HBO e Dunk and Egg: anche il nuovo spin-off di Game of Thrones rischia di ritrovarsi a corto di materiale sorgente

Qualche giorno fa è stata diffusa la notizia che HBO fosse al lavoro su un ulteriore spin-off prequel di Game of Thrones dopo House of the Dragon, e il network sembra avere tutte le intenzioni di espandere il brand con nuove storie tratte dall’universo narrativo creato da George R R Martin, ma potrebbe incappare in un errore già commesso proprio con la serie madre.

Lo spin-off in questione, ricordiamo, sarebbe Tales of Dunk and Egg, una serie di racconti ambientata 90 anni prima degli eventi narrati in Game of Thrones, e che racconta la storia di un membro leggendario della Guardia Reale, Ser Duncan the Tall, e di Egg, un ragazzino che poi sarebbe diventato Aegon V Targaryen, Re di Westeros.

Per quanto riguarda Game of Thrones però, la stragrande maggioranza della critica e del pubblico sono concordi nell’affermare che, dopo che la serie TV ebbe superato il punto in cui George R R Martin si era fermato con i libri, la qualità generale iniziò a calare. Vuoi per l’assenza di una guida da cui attingere, vuoi per alcune scelte effettivamente discutibili, si avverte una sorta di stacco, che probabilmente non ha giovato allo show.

game of thrones spin off hbo

Con Tales of Dunk and Egg si rischia di ripetere lo stesso errore: il materiale di partenza è buono ed è piuttosto apprezzato dai fan, ma si tratta di “soltanto” tre racconti. L’autore ne aveva previsti sei originariamente, ma l’ultimo è datato 2010. E se George R R Martin ci ha insegnato una cosa riguardo i suoi tempi di scrittura è che non sono esattamente brevi.

Insomma, a meno che non ne venga fuori uno spin-off relativamente breve, si rischierebbe di superare la scrittura di Martin ancora una volta. Varrebbe la pena correre un rischio del genere dopo l’esperienza con Game of Thrones? Voi che ne pensate?

(Fonte: Screen Rant)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.