Hanakotoba: i fiori e la natura ci parlano e i giapponesi hanno imparato ad ascoltarli
Nella profonda e vasta cultura giapponese, la natura ha sempre avuto un ruolo importante, assumendo simbologie legate alla filosofia, alla religione e alla generale visione del mondo. In particolare, animali e fiori sono una presenza frequente nei dipinti tradizionali, tanto che nella prima metร del โ700 si diffusero dei โlibriโ che mostravano esempi su come dipingere diversi elementi naturali, animali e piante; allo stesso modo sono presenti nella letteratura, tra poesia e prosa, fino a essere motivi decorativi per gli indumenti e le stanze, dando vita a unโarte a sรฉ, lโikebana. I fiori li ritroviamo, infine, anche negli anime e manga, soprattutto shojo ma non solo, come sfondo per determinati personaggi o simbolo di un particolare sentimento.
Lo hanakotoba, letteralmente โparole dei fioriโ, รจ il linguaggio che i giapponesi associano a queste bellezze della natura ed essendo appena iniziata la primavera, tratteremo non solo di alcuni fiori ma anche del cambio delle stagioni e di come il loro susseguirsi venga vissuto diversamente da noi.
E no, non parleremo assolutamente del fiore di ciliegio, ormai trito e ritrito in tutte le salse!
La natura nella visione giapponese
Shizen รจ il termine usato per indicare la natura come insieme delle cose non create dallโuomo: i kanji che lo compongono significano letteralmente โessere cosรฌ come si รจ da sรฉ stessiโ, indicando insomma lโessenza stessa di tutte le cose come loro stessa definizione. In precedenza venivano usati termini come sansui, โmonti e mariโ, scegliendo di utilizzare due parti di questa natura diametralmente opposte.
Proprio il monte Fuji e il mare sono protagonisti di una delle stampe piรน famose, la cosiddetta Grande Onda di Kanagawa di Hokusai. Nellโukiyo-e, tra geisha, attori kabuki e lottatori di sumo, comparivano anche splendidi paesaggi, composizioni floreali e animali, soprattutto uccelli. In queste immagini si percepisce come le composizioni e lโatmosfera siano molto diverse da opere occidentali con gli stessi soggetti, che pure possono essere ispirate alle stampe nipponiche (basti pensare alla corrente impressionista): gli ideali perseguiti sono vari e fra tutti spicca sicuramente il wabi-sabi, concetto che esprime la bellezza della semplicitร , dellโimperfezione e dellโimpermanenza.
Altre caratteristiche delle arti in cui sono coinvolti elementi naturali (come i giardini dei templi buddhisti, ikebana, bonsaiโฆ) sono lโasimmetria e, al contempo, lโequilibrio creato grazie alla presenza del vuoto come parte complementare dellโopera, che permette di eliminare il superfluo e mantenere lโessenziale. Anche negli anime e manga in cui sono presenti ricoprono lo stesso ruolo e non solo.
Hanakotoba: il significato dei fiori in Giappone
Come dicevamo, non vogliamo concentrarci sui fiori di ciliegio, ormai conosciutissimi per i vari significati che racchiudono: malinconica consapevolezza della caducitร della vita e, piรน nello specifico, simbolo delle qualitร possedute dai samurai (coraggio, lealtร , onestร ) che aspiravano a morire con onore, ammantati dalla purezza dellโesercizio di tali virtรน. Nellโarte tradizionale e anche in quella pop, sono presenti molti altri fiori altrettanto meritevoli di attenzione per i significati che sono stati loro attribuiti nello hanakotoba.
Ajisai ็ดซ้ฝ่ฑ โ Ortensia
Lโortensia, diffusissima in Cina, Giappone e Corea, รจ considerato il fiore della stagione delle piogge, che va da giugno fino a metร luglio. Fiorisce proprio in questo periodo (nella sua varietร piรน comune formando mazzolini tondi e compatti) e necessita di molta acqua. Lโetimologia del suo nome scientifico, Hydrangea, infatti, potrebbe derivare dalla parola hydros, cioรจ acqua. Ma ciรฒ che la caratterizza di piรน รจ la sua varietร di colori pastello, dovuta allโaciditร del terreno su cui cresce, che puรฒ dunque portare da delle ortensie rosa a blu o violette! Per questo motivo รจ anche detta nanahenge ไธๅคๅ, ovvero โle sette trasformazioniโ.
