High School Musical è su Disney+: i film, ma anche la nuova serie TV

Era l’ormai lontano 2006 quando veniva trasmesso per la prima volta, sia negli USA che in Italia, il primo film di High School Musical su Disney Channel. Chissà se la produzione aveva immaginato il successo che ottenne con la storia di Troy Bolton e Gabriella Montez: vinse addirittura due Emmy Award come Outsanding Children Program e Outstanding Coreography; ma stiamo parlando dei primi anni 2000 e ciò che contava di più era il carisma degli attori principali, che sono ricordati ancora oggi e sono divenuti delle star proprio grazie ad HSM, Zac Efron su tutti.

Col lancio della sua piattaforma streaming, avvenuto negli States qualche mese fa e ora approdato anche da noi, Disney ha voluto tornare ai vecchi tempi, reinventando uno dei suoi più grandi successi in forma di serie TV, con un titolo che lascia intendere subito la novità di questo revival: un musical del musical. Eh?

high school musical serie

Ritorno alla East High

Ancora una volta ci troviamo a scuola ma se nel film questa era situata in Albuquerque, ora siamo nella vera East High, quella di Salt Lake City, nello Utah. Già, perché i tre film del franchise di High School Musical furono girati principalmente qui e per questo, in seguito, la scuola dei Wildcats è diventata addirittura oggetto di turismo.

Anche gli studenti attuali sanno quanto High School Musical sia rilevante per la storia della scuola, soprattutto Nini Salazar-Roberts, la protagonista, che fa parte del club di teatro ma non ha mai avuto ruoli importanti. Subito scopriamo anche della sua recentissima rottura con il co-protagonista, Ricky Bowen, avvenuta in estate, durante la quale però la ragazza conosce un compagno anche lui interessato al teatro, EJ Caswell del terzo anno. I due ex si ritrovano con l’inizio del nuovo anno scolastico, tuttavia mantengono le distanze. Nel frattempo, a scuola arriva una nuova professoressa di teatro, Miss Jenn, un ex membro del cast di fondo che vuole celebrare il legame tra la East High e i film che l’hanno resa famosa. Le audizioni vengono organizzate in fretta e i ragazzi si approcceranno tra loro, rispecchiandosi o distanziandosi dai personaggi che verranno loro assegnati (e non tutti saranno felici dei loro ruoli).

High School Musical: The Musical, una sorta di mockumentary 

L’idea per questa serie, sviluppata da Tim Federle, è quella dello pseudo-documentario. Infatti si basa principalmente su due pilastri: il fenomeno che è stata la serie di film di High School Musical e il fatto che non solo questi siano stati girati in una scuola vera, ma anche che in quella stessa scuola parte del corpo studentesco, nel 2007, organizzò una propria produzione di High School Musical.

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Dunque High School Musical: The Musical – la serie non poteva che essere un falso documentario, data la sua natura meta-narrativa. Personaggi e trama sembrano riprendere gli eventi del primo film di High School Musical, anche se con le dovute modifiche: ad esempio, il club di teatro, in questa prima puntata caricata da Disney+, non pare essere in conflitto con altri settori della scuola come la squadra di basket. In effetti, i Wildcats per cui abbiamo imparato a fare il tifo, per ora, non sono contemplati e la competizione tra i protagonisti è tutta a livello musicale e in generale artistico. Un buon distacco iniziale, se si pensa che nel film originale gli unici davvero interessati e dediti al teatro erano Sharpay e suo fratello gemello Ryan.

Il tutto è però visto con una telecamera che segue i personaggi non solo durante le vicende vere e proprie ma anche in momenti di “confessionale”, nei quali commentano dialoghi ed eventi ai quali, nell’immediato, non hanno saputo reagire. Una forma di ripresa che ricalca quella di altre serie famose alle quali Federle ha dichiarato di essersi ispirato per il modello di mockumentary, come The Office.

High School Musical-la serie: the show (must?) go on

Tutto qui? Il resto sarà come l’High School Musical che conosciamo tutti? No, perché è impossibile replicare oggi le personalità di personaggi come Troy, Gabriella e i loro amici: i film sono usciti tutti prima che scattasse il nuovo decennio e si può dire che all’epoca funzionasse ancora bene questo genere di film per ragazzi, con personaggi piuttosto stereotipati e ambientazione scolastica facilmente riconoscibile per tutte le sue vibes americane più classiche.

Da lì in poi, con l’avvento di prodotti sempre più mirati al pubblico più giovane, per queste produzioni si è preferito scegliere la strada del realismo e trattare argomenti che andassero oltre la storia d’amore che nasce a scuola, si sviluppa in estate e poi deve affrontare momenti di separazione, e soprattutto oltre la divisione netta dei gruppi di ragazzi in base ai loro interessi.

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Nini, Ricky e compagni del club avranno altre problematiche, quelle che bene o male affliggono i ragazzi della loro età oggi, senza distinzioni. In questo primo episodio, sono stati già introdotti, infatti, ben due personaggi appartenenti alla comunità LGBT+ ma sono state anche accennate le situazioni familiari dei due co-protagonisti: Nini ha due mamme, mentre i genitori di Ricky sembra si stiano separando. E ancora non conosciamo famiglie, difficoltà e caratteri degli altri membri del gruppo, anche se possiamo notare subito la vena femminista dell’amica di Nini, Kourtney, la comicità non proprio volontaria di Big Red, compare di Ricky, e la competitività di Gina, rivale di Nini nel club.

High School Musical: The Musical – la serie, quindi, prende solo alcuni degli spunti offerti dai film e cerca di proporsi come qualcosa di innovativo che, apparentemente, avrà solo riferimenti ad High School Musical (dopotutto, stiamo parlando sempre di una serie meta). Disney ha già dato fiducia al progetto, rinnovandolo per una seconda stagione che sappiamo non riprenderà in nessun modo le vicende del secondo film, proponendo un’altra produzione teatrale nella loro scuola. Possiamo dedurre che Nini, Ricky & Co. prenderanno man mano le distanze da Gabriella, Troy, Sharpay e tutti gli altri, forse imparando dai loro errori per evolversi a modo loro come persone e come studenti della East High.

Alessia Trombini
Torinese, classe '94, vive dal 2014 a Treviso e si è laureata all'università Ca' Foscari di Venezia in lingua e cultura giapponese, con la fatica e il sudore degni di un samurai. Entra in Stay Nerd nel luglio 2018 e dal 2019 è anche host del podcast di Stay Nerd "Japan Wildlife". Spende e spande nella sua fumetteria di fiducia ed è appassionata di giochi da tavolo, tra i quali non manca di provare anche quelli a tema Giappone.