Carol Danvers, da Ms. Marvel a Captain Marvel

Alla Marvel è sempre mancato qualcuno che potesse interfacciarsi in modo diverso con la trinità formata dal potente Thor, dall’invincibile Iron Man e da Capitan America. Qualcuno che invece la Distinta Concorrenza aveva: Wonder Woman. Così, nel corso di questi ultimi anni, all’interno della produzione della Casa delle Idee si è cercato di portare alla ribalta il personaggio di Carol Danvers, non certo per sostituire i tre moschettieri originali, bensì per trasformarli in un quartetto.

Oggi, con l’arrivo nei cinema del cinecomic su Captain Marvel interpretata da Brie Larson, senza trascurare il nuovo corso degli Avengers con il Fresh Start, possiamo dire che la Marvel sia riuscita nella missione di ritagliare al personaggio un posto di tutto rispetto nell’immaginario collettivo moderno. E, probabilmente, anche grazie alle polemiche che negli ultimi giorni hanno visto al centro l’attrice e gli utenti di Rotten Tomatos. Del resto, si sa che un po’ di sana zizzania è l’ideale per attirare l’attenzione. Tuttavia, non c’è troppo da stupirsi: la nostra Carol Danvers è sempre stata un’eroina battagliera, determinata e legata a doppio filo ad una certa politica femminista. Un particolare, questo, che negli ultimi anni è stato molto accentuato, diventando quasi un marchio di fabbrica della fu Ms. Marvel, nel bene e nel male.Captain Marvel

In realtà, si è trattato della necessaria chiusura del cerchio, dell’ultimo atto di un lungo percorso che, attraverso i decenni, ha portato la Capitana a trovare se stessa, la sua esatta dimensione all’interno dell’Universo Marvel. Prima di diventare un eroe tanto importante e popolare, infatti, Carol Danvers ne ha fatta di strada e ha anche indossato parecchie maschere durante la sua carriera. Ed è stato un cammino particolarmente accidentato, caratterizzato da una serie di sfortune editoriali, scarse vendite, rilanci e contro-rilanci, oltre che continue disavventure. Il personaggio, lentamente, ha acquisito sempre più consenso e per questo, a differenza di altri lasciati in disparte, la Marvel ha sempre cercato di valorizzarla, affiancandola costantemente ai vari gruppi come gli Avengers o gli X-Men. Così, per celebrare quella che è ormai un’icona, abbiamo deciso di ripercorrere le varie tappe di questa evoluzione, identità segreta per identità segreta, prima di vederla sparare raggi al fianco di Nick Fury.

Carol Danvers: Ms. Marvel

Partiamo quindi dalle origini, con una premessa importante: a differenza di molti altri personaggi, Carol Danvers non viene creata con l’intenzione di farne una supereroina. La sua prima apparizione avviene nel 1968 sulle pagine del numero 13 di Marvel Super-Heroes, dove incontra il primo Captain Marvel, l’alieno Kree conosciuto come Mar-Vell ideato da Stan Lee e Gene Colan. Nella serie, Carol svolgeva il ruolo di capo della sicurezza dell’aeronautica militare statunitense, ed essenzialmente doveva essere la spalla/amante del protagonista. In seguito, la ragazza venne messa da parte in favore di un nuovo personaggio ed uscì di scena col botto, letteralmente!

Il botto di cui abbiamo parlato riguarda il conflitto tra Captain Marvel e il suo acerrimo nemico Yon-Rogg. I due, combattendo, causano l’esplosione dello Psiche-Magnetron, una potentissima arma Kree, il cui impatto coinvolge anche Carol Danvers che, nonostante sia prontamente salvata da Mar-Vell riporta comunque gravi ferite. Questo è stato un doppio escamotage per la Marvel: fa sì uscire di scena il personaggio, ma nel 1977 questo evento viene ripreso da Gerry Conway e John Buscema per dare origine ai suoi poteri. Secondo il retcon infatti, l’esplosione dell’arma aveva fuso il DNA di Captain Marvel su quello di Carol Danvers, rendendola per metà umana e per metà kree. Con questo nuovo comparto genetico, la ragazza ottiene parte dei poteri del capitano e inizia a farsi chiamare Ms. Marvel.

Ms. Marvel nasce dunque editorialmente come controparte femminile di Captain Marvel, e proprio come lui possiede forza, velocità e resistenza sovrumane e la capacità di volare, caratteristiche che la rendono fin da subito uno dei personaggi Marvel più potenti. Inoltre, all’inizio il suo costume è una versione più scoperta di quello della controparte maschile, con l’aggiunta di una sciarpa rossa legata al collo. È solo molto tempo dopo la prima serie che Ms. Marvel riceve il suo costume simbolo, il body nero con un fulmine che percorre la parte frontale. Questo nuovo costume viene creato dalla sua amica Wasp, e anche qui viene riproposta la sciarpa rossa, questa volta legata intorno alla vita, che diventa così un vero e proprio simbolo tanto di Carol Danvers quanto della sua attuale erede Kamala Khan.