Trasformazione che possiamo notare, dal punto di vista dellโhanakotoba, ad esempio, nel fiore chiamato Vida in The Promised Neverland. Sia nel manga che nellโanime, lo vediamo piantato nel petto degli esseri umani che verranno poi mangiati dai demoni. Il suo aspetto a mazzolino ricorda proprio unโortensia, che oltretutto sboccia cambiando colore da bianco a rosso, probabilmente poichรฉ le sue radici assorbono il sangue della vittima, a rappresentare anche il cambiamento irreversibile che รจ la morte.
Lโortensia, dunque, รจ un fiore che ha influenzato lโarte e la poesia proprio per via del suo caratteristico cambio di colore, indicando anche sentimenti volubili, ma in Giappone era conosciuto per la sua bellezza ornamentale giร da prima del XVII secolo e in questo senso รจ di grande interesse, se viaggiate in Giappone, il santuario Fujinomori di Kyoto, che ha un giardino di ortensie di 5000 metri quadri e vicino al quale si tiene addirittura un festival dedicato a questo fiore!
Inoltre le foglie delle ortensie di un gruppo particolare vengono usate dai monaci buddhisti per fare un tรจ, chiamato amacha (lett. tรจ dolce) che viene servito ai visitatori del tempio durante la ricorrenza della nascita del Buddha, lโ8 aprile, e che viene usato per il rito celebrativo durante il quale si versa questo dolcissimo infuso su una statua, cosรฌ come avvenne nel racconto della sua nascita, in cui dei draghi versano acqua pura sul Buddha.
Tsubaki ๆคฟ โ Camelia
La camelia ha origini cinesi ma una delle sue varietร ha assunto il nome di โrosa giapponeseโ per via del suo forte legame folkloristico con questo paese. La corolla possiede tanti morbidi petali arrotondati, che possono essere di vari colori, dal bianco al rosso, e la sua caratteristica principale รจ di sfiorire cadendo per intero dalla pianta.
Tale caratteristica รจ associata alla leggenda che ne racconta la nascita e che vede protagonista il dio del vento, delle tempeste e degli uragani Susanoo, fratello della magnifica e splendente Amaterasu. Dopo esser stato esiliato dalla sorella nella regione di Izumo, da bellicoso e insolente comโera, Susanoo diviene protettore dellโumanitร e, tra le sue gesta, viene ricordata lโuccisione del serpente Yamata no Orochi. Questi chiedeva in sacrificio la ragazza piรน bella del paese, i cui genitori si rivolgono a Susanoo chiedendogli aiuto.
Dopo unโestenuante battaglia (altre versioni invece dicono che il serpente si ubriacรฒ col sake che Susanoo fece preparare per il suo arrivo), quando il dio posa la spada intrisa di sangue per chiedere la mano della fanciulla, le gocce di sangue fanno nascere una pianta con fiori bianchi macchiati di rosso, ovvero lo tsubaki. Il fiore che cade intero รจ dunque simbolo delle vite spezzate prematuramente dal serpente.
Una leggenda che sicuramente avrร ispirato Atsushi Ohkubo, autore di Soul Eater, per il personaggio di Tsubaki Nanatsukasa, ovvero la Death Schyte di Black Star. La ragazza si chiama appunto Tsubaki e puรฒ trasformarsi in una spada simile alla katana e altre armi tradizionali, come lo shuriken. Il legame tra fiore di camelia e spada, inoltre, รจ confermato non solo dalle sue origini giapponesi ma anche dal nome del fratello, Masamune, che richiama quello di uno dei migliori maestri forgiatori di spade del Giappone. Simbolico รจ anche il discorso che Tsubaki fa col fratello per determinare sรฉ stessa:โAnche le camelie hanno il loro profumo!โ, poichรฉ spesso il fiore รจ identificato per lโassenza di fragranza, anche se invece esistono varietร dal profumo molto intenso.
Insomma, la camelia, in questo caso, racchiude in sรฉ un dissidio interiore che perรฒ puรฒ dare poi risultati splendidi, che nascono da una forte devozione come quella di Tsubaki per il proprio ruolo di Schyte al fianco di Black Star.
Renge ่ฎ่ฏ โ Loto
Il loto, con sole due specie provenienti da America, Asia e Australia, รจ una pianta acquatica perenne che sboccia tra maggio e settembre, ovvero quando lโacqua riesce a mantenere una temperatura piuttosto mite. I fiori di loto sono molto appariscenti e decorativi, hanno tanti petali incurvati che possono essere di vari colori e numerose particolaritร : hanno le radici sul fondo dello stagno o lago, le foglie capaci di mantenersi pulite e asciutte e rimangono aperti per poche ore, richiudendosi poi nel tardo pomeriggio.
Quando si pensa al fiore di loto, viene automatica lโassociazione al Buddhismo e allโInduismo, poichรฉ ne รจ diventato uno dei simboli principali. Non solo sembra essere il fiore da cui nascono le divinitร , ma รจ anche il fiore che rappresenta la purezza di queste ultime poichรฉ elevate ad un grado di coscienza superiore. Infatti, come il fiore, che dalle radici immerse nel fango, emerge sulla superficie dellโacqua, cosรฌ chi รจ illuminato si erge dopo un lungo cammino di meditazione e purificazione della mente e dello spirito.
Il loto dunque รจ anche simbolo del distacco e del disinteressamento dalle cose terrene e specialmente quello bianco indica la purezza mentale e spirituale, e ciรฒ รจ dovuto proprio alla sua capacitร di mantenersi pulito da solo, come metafora della pulizia di sรฉ dalle passioni terrene. Uno dei piรน importanti sutra della tradizione buddhista Mahฤyฤna, prende il nome da questo fiore, il Sutra del Loto, ed รจ il fondamento delle scuole Tendai e Nichiren in Giappone.
Non possiamo perรฒ non ricordare il fiore di Ren, in NANA, che Nana Osaki ha tatuato sulla spalla sinistra. Chiaramente รจ un riferimento al suo innamorato ma il significato del fiore, nellโhanakotoba, รจ proprio il pensiero rivolto ad una persona lontana: Nana e Ren hanno passato diverso tempo separati lโuno dallโaltra e, anche una volta ritrovati, hanno difficoltร a passare del tempo insieme poichรฉ impegnati nelle loro carriere musicali.
Fuji ่ค โ Glicine
ร una pianta rampicante che si adatta praticamente a qualunque tipo di terreno, tranne quello calcareo, crescendo poi velocemente a spirale in senso orario o antiorario, cosa che tra lโaltro differisce in base allโemisfero in cui ci si trova. La varietร giapponese floribunda e quella cinese sinensis possono essere violette o lilla, ma anche blu, bianche e rosa. In Giappone cโรจ un glicine vecchio 1200 anni, cosa rarissima, anche se รจ normale che superi il secolo di vita. In Giappone era perciรฒ celebrato dalla nobiltร e usato di frequente negli stemmi di famiglia, poichรฉ era considerato simbolo di longevitร .
Questo puรฒ esser considerato il suo significato nellโhanakotoba e lo vediamo, ad esempio, in Demon Slayer: possiamo facilmente assimilarlo, infatti, al concetto di immortalitร , qualitร posseduta dai demoni, e in qualche modo anche alla loro aggressivitร , in quanto il glicine รจ, come detto, una pianta rampicante: il suo utilizzo รจ puramente ornamentale e grazie alla sua adattabilitร al terreno e alla sua facilitร di coltivazione, viene usato per decorare pergolati o facciate, ma se non viene curato potrebbe espandersi in maniera incontrollata, cosรฌ come alcuni demoni possono essere oltremodo violenti e attaccare anche i centri urbani degli umani.
Higanbana ๅฝผๅฒธ่ฑ โ Giglio ragno
Si tratta di una pianta perenne che fiorisce in autunno, i cui lunghi stami sporgenti le hanno fatto guadagnare questo nome particolare. Poichรฉ si trovano spesso lungo i fiumi, in Giappone si crede si possano trovare anