Le tante opzioni per l’accessibilità a disposizione valgono a Ratchet & Clank: Rift Apart le lodi della comunità dei gamer con disabilità

L’ultimo video di gameplay di Ratchet & Clank: Rift Apart ha davvero impressionato tutti, tanto che la gran parte della stampa specializzta internazionale lo ha definito come il primo vero assaggio di next-gen: ma c’è un altro motivo per cui il gioco è stato lodato, ossia le tante opzioni di accessibilità, che sono valse al gioco l’ammirazione della community dei gamer con disabilità.

Nel video infatti, Insomniac ha mostrato una serie di opzioni che renderanno il gioco più accessibile anche a chi soffre di particolari patologie o condizioni fisiche, una pratica che per fortuna sta piano piano prendendo sempre più piede nell’industria videoludica.

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In particolare, alcuni giocatori con disabilità o difficoltà motorie, hanno lodato il sistema di controllo che permette di aggiungere alcune opzioni per quanto riguarda la mira assistita, che affatichino meno le mani, ma anche la possibilità di inserire una forte ombreggiatura colorata al personaggio per migliorarne la visibilità nei giocatori ipovedenti.

Un altro gioco che presenta diverse opzioni di accessibilità è stato, proprio di recente, The Last of Us Part 2, che pure è stato accolto con favore dalla community dei gamer con disabilità. Il titolo di Naughty Dog era così ben progettato da permettere anche ai giocatori non vedenti di poterlo completare più volte.

C’è ovviamente ancora molto da fare, ma il fatto che alcuni dei titoli tripla A tra i più attesi sul mercato abbiano iniziato a dar voce ai bisogni della community dei giocatori con disabilità è sicuramente un bel segnale per tutta l’industria videoludica, che speriamo prenda sempre più sul serio la questione.

(Fonte: The Gamer)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.