Nonostante la notorietà che ottiene il personaggio, lo stesso non è per la sua testata, che chiuse dopo soli 23 numeri. La giovane eroina si ritrova quindi a combattere nei Difensori, finché si unisce ai Vendicatori, che abbandona soltanto in seguito al famoso “stupro di Ms.Marvel”. In breve, sul numero 200 di Avengers, Ms. Marvel si ritrova improvvisamente incinta di un villain da un’altra dimensione e partorisce dopo pochissimi giorni. Questo non sembra turbare molto gli eroi più potenti della Terra, che quasi ignorano la povera Carol Danvers. Tutta questa faccenda verrà in seguito chiarita da Chris Claremont con un retcon che lascerà Ms. Marvel priva di poteri e memoria.Ms. Marvel

Carol Danvers: Binary

Come? Ci viene spiegato su The Avengers Annual 10, dove la mutante Rogue, ai tempi membro della Confraternita dei mutanti malvagi, combatte contro Ms. Marvel e oltre a rubarle sia i poteri che la personalità, le causa una perdita della memoria. Carol riceve quindi le cure del professor Xavier, riacquista i ricordi e viene accolta nella casa degli X-Men, dove resta abbandonando gli Avengers da cui si sente tradita. Inizia quindi a lavorare al fianco dei mutanti e, durante alcune avventure spaziali in cui affronta la Covata, scopre un’energia nota come Buco Bianco da cui ottiene nuove straordinarie abilità.

Ms. Marvel aumenta di gran lunga le sue capacità fisiche e diviene capace di generare una potenza pari a quella di una stella. Inizia quindi a farsi chiamare Binary, e con nuovi poteri e nuovo nome non può di certo mancare un nuovo costume, questa volta totalmente bianco con il simbolo di due stelle sul petto. Le parti che restano scoperte con la trasformazione in Binary diventano di un rosso incandescente, come i suoi capelli che fluttuano e sprigionano fiamme per quanta energia riesce a rilasciare.

Binary combatte a lungo al fianco degli X-Men, ma quando questi arruolano Rogue, si sente tradita e inizia a viaggiare con i pirati spaziali. Alla fine dei suoi vagabondaggi interstellari torna sulla Terra per salvarla dalla minaccia di un sole che cresce a dismisura. Riesce nell’impresa, ma resta gravemente ferita perdendo così i poteri di Binary. In realtà si è poi scoperto che questi poteri sono rimasti ancora latenti dentro di lei, solo che può utilizzarli sono il determinate situazioni e per brevi periodi.Carol Danvers Ms. Marvel

Carol Danvers: Warbird

Non tutto il male vien per nuocere perché, con la parziale perdita dei nuovi poteri, Carol Danvers riottiene quelli vecchi, con l’aggiunta di qualche upgrade mica da ridere come la capacità di assorbire e proiettare energia. Carol rientra dunque negli Avengers e indossa il  suo abituale costume nero, pronta a mettersi ancora una volta al servizio della giustizia. Tuttavia decide di cambiare nome, per certificare questa sua ulteriore evoluzione, optando per Warbird.

In questo caso, non si tratta di un titolo qualsiasi: Warbird, infatti, è il termine con cui nell’esercito americano si identificano i velivoli da guerra, chiaro riferimento alla carriera militare dell’eroina. Ma la sua nuova vita non è semplice. Dopo le ultime sventure, la mente di Carol Danvers è ormai allo stremo e tutto questo peso la porta ben presto a cadere in depressione. Si rivolge quindi all’ex miglior amico di Tony Stark: l’alcool, diventandone ben presto dipendente e mettendo più volte in pericolo l’intera squadra. Viene quindi espulsa dagli Avengers, finché non arriva proprio Stark ad aiutarla a riprendere il controllo reintegrandola infine nel gruppo. In seguito, Carol Danvers abbandona l’identità di Warbird e ritorna nei panni di Ms. Marvel, fino a quando…Ms. Marvel

Carol Danvers: Captain Marvel

Durante gli eventi di Avengers Vs X-Men, il primo Captain Marvel viene riportato in vita da un frammento dell’entità cosmica conosciuta come Fenice. Questa seconda opportunità però dura poco, perché Mar-Vell è costretto a sacrificarsi per salvare Hala, il pianeta dei Kree, dalla stessa forza Fenice. Ms. Marvel, presente sul posto insieme ad altri Vendicatori e agli X-Men, assiste al sacrificio e decide così di onorare la morte dell’eroe prendendo il suo nome di battaglia. Carol Danvers diviene quindi la nuova Captain Marvel e il suo esordio con una testata tutta sua avviene nel 2012, con la prima serie chiamata semplicemente Captain Marvel, scritta da Kelly Sue DeConnick

La serie non è esattamente memorabile, ma ha comunque il merito di traghettare l’eroina nel futuro, facendone un personaggio cardine all’interno dell’Universo Marvel. Dopo la gestione DeConnick, infatti, Carol diventa un membro dell’A-Force, un Avenger sempre più influente e, soprattutto, assume il comando della stazione spaziale Alpha Flight, la prima linea di difesa della Terra dalle minacce di natura extra-terrestre. Un compito che sembra fatto apposta per lei, in quanto metà umana e metà Kree.

Captain Marvel

l suo peso all’interno della comunità dei supereroi si fa sempre più preponderante, non a caso è lei l’altra fazione all’interno della Civil War II ideata da Brian Micheal Bendis, evento discusso e poco apprezzato dai fan ma che ha definitivamente certificato il suo nuovo status alla pari della Trinità Marvel composta da Steve Rogers, Thor e Iron Man. Non a caso, fa parte della formazione degli Avengers di Jason Aaron e viene messa al centro del Fresh Start orchestrato da C.B. Cebulski. Un Fresh Start che si è aperto subito, per lei, con una storia volta ad esplorare il suo passato: La vita di Captain Marvel, scritta da Margaret Stohl. E, di certo, il film la porrà ancora di più al centro dell’attenzione. L’ennesima nuova vita per una figura che, negli anni, non ha mai smesso di evolversi e di combattere, come solo i veri supereroi sanno fare. 

Adesso, non ci resta che vedere come Captain Marvel sconvolgerà il Marvel Cinematic Universe e che ruolo svolgerà contro Thanos nell’attesissimo Avengers: Endgame.

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.