Wes Anderson ci dà alcuni interessanti consigli cinematografici per alleviare un po’ questi giorni di quarantena

Durante questo periodo di quarantena e isolamento domestico forzato, in molti per trascorrere il tempo si rivolgono a servizi streaming per guardare film e serie TV, e ormai avranno probabilmente consumato quasi tutto il loro catalogo: allora ad intervenire in loro e in nostro soccorso ci pensa nientemeno che Wes Anderson, che ha dato alcuni consigli cinematografici per scoprire, o riscoprire, alcuni film importanti.

La piattaforma scelta dal regista però non è Netflix o Amazon Prime, ma Criterion Channel. Si tratta del servizio in streaming della Criterion Collection, dedicata al restauro di opere classiche e contemporanee, che poi vengono diffuse in home video o, appunto, via streaming.

Tramite tale canale si possono trovare alcune vere e proprie perle, che il celebre e visionario regista ha deciso di consigliarci. E insomma, non capita tutti i giorni di ricevere consigli cinematografici da Wes Anderson, no? E allora andiamo a vedere quali sono i film che il regista ci ha raccomandato di vedere.

wes anderson consigli

Si parte con Una Donna Ardita (in originale, Anne Marie) di Raymond Bernard. Si tratta di un film del 1936 in cui una donna lascia il suo lavoro come disegnatrice di moda, per diventare una pilota d’aereo. Il soggetto peraltro è di Anthoine de Saint-Exupery, l’autore de Il Piccolo Principe.

Dello stesso Raymond Bernard, Anderson consiglia altri due film: il suo adattamento de I Miserabili, di Victor Hugo, del 1934, e Wooden Crosses, una sorta di docu-film sulla Francia post-Prima Guerra Mondiale.

Nella lista troviamo anche The Out-of-towners (Una provinciale a New York), di Arthur Miller: una commedia che mette in luce, già negli anni ’70, i frenetici ritmi di una metropoli come New York, soprattutto se comparati alla tranquilla cittadina dell’Ohio da cui provengono i due protagonisti del film.

Anderson consiglia di recuperare anche i documentari di Louis Malle, in particolare … And the Pursuit of Happiness, del 1986, che racconta la storia di diversi immigrati e del loro ingresso negli Stati Uniti.

Infine, l’ultimo film in lista è Un Angelo alla mia tavola, che racconta la storia vera di Janet Frame, autrice neozelandese candidata diverse volte al Nobel per la letteratura, senza mai vincerlo.

E voi, raccoglierete i consigli del regista?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.