Nana, l’anime tratto dal manga di Ai Yazawa, entra dal 1 Ottobre nel catalogo Netflix

Buone notizie per gli amanti degli anime abbonati a Netflix, che da un po’ di tempo a questa parte si sta dimostrando molto attenta a questo tipo di pubblico producendo nuove produzioni e acquistando i diritti di trasmissione di altre: è il caso di Nana, che a partire dal 1 Ottobre sarà disponibile proprio sul catalogo della piattaforma streaming.

Si tratta della serie animata composta da 47 episodi, tratta dal celebre manga di Ai Yazawa, che è stata già trasmessa in Italia su MTV ai tempi delle famose “anime nights” tra il 2007 e il 2008.

Nana Netflix

Resta per il momento un dubbio sulla questione dei diritti: a quanto si legge in rete, Netflix ha infatti acquisito la licenza di ritrasmettere la serie animata, con un accordo diverso da quello ottenuto per Neon Genesis Evangelion, che le garantiva i diritti in esclusiva anche per la ridistribuzione internazionale, per cui sarebbe da escludere un ri-doppiaggio commissionato ed effettuato dalla stessa Netflix.

Non è chiaro però se l’azienda abbia acquisito da Dynit anche i diritti per quanto riguarda il doppiaggio italiano già effettuato all’epoca della trasmissione nel nostro paese, o se arriverà dunque sulla piattaforma streaming in lingua originale sottotitolato.

Per questo non ci resta che attendere comunicazioni ufficiali da parte di Netflix o, alla peggio, che arrivi il 1 Ottobre.

Il manga da cui è tratta la serie parla di due ragazze dallo stesso nome, Nana Komatsu e Nana Osaki, che prendono la stessa decisione di trasferirsi a Tokyo e arrivano nella capitale giapponese con lo stesso treno, dove si conoscono. A Tokyo cercheranno poi entrambe di prendere in affitto lo stesso appartamento, e da lì prendono la decisione di diventare coinquiline, ed in seguito diventeranno migliori amiche.

Su Amazon trovate la versione “Reload” del manga.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.