Carnage: la personificazione della violenza

Cletus Kasady: un nome come un altro per chi non conosce il mondo cartaceo della Casa delle Idee. Costui è un maniaco omicida macchiatosi di orribili crimini sin da bambino e che, una volta catturato, si trova a scontare undici ergastoli nel carcere sull’isola Rikers. La sua vita ormai segnata per sempre subisce, però, una svolta inattesa quando incontra il suo nuovo compagno di cella: Eddie Brock.
È da questo incontro fortuito che nasce il personaggio che vi presentiamo oggi, uno dei più violenti, malvagi e caotici del mondo Marvel fumettistico: Carnage.

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Origini del mito

La storia che conduce alla nascita del rosso simbionte, o meglio dire Klyntar (razza di creature aliene con la capacità di legarsi ad altri organismi viventi), inizia nel lontano 1990: ci troviamo sulle pagine di Amazing Spider-Man #333 e, in seguito ad una furiosa battaglia contro il criminale Styx, Eddie Brock viene privato del suo amato compagno Venom e incarcerato a Rikers. Sparito dalle scene per qualche tempo, Brock torna su Amazing Spider-Man #344 (1991) in compagnia di Kasady, qui mostrato per la prima volta con i suoi capelli rossi e l’inquietante sorriso. Tra i due non corre buon sangue e, fortunatamente, vengono presto separati dall’intervento di Venom che aiuta il suo amato compagno ad evadere lasciandosi però dietro un inaspettato regalo per il pluriomicida. Il simbionte era infatti in dolce attesa e, durante la brusca fuga, abbandona il nascituro che si lega a Kasady attraverso una ferita aperta.

Un piccolo cliffhanger che esplode in tutta la sua potenza l’anno seguente, nel 1992, quando riusciamo finalmente a mettere gli occhi sulla violenta creatura durante il suo primo omicidio come Carnage (Amazing Spider-Man #360). A dimostrazione della sua indole e del suo modo di pensare dedito al caos, la prima vittima viene scelta in modo casuale da un elenco del telefono e brutalmente soffocata sull’uscio di casa. A questa, segue una scia di uccisioni che attirano l’attenzione di Spider-Man e lo portano a confrontarsi con Kasady. Il Ragno non riesce inizialmente a fermare l’omicida ed è costretto a ricorrere all’aiuto dei Fantastici Quattro e dello stesso Venom pur di vincere la battaglia contro questo nemico senza eguali.

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A piccoli morsi

Divenuto nemico comune dell’Uomo Ragno e di Venom, Carnage è antagonista di molti eventi e miniserie nei quali la sua grande forza, dimostrata già durante la sua prima apparizione, costringe spesso i suoi avversari ad unire le energie per avere una possibilità di sconfiggerlo.

Dopo la sua prima entrata in scena, Kasady viene apparentemente privato del simbionte e condotto nel manicomio Ravencroft dove scopriamo che Carnage, a differenza del padre Venom, non è semplicemente legato al corpo del suo ospite ma direttamente al suo sangue. Questo legame così profondo permette a Kasady di ritornare Carnage procurandosi un taglio sui polsi tramite le manette. Durante la fuga, l’omicida si imbatte nella mutante Shriek con la quale decide di creare una macabra e grottesca famiglia con la quale seminare il caos. Solo le forze congiunte di Capitan America, la Gatta Nera, Spider-Man, Venom e altri riescono a porre fine al regno di terrore instaurato a New York durante l’evento “Maximum Carnage” (1993).

Dopo anni di attività in cui Carnage, pur di aumentare la sua forza, si lega a diversi altri individui (tra cui il clone di Spider-Man Ben Reilly) tornando poi sempre da Kasady, questi viene separato dal suo ospite umano e divorato da Venom che cerca di mettere fine alle crudeltà del figlio. La folle idea sembra riuscire e Kasady, ormai completamente privo di poteri, prova senza successo a continuare la sua lotta dipingendosi di rosso e riprendendo ad uccidere senza pietà (Peter Parker: Spider-Man #13 – 2000). Non passa, però, molto tempo prima che alcune tracce del simbionte ancora presenti nel sangue di Kasady lo conducano alla Zona Negativa dove il Klyntar torna a vivere in tutta la sua crudeltà (Webspinners: Tales of Spider-Man #14 – 2000).

Rinato, Carnage dà vita al primo membro della sua progenie: Toxin. Il nuovo simbionte viene subito attaccato dal padre che teme possa superarlo in forza come lui ha fatto con Venom. Proprio quest’ultimo, in compagnia di Spider-Man, tenta inizialmente di salvare il neonato per crescerlo e farlo diventare suo alleato ma, quando Toxin si lega ad un poliziotto chiamato Patrick Mulligan, Venom cambia bandiera e si schiera al fianco di Carnage per uccidere il nipote prima che diventi una spina nel fianco come l’Uomo Ragno. Lo scontro tra i quattro termina grazie all’intervento della Gatta Nera con la vittoria degli eroi.

Rinchiuso nuovamente nella prigione per supercriminali Raft, Carnage cerca di evadere durante il primo arco narrativo dei “New Avengers” nel 2005 (New Avengers #1-6). La corsa verso la libertà di Kasady è frenata da Sentry che lo trascina nello spazio e lo smembra lasciando poi i suoi resti in orbita. Il suo corpo viene trovato e portato sulla Terra da un imprenditore, Micheal Hall, per generarne protesi che rispondono ai comandi come un simbionte. Uno di questi prodotti, legato alla dottoressa Tanis Nieves, si rivela essere un nuovo figlio di Carnage chiamato Scorn che aiuta Spider-Man e Iron Man a combattere Kasady ora con una protesi dal bacino in giù per rimediare ai danni dello scontro con Sentry e, finalmente, riunito al suo simbionte (Miniserie Carnage #1-5 del 2010).

