Continua la politica anti crypto mining di NVIDIA, che lancia le nuove schede della serie RTX 30 con hash rate ridotto

La carenza di schede grafiche dovuta al rallentamento della produzione di chip semiconduttori (e alla pandemia che ha fatto il resto), è ancora un problema piuttosto fastidioso per i giocatori, ma la mossa di NVIDIA può forse essere un passo in avanti perlomeno per limitare i raid dei miners, che spesso fanno sparire in un attimo le scorte di GPU per utilizzarle per il mining di criptovalute.

Già a Febbraio l’azienda aveva annunciato di aver ridotto l’hash rate della RTX 3060, ed ora farà la stessa cosa per le nuove schede grafiche della serie RTX 30, ossia la RTX 3060 Ti, RTX 3070 e RTX 3080.

L’hash rate è ciò che i miners usano per misurare la velocità di mining di criptovalute di cui un dispositivo è capace, per cui ridurlo renderà la GPU meno efficienti allo scopo, in modo da renderle meno appetibili per i miner e potenzialmente aumentarne la disponibilità per i gamer, come dichiarato dal presidente della divisione marketing di GeForce, Matt Wuebbling.

nvidia hash rate mining

I nuovi modelli saranno anche rinominati con la sigla LHR, ossia Lite Hash Rate, appunto, e inizieranno ad essere distribuiti dalla fine di Maggio, stando al nuovo post sul blog di NVIDIA. La dicitura sarà apposta anche sulle confezioni e sulle descrizioni online, in modo da aiutare l’acquirente a capire la versione che sta effettivamente acquistando.

La riduzione però ovviamente si applica solo ai nuovi modelli, mentre le RTX 30 già in commercio non saranno modificate.

Sicuramente è un passo nella giusta direzione, ma staremo a vedere se la mossa di NVIDIA effettivamente potrà alleviare la carenza di schede grafiche che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi. La stessa azienda, e gli esperti del settore, concordano nel prospettare un miglioramento della situazione solamente dal 2022 in poi, e non è detto che limitare l’hash rate delle schede riesca a risolvere il problema con sette mesi d’anticipo.

Voi che ne pensate?

(Fonte: Rock Paper Shotgun)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.