Cambio di nome per Xbox Live: si chiamerà Xbox Network

Ci sono novità importanti per Xbox Live, celebre servizio di Microsoft che si avvia a cambiare il proprio nome in Xbox Network. A darne la notizia sono diversi utenti che hanno segnalato cambiamenti nella schermata di accesso al portale, che mostra, come potete vedere nella foto qui di seguito, una diversa dicitura.

xbox live network

In una dichiarazione rilasciata a VGC, Microsoft ha confermato tale modifica, ma ha suggerito che non sia indicativa di eventuali alterazioni del servizio online stesso. “Xbox Network si riferisce al servizio online Xbox, che è stato aggiornato nel Contratto di servizi Microsoft”, ha detto un portavoce di Microsoft. “L’aggiornamento da “Xbox Live” a “Xbox Network” ha lo scopo di distinguere il servizio dagli abbonamenti Xbox Live Gold“.

“Xbox Live non sparirà. Stiamo apportando modifiche continue per creare un sistema di messaggistica più semplice e descrittivo per Xbox in diverse aree. Nessuna di queste esperienze o funzionalità cambierà come parte di questi aggiornamenti”.

Questo cambiamento arriva dopo diversi mesi di speculazioni al riguardo, che hanno quindi trovato finalmente una loro concretezza. Non si tratta della fina di un’epoca o di una cesura netta rispetto al passato, solo di un cambiamento necessario per portare avanti al meglio i serviz di Xbox. Stando alle dichiarazioni rilasciate, dunque, gli utendi Xbox potranno dormire sonni tranquilli.

Come sempre, giusti a questo punto, non ci resta che chiedere un parere a voi lettori. Che cosa ne pensate di questo cambio di nome, da Xbox Live a Xbox Network? Trovate che la scelta sia sensata? Oppure la contestate? E, se sì, per quale motivo non vi soddisfa? Diteci qual è la vostra opinione lasciandoci un parere e partecipando insieme a noi a questa discussione sui cambiamenti appena avvenuti in casa Microsoft.

(fonte: Videogame Chronicles)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.