ATTENZIONE! L’articolo che state per leggere può contenere SPOILER su Palpatine e su Star Wars: l’ascesa di Skywalker. Se non volete anticipazioni non proseguite nella lettura!

Mancano meno di dieci giorni all’uscita di Star Wars; l’ascesa di Skywalker, e ovviamente uno dei punti su cui si concentrano i fan è il ritorno di Palpatine.

In attesa di vedere il film e capire cosa succederà diversi addetti ai lavori hanno parlato della presenza dell’Imperatore e del ruolo che giocherà nel conflitto tra la Resistenza e il Primo Ordine. E, ovviamente, del legame che lo unisce a Rey e Kylo Ren.

Il primo a parlare è stato il regista, J.J. Abrams in persona, il quale tuttavia non si è sbottonato troppo sugli sviluppi che l’Imperatore darà alla trama. “Come vedrete parliamo di un personaggio che possiede poteri a dir poco eccezionali. Sono davvero emozionato all’idea che i fan possano finalmente scoprire come e perché è avvenuto il suo ritorno. E quali implicazioni avrà questo ritorno sui protagonisti!”.

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Anche la produttrice della pellicola, Michelle Rejwan, ha voluto dire la sua al riguardo. Il suo discorso, pur non toccando alcun particolare sulla trama e non contenendo alcuno spoiler di per sé, sembra dare qualche informazione in più su quello che vedremo nei film. La linea guida è stato osservare gli altri due finali delle predecenti trilogie, gli episodi VI e III, dove Palpatine era ancora una volta protagonista.

“Penso ci sia una sensazione di inevitabilità nel vedere Palpatine in tutte e tre le trilogie. È stato lì fin dall’inizio. La sua presenza in questo film è importante. Quando lo vedi sullo schermo fa sentire non solo una sensazione di inevitabilità. Il pensiero va subito al finale de Il Ritorno dello Jedi. Questa pellicola era molto importante per JJ e Chris e per tutti noi, quindi non la rovineremo”.

(fonte: ComicBook.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.