The Witcher: Blood Origin, su Netflix arriva il prequel della serie. Vediamo di che si tratta

In attesa della seconda stagione l’universo narrativo televisivo di The Witcher si allarga, con l’arrivo di The WItcher: Blood Origin, prequel della serie con Henry Cavill appena annunciato dalla stessa Netflix.

Si tratta di una miniserie live-action in sei episodi, che appunto è ambientata 1200 anni prima degli eventi di The Witcher, che racconterà le origini del primo Witcher della storia, e gli eventi che hanno portato alla famosa congiunzione delle sfere, in cui i mondi dei mostri, degli uomini e degli elfi si sono fusi insieme per diventarne uno solo.

La serie sarà girata nel Regno Unito, anche se non c’è una data fissata per l’inizio delle riprese. Declan de Barra sarà produttore esecutivo e showrunner della miniserie, mentre Lauren S. Hissrich, già sceneggiatrice principale della serie madre, figurerà come produttrice esecutiva.

the witcher blood origin

Nel progetto è coinvolto anche Andrzej Sapkowski, autore dei libri della saga da cui è tratta la serie TV, in qualità di consulente creativo.

“In quanto fan da una vita dei fantasy sono super entusiasta di raccontare la storia di The Witcher: Blood Origin. Una domanda mi è sempre risuonata in testa fin da quando ho letto i libri di The Witcher: com’era il mondo degli elfi prima dell’arrivo catastrofico degli umani? Sono sempre stato affascinato dall’ascesa e caduta delle civiltà, di come la scienza, le scoperte e la cultura fioriscano prima della caduta. Di come vaste fonti di conoscenza sono perdute per sempre in così poco tempo, spesso rimpiazzate dalla colonizzazione e dalla riscrittura della storia, lasciando solo frammenti della vera storia della civiltà precedente. The Witcher: Blood Origin racconterà della storia della civiltà degli elfi prima della sua caduta, e ancora più importante, la storia perduta del primo Witcher”, ha detto Declan de Barra.

Sarà nostra cura aggiornarvi non appena emergeranno delle notizie riguardo alle riprese di The Witcher: Blood Origins.

(Fonte: Deadline)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.