Fuggito da New York, Carnage continua la sua vita prima prendendo possesso di un’intera cittadina durante la miniserie “Carnage U.S.A.” (2012) e, successivamente, cercando di conquistare il Microverso in “Minimum Carnage” (2012-13). Qui viene fermato dall’azione congiunta dell’Agente Venom e il Ragno Rosso che lobotomizzano Kasady e bloccano Carnage in un corpo ormai privo di intelligenza e guidato solo dalla furia omicida.

Di nuovo in carcere, il simbionte viene liberato da Wizard e Klaw per sfruttarne i poteri (Superior Carnage #1-5). La mente di Kasady, ormai danneggiata irreparabilmente non subisce il controllo di Wizard che si vede costretto a legare Carnage al suo alleato, il Dr. Karl Malus creando una versione “superiore” del supercriminale talmente forte da risultare, però, incontrollabile. Al termine di un duro scontro, il simbionte torna al suo ospite originale curandone i danni cerebrali.

Ritroviamo Carnage nuovamente libero nel 2014 sulle pagine di “Deadpool vs. Carnage” dove riprende ad uccidere senza un preciso intento o piano, lasciando nella confusione più totale chiunque si provi a mettere sulle sue tracce. L’unico che riesce a trovare Kasady è Deadpool, la cui mente malata simile a quella dell’omicida riesce a leggere uno schema nelle sue azioni insensate. I due si affrontano in un violento duello senza vincitori ma le loro strade si incrociano nuovamente quando vengono entrambi reclutati da Magneto per fermare delle Sentinelle Stark corrotte e spinte ad uccidere ogni eroe. Non vi è, infatti, azione più caotica per Carnage di rompere gli schemi e comportarsi da buono per una volta.

La situazione però degenera quando, in seguito ad un incantesimo, la morale di eroi e criminali viene invertita (Avengers & X-Men: AXIS). Lo stesso capita a Kasady che inizia a farsi chiamare “l’amichevole Carnage di quartiere” e a comportarsi come Spider-Man. Ristabilita la normalità, il simbionte avrà un nuovo incontro con la magia quando viene coinvolto in un rituale da un misterioso culto che ne altera le capacità. Fermato nuovamente, Carnage viene separato per l’ennesima volta da Kasady e rinchiuso in un deposito sottomarino (Carnage #16 – 2017).

Arriviamo finalmente ai giorni nostri, almeno per le pubblicazioni italiane, quando il simbionte viene prelevato dalla struttura in cui è confinato e condotto da uno dei più temibili nemici di Spider-Man: Norman Osborn. L’uomo si unisce infatti a Carnage per creare il Goblin Rosso.

Tale padre tale figlio

Carnage è un Klyntar e, come suo padre, possiede le caratteristiche tipiche di questa specie. Quando si lega ad un ospite ne ricopre il corpo con una massa organica rossa e nera che può mimetizzarsi simulando qualsiasi capo d’abbigliamento e garantisce forza, resistenza, riflessi e agilità sovraumane. Può aderire a quasi tutte le superfici, genera ragnatele organiche, non attiva il senso di ragno di Spider-Man e ha la possibilità di creare armi bianche come estensione del suo corpo che può separare e lanciare. Possiede un fattore rigenerante quasi istantaneo ma, come tutti i membri della sua specie, è estremamente sensibile al calore e ai forti suoni.

Ciò che rende Carnage speciale è il suo legame con Kasady, a cui è legato attraverso il flusso sanguigno e, proprio per questo motivo, è quasi impossibile separarli del tutto. I due sono connessi al punto che anche le interazioni tra loro differiscono da quelle, per esempio, di Venom e i suoi ospiti. Quest’ultimo, infatti, utilizza un pronome plurale per definirsi, mentre Carnage ricorre ad uno singolare.

Inoltre, sebbene Carnage sia asessuato come gli altri Klyntar, Kasady si riferisce al simbionte sia con pronomi maschili che femminili. In particolare l’approccio dell’omicida cambia quando la sua controparte partorisce per poi tornare successivamente al consueto maschile. Diversamente da altri della sua specie, Carnage può inoltre trasferire i propri pensieri ad altri così da soggiogarne le menti e, soprattutto, ha la capacità di generare copie di sé stesso per prendere possesso di più individui contemporaneamente.

Personaggio tra i più complessi e irresistibili del panorama Marvel, Carnage ha sempre avuto il carisma per risaltare in tutte le sue apparizioni facendoci ben sperare per il suo debutto sul grande schermo anche grazie al talento eclettico dell’attore che andrà ad interpretarlo: Woody Harrelson.

Davide Siepe
Appassionato di cinema, fumetti, serie tv e videogiochi (non necessariamente in quest'ordine). Mi piace scrivere e sogno di poter vivere di questo diventando uno sceneggiatore professionista. Sempre pronto a mettermi in gioco e a dare il massimo in tutto quello che faccio, anche a costo di rimanere sommerso dagli impegni e costretto a sacrificare ore importanti di sonno.