E se Sandman diventasse una serie TV? Neil Gaiman sarebbe a favore

Dopo l’adattamento di Good Omens, c’è un’altra sua opera che il genio di Neil Gaiman vorrebbe vedere sotto forma di serie TV: Sandman.

Si tratta probabilmente del lavoro per il quale lo scrittore è maggiormente conosciuto, ed il fumetto, pubblicato da DC Comics tra il 1989 e il 1996, è tra i più amati dai fan di tutto il mondo.

Ma come mai nessuno aveva pensato prima a rendere l’opera di Gaiman una serie TV? Probabilmente perché troppo complicato. Il protagonista, Morfeo, è una figura divina che si occupa del mondo dei sogni ed è responsabile per il genio di Shakespeare.

Insieme a Morfeo operano gli Eterni, un altro gruppo di semi-divinità che comprendono Destino, Morte, Distruzione, Desiderio, Disperazione e Delirio, e nel fumetto compaiono un mostro marino e Giulio Cesare.

Sandman serie TV

Un bel mischione insomma, che renderebbe difficile anche solo rendere lo stile visuale del fumetto, oltre che la storia in sè, dato che, trattandosi di entità divine come dicevamo prima, esse sono immuni ai concetti umani quali spazio e tempo, e dunque vivono avventure ambientate nell’Antica Grecia, ad esempio, o nel Medioevo della Peste Nera, o ancora in regni tratti dalla mitologia e dall’immaginazione.

Insomma, di sicuro ci vorrebbe un altissimo budget per farla funzionare. Eppure nel corso del tempo, il concetto di Serie TV è molto cambiato, ed ora non sarebbe così impossibile ipotizzare uno show del genere. Ne è consapevole anche lo stesso Gaiman, che in un post su Twitter ha scritto: “Adesso abbiamo la tecnologia e i mezzi per rendergli giustizia”.


E con Amazon che sta preparando show sul Signore degli Anelli, The Wheel of Time e La Torre Nera, Netflix che ha in programma The Witcher, e HBO con il prequel di Game of Thrones, effettivamente sembra che se qualcuno volesse effettivamente provare a creare una serie su Sandman, potrebbe avere la strada sorprendentemente spianata.

Voi che ne pensate?

(Fonte: Winteriscoming)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.