I migliori momenti di Loki: le storie che hanno reso grande il trickster di casa Marvel

Pensare a quanto sia cambiato il personaggio di Loki dalla sua prima comparsa sugli albi Marvel può essere sconcertante: le storie erano diverse, così come i valori che le animavano (qualcuno potrebbe anche dire che fossero migliori). Ma se un lettore si ferma a pensarci potrebbe restarne sconvolto. Quasi cinquant’anni fa il dio degli inganni era il più viscido dei villain. Un manipolatore, vigliacco, senza scrupoli. La degna controparte di suo fratello Thor, che da sempre ha incarnato l’eroe senza macchia e senza paura.

Poi qualcosa è cambiato. Gli anni sono passati veloci e Loki ha fatto la sua comparsa nel Marvel Cinematic Universe con il volto e l’accento britannico di Tom Hiddleston. E, forse proprio grazie a questa interpretazione, il dio degli inganni ha iniziato ad assumere un ruolo diverso all’interno dei fumetti. Da nemico spregevole ha iniziato a mutarsi in antieroe, arrivando anche a ricoprire, in qualche occasione, il ruolo di agente del bene. Un processo graduale, che ha riscritto parte della sua storia col fratello adottivo Thor, rendendo le dinamiche tra i due molto diverse.

Nel mentre Loki è stato protagonista di incarnazioni diverse, cicli narrativi che hanno fatto diventare questo personaggio uno dei più poliedrici e piacevoli da leggere del Marvel Universe. In attesa che la serie di Disney Plus arrivi sui nostri schermi, fermiamoci un momento e guardiamo al passato. Andiamo a riscoprire le sette migliori storie con protagonista il trickster per eccellenza, proposte qui di seguito in ordine cronologico. Ovviamente non potremo ripercorrere tutti i momenti salienti della carriera di Loki tra gli albi della Marvel. Ne approfittiamo per chiedere a voi lettori quali siano le vostre storie preferite del dio degli Inganni.

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Le migliori storie di Loki: 1 – La nascita dei Vendicatori (Avengers #1, 1963)

Non potevamo che iniziare da una delle più iconiche avventure degli albi Marvel. Quella in cui il dio degli inganni, nel suo tentativo di annientare il fratellastro Thor, cerca di scatenargli contro Hulk. La mano di Loki non sembra essere tuttavia l’unica a guidare questi eventi e, ben presto, anche Iron Man, Ant-Man e Wasp si trovano coinvolti in questa avventura. È la nascita dei Vendicatori, un evento che il povero Loki non aveva previsto e sul quale continuerà a recriminare per quasi cinquant’anni.

Se volete un assaggio di un fumetto d’epoca, forse con quel gusto un po’ naif tipico degli anni Sessanta, questo è l’albo che fa per voi. Loki si mostra come un cattivo vecchio stile. Un po’ stereotipato (alcuni suoi ragionamenti potrebbero essere accompagnati dall’arricciamento dei baffi a manubrio) ma non per questo meno godibile. Una storia fondamentale, che avrà enormi ripercussioni sulla psiche del dio degli inganni, incapace di perdonarsi di aver creato una simile forza del bene.

2 – Avengers/Defenders War (Avengers #115, 1973)

Facciamo un salto in avanti di dieci anni e spostiamoci in una di quelle belle saghe di mazzate basate tutte sul “prima-meniamoci-poi-capiamo-il-perché”. Avengers/Defenders War, noto anche come Vendicatori Vs Difensori, vede due dei principali supergruppi della Marvel picchiarsi per il possesso di un artefatto mistico, l’Occhio del Male, cercato da entrambi i gruppi. Il motivo? Una delle più classiche manipolazioni di Loki, a sua volta manipolato da Dormammu.

I Difensori, riuniti nel Sancta Sanctorum del Dottor Strange per sciogliere l’incantesimo che ha pietrificato il Cavaliere Nero, vengono “indirizzati male” da un messaggio di Loki, intercettato sul piano astrale su indicazione del sovrano della Dimensione Oscura. L’idea è quella di manipolare i Difensori per recuperare un artefatto col potere di fondere le dimensioni, essendo Dormammu impossibilitato a intervenire in prima persona.

