l’alieno che cerca di controllare l’umano (non di convivere, dunque, come aveva fatto fino ad allora), perché desideroso di continuare a fare del bene come quando stava insieme a Thompson. Non desidera tornare a quel passato sanguinoso e violento che ha rinnegato. Purtroppo però le cose non vanno come previsto: Price dimostra presto la sua natura e soggioga il Simbionte, tramutandosi in una micidiale macchina di morte, ma il destino arriva velocemente a cambiare le carte in tavola e riporta Eddie Brock sulla scena.

In particolare, quel destino porta il nome di Venomverse. Si tratta di un particolare evento editoriale, denominato Edge of Venomverse, scritto da Cullen Bunn come “la più grande storia mai raccontata su Venom”, sulle orme dello Spiderverse di Dan Slott. Infatti, anche qui vediamo tutte le versioni di Venom fare i conti con i Poison, una spietata razza capace di eliminare per sempre quella dei Klyntar. Al termine di questa complessa fase, Eddie Brock si ricongiunge finalmente col Simbionte e i due non solo tornano all’opera dopo tanto tempo, ma ottengono perfino una nuova serie tutta per loro. Attualmente in corso, in questa nuova saga chiamata semplicemente “Venom” veniamo a scoprire oltre che il nostro non è il primo simbionte arrivato sulla Terra ed è presente anche una misteriosa entità superiore nota come “Il Dio dei simbionti”. Ovviamente, se volete saperne di più, non vi resta che aspettare l’uscita in edicola.

Simone Agueci
Classe 1995, appassionato di cinema e serie TV con una particolare vocazione verso il genere fantasy, adoratore di George R.R. Martin e amante dei videogiochi rigorosamente in single player. Viaggiatore nel tempo libero, sogna di girare il mondo ovviamente accompagnato da un buon film (e da un ottimo power bank).