L’assistente di Kentaro Miura parla di Berserk: il manga continuerà dopo la morte dell’autore?

La morte di Kentaro Miura ha scosso profondamente i fan di Berserk, i quali non possono fare a meno di chiedersi se il manga proseguirà. A questo dubbio ha provato a dare una risposta uno degli assistenti del mangaka scomparso. Il dipendente dello Studio Gaga, dietro al nickname di Drache_Doratan, ha risposo ai fan che chiedevano notizie al riguardo.

“Non so cosa succederà ora e non sono in grado di decidere cosa dovremmo fare. Quindi per ora mi prenderò una pausa dai social media. In ogni caso, supponendo che sia deciso qualcosa di concreto, ci vorrà un po’ prima che accada. Infine, voglio ringraziare tutti i fan per aver supportato Berserk e tutte le opere di Miura-sensei, e spero che continuerete a supportarci”.

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Nessuna notizia se Berserk proseguirà: novità sulla salute di Kentaro Miura?

A tenere banco non è stato solo il proseguimento del manga. L’altro argomento spinoso è la saluta di Miura-sensei. La sua morte così improvvisa, avvenuta in età relativamente giovane, ha fatto riflettere molto i fan. Anche le numerose pause del mangaka hanno assunto ora una luce diversa. Lo stato di salute di Kentaro Miura era già compromesso da molto tempo? Anche a questo l’assistente a cercato di rispondere, negando che le pause fossero dovute a uno stato di salute precario.

“A causa di certi commenti di oltre venti anni fa e di certe informazioni obsolete, ho visto molti malintesi e persone che credevano che il mio maestro seguisse uno stile di vita pessimo. Voglio correggere questo per proteggere il suo onore. Il mio insegnante, negli ultimi quindici anni circa, ha seguito una dieta abbastanza decente e si è anche esercitato regolarmente (incluso l’allenamento muscolare). Era fisicamente e mentalmente sano e non aveva malattie croniche”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.