Nuovi protocolli anti-Covid a Hollywood: vaccinazioni per operatori e attori nella capitale del cinema USA

Hollywood e il mondo del cinema a stelle e strisce realizzeranno molte più vaccinazioni nei prossimi mesi. Questa decisione nasce come parte dei nuovi protocolli di sicurezza contro il Covid-19, che coinvolgeranno tutte le produzione nella capitale del cinema USA. Il tutto, ovviamente, per venire incontro alle necessità lavorative ma anche per permettere la sicurezza degli addetti ai lavori, troupe e cast.

Come vi avevamo riportato a inizio mese era arrivata una dichiarazione congiunta da produzioni e sindacati, nella quale veniva confermato che i protocolli di sicurezza contro il Covid-19 resteranno in vigore a Hollywood a tempo intederminato. Ora a questi accordi, estesi fino al 1 Ottobre, si è aggiunta la volontà di vaccinare quante più persone possibile all’interno del personale addetto ai lavori.

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Vaccinazioni a Hollywood: una testimonianza sui lavori in tempo di pandemia

Un’idea di cosa voglia dire girare a Hollywood ai tempi del Covid-19 ce l’ha fornita Eric Kripke in una recente intervista: il regista di The Boys ha raccontato cosa abbia significato realizzare la terza stagione del suo show seguendo i protocolli di sicurezza.

Non posso certo dire che sia stata la mia esperienza di produzione preferita. Non è una sola cosa, ma è una grande quantità di piccole cosa fastidiose che si accumulano tutte insieme. Alla troupe non è permesso bere acqua sul set. Quindi ogni due o tre ore devi dare loro venti, trenta minuti di pausa solo per poter bere un po’ d’acqua. E questa è un’ora, un’ora e mezza della tua giornata che perdi, ogni singolo giorno”.

Insomma, la scomodità e i ritardi l’hanno fatta da padrone sul set di The Boys, così come su quello di molti altri set nella capitale del cinema a stelle e strisce.

(fonte: TheWrap)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.