Loki nutre tuttavia perplessità su questa scelta. Se Midgard venisse fusa con la Dimensione Oscura cosa ne sarebbe di Asgard? Decide così di contrastare Dormammu. Ma lo fa a modo suo: manipolando gli Avengers (sono pur sempre una sua creazione!) per scatenarli contro i Difensori. E tanto meglio se i due supergruppi dovessero annientarsi a vicenda! Il piano di Loki questa volta si dimostra geniale. Senza sporcarsi le mani riesce a mettere i bastoni tra le ruote all’alleato e rivale, indebolendo nel mentre i due gruppi di eroi. Un peccato che, alla fine di questa storia, Loki si ritrovi completamente pazzo per colpa dell’Occhio del Male. Crudele, perversa ironia della sorte?

3 – The Frog of Thunder (Thor #364, 1986)

Se cercate una storia con un elevatissimo contenuto di WTF!? questo ciclo scritto da Walter Simonson è ciò che fa per voi. In cerca di un piano per prendere il controllo di Asgard, Loki decide che deve mettere fuori gioco il fratellastro per qualche tempo. Per farlo sceglie di trasformare Thor… in una rana! La sola domanda che resta ai lettori è: perché non ci ha pensato prima!?

La storia ha un gusto davvero surreale, con Thor impegnato nelle fogne a combattere ratti e altri animali, mentre il dio degli inganni si lancia in una propria versione del gioco del trono “made-in-Asgard”. Una combinazione stranissima e affascinante, che ha tuttavia un altro merito, quello di mostrare un Loki a modo suo più comprensibile per noi mortali. Il desiderio di conquista e dominio è niente rispetto alla capacità di avere la meglio sul fratellastro, mettendolo ogni volta che può in difficoltà.

Una di quelle storie che contribuisce in maniera determinante a formare la psiche del personaggio, dando ai lettori il contesto migliore per capire e godersi tutte le sue sfumature dietro al dio degli inganni.

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4 – The Trial of Loki (2011)

Il 2011 è l’anno che segna il debutto di Thor nel Marvel Cinematic Universe e ci consegna quindi una nuova versione di Loki, quella di Tom Hiddleston, destinata ad avere un successo clamoroso presso i fan. E, caso vuole, che il 2011 segni anche i primi tentativi di rendere il dio degli inganni più umano.

Tra i progetti migliori, capace di riscrivere non solo le origini del personaggio, ma anche il mito da cui esso è stato creato, The Trial of Loki è una di quelle storie capaci di suscitare grandi emozioni nei lettori. Emozioni che, per giunta, sono diverse, potendo passare dalla commozione al sincero divertimento.

In questo miniserie vediamo cosa ha reso Loki, bambino abbandonato dalla famiglia e adottato dai suoi nemici, un dio degli inganni. Ripercorriamo così il rapporto con il fratellastro Thor attraverso una riscrittura dei miti. Scopriamo così come i due fossero straordinariamente uniti da bambini e come, nel tempo, il pregiudizio degli abitanti di Asgard abbia influenzato anche il giovane dio del tuono. La progressiva lontananza dei due fratelli ha condotto Loki sulla strada del male e dell’inganno.

Una storia capace di costringere il lettore a un punto di vista completamente diverso, facendogli domandare se Thor, con i suoi errori, non sia stato la causa stessa dei propri mali.

5 – Young Avengers Vol 2.: Style > Substance (2012)

L’evento Assedio rimescola le carte per Loki, il quale si sacrifica per permettere agli eroi di affrontare Void. In seguito il trickster farà ritorno su Asgard come Kid Loki, una delle incarnazioni che ha ottenuto maggiore successo tra i fan. Tuttavia la versione originale della divinità non ha ancora gettato la spugna. Capace di sopravvivere grazie alle sue arti magiche, il dio si lega al suo giovane se stesso. Ne nasce così un terzo Loki, del tutto diverso dai precedenti, un Loki libero dai vincoli del passato e con una morale molto più difficile da inquadrare. E, ironia della sorte, si troverà a far parte del gruppo dei Giovani Vendicatori.

Scoperto che il giovane Wiccan (Billy, il figlio di Wanda Maximoff) è destinato a diventare un’entità onnipotente, Loki decide di ingannarlo per assorbirne i poteri. Per farlo coinvolge anche un parassita spaziale chiamato la Madre (nessun riferimento ai film di Dario Argento). Il risultato è la formazione di un legame mistico che coinvolge il giovane dio degli Inganni, Wiccan e il suo fidanzato Hulkling, a cui presto si uniscono anche altri eroi che andranno a costituire la nuova formazione dei Giovani Vendicatori.

Pur essendo una serie corale, all’interno della run è Loki il vero mattatore. La domanda costante, quella se sia possibile o meno fidarsi di questo nuovo dio degli inganni, guiderà i Vendicatori e i Lettori per tutta la durata dell’evento, capace di rievocare in un contesto molto più attuale quelle dinamiche di gruppo che hanno fatto la fortuna degli Avengers.

6 – Loki Agent of Asgard : Trust Me (Loki #1-4, 2014)

E veniamo a quello che forse è uno dei cicli più apprezzati degli ultimi anni, non solo del dio degli Inganni, ma in generale per l’intero universo Marvel. Loki: Agent of Asgard si dimostra tra le migliori storie concepite attorno al personaggio, capace di far brillare il nostro amato trickster in un contesto molto diverso dal solito.

Un po’ spy-story, un po’ Sword & Sorcery, in questa nuova storia il dio degli inganni deve sottostare al volere delle Madri di Asgard, compiendo alcune missioni in cambio della libertà. Se vogliamo è un concetto molto simile alla Suicide Squad, con un Loki ringiovanito e sbarazzino nel ruolo di solista.

Al Ewing ci regala anche una particolare evoluzione del personaggio, un Loki che appare sinceramente in cerca di redenzione. Ma con uno stile tutto suo, che non bada troppo alle cerimonie al momento dell’azione e si cala perfettamente nel ruolo di 007 asgardiano.

7 – Vote Loki (2016)

E concludiamo con la vecchia disputa, quella dei “nerd-che-non-devono-fare-politica“. A giudicare da questo albo non solo la politica è un argomento alla portata di qualsiasi (e)lettore, ma è anche un argomento che non va preso troppo seriamente.

Per capire al meglio questo albo è bene tornare al 2016, un’annata in cui il mondo è oggetto di stravolgimenti non da poco. Nel Regno Unito si terrà il referendum per la Brexit (inutile fare spoiler, sappiamo tutti come sia finita), l’Europa vede la crescita sempre più forte del fronte sovranista. E, nel mentre, gli elettori degli Stati Uniti iniziano a essere affascinati da un signore coi capelli arancioni, un miliardario che si dice in possesso delle “parole migliori” e che desidera fare di nuovo grande l’America.

Inutile dire che per la Marvel l’occasione è ghiottissima. Da un lato si prepara l’evento Secret Empire, con Captain America che sconvolge il mondo con il suo “Hail Hydra” e mostra il peggio del sogno americano (ma di questo parleremo un’altra volta). Dall’altro la Casa delle Idee mostra il ridicolo della politica, le smorfie, le movenze da guitto, le affermazioni paradossali dei candidati alla presidenza. E chi meglio del dio degli inganni per rappresentare il più grande circo di ingannatori di sempre?

Vote Loki si rivela una delle storie migliori per capire la politica americana odierna. Ne mette a nudo alcuni dei peggiori paradossi e mostra come la democrazia, nella sua concezione a stelle e strisce, non sia altro che un’illusione. E lo fa con classe, brio e disinvoltura. Insomma, lo fa con lo stile di Loki.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.