Zack Snyder sul divorzio da Warner dopo la tragedia del 2017: “Non avevo più energie per lavorare”

Manca ormai sempre meno all’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max, che metterà fine ad anni di speculazioni e chiacchiere sulla nuova versione del film: su quest’ultima si è veramente detto e scritto praticamente tutto, ma recentemente lo stesso Zack Snyder è tornato sull’argomento in una recente intervista, in cui ha spiegato i motivi che lo hanno convinto a svincolarsi da Warner Bros e ad abbandonare il film, nonostante potessero esserci spiragli per proseguire.

Come sappiamo infatti il regista ha abbandonato le redini del film per via della tragedia che ha scosso la sua famiglia, con la figlia Autumn che nel 2017 si tolse la vita. In quel momento Snyder ha pensato di abbandonare tutto per stare con la sua famiglia, e nessuno potrebbe biasimarlo per una decisione del genere.

Nell’intervista in questione però, il giornalista ha chiesto al regista se ci fossero stati dei tentativi da parte degli studios per cercare di convincere Snyder a restare, magari con un rinvio del film di qualche mese per dargli il tempo di stare con la famiglia, e poi tornare per la post-produzione.

Un’ipotesi però che il regista non si è sentito di prendere in considerazione:

“Semplicemente non ne avevo più. Sapevo che la mia famiglia avesse bisogno di me piuttosto che di queste ca**ate, e io avevo bisogno di rispettarli e fare tutto quello che potessi per guarire quella mia parte di mondo. Non avevo eneregie per combattere con lo studio o per il film, letteralmente zero energie per quello. Credo sia stata quella la ragione principale. Potrebbe esserci un mondo in cui sono rimasto e ci ho provato, e sono sicuro che sarebbe stato possibile. Alla fine ogni film è una guerra, no? Ero già abituato. Ma semplicemente non avevo energie. Non avevo voglia di lottare. Ero stato abbattuto da quello che era successo nella mia vita e semplicemente non volevo, non avevo voglia.”

La Snyder Cut di Justice League sarà su HBO Max da Marzo. Cosa vi aspettate dal film?

(Fonte: Cinema Blend)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.