Naughty Dog svela che non ci sarà una modalità multiplayer per The Last of Us Part II

Ora che la data di The Last of Us Part II è stata finalmente svelata al grande pubblico, sono altri i particolari che interessano del titolo di Naughty Dog.

Già poco dopo l’annuncio del gioco si era fatto un gran parlare di una modalità multiplayer online. L’idea era nata da un post di Anthony Newman, co-lead designer del gioco, che aveva messo online una serie di posizioni di lavoro aperte, tra cui una per game designers per sistemi multiplayer.

TLOU Part II non era nominato, ma la tempistica aveva acceso la fantasia dei giocatori. Molti avevano infatti immaginato una modalità online in arrivo per il titolo. Successivamente però l’entusiasmo si era smorzato.

In particolare era stata la confezione di PlayStation 4 Days of Play Edition a stroncare i sogni dei fan. Essa riportava che diversi giochi non prevedevano alcuna componente online. Tra questi era presente proprio The Last of Us Part II.

The Last of Us: Part II

Il “mistero” ha finalmente trovato una soluzione, per bocca di alcuni esponenti della stessa Naughty Dog. La prima a parlare è stata la sviluppatrice Emilia Schatz, la quale ha specificato che i programmatori “si stanno concentrando su un’esperienza esclusivamente singleplayer”.

A corroborare le affermazione della Schatz ci ha pensato un’altra voce autorevole, quella di Neil Druckmann, vicepresidente di Naughty Dog. In un’intervista Druckmann afferma “Siamo di fronte a un’esperienza di gioco così ambiziosa che abbiamo deciso di concentrarci sulla modalità singleplayer. In TLoU Part II non ci sarà alcuna esperienza multiplayer”.

Non resta che lasciare a voi la parola. Siete delusi dell’assenza di una componente online? Diteci il vostro pensiero con un commento!

Vi ricordiamo che The Last of Us Part II sarà un’esclusiva Ps4, in arrivo il 21 Febbraio 2020.

(fonte: Telegraph.co.uk)

 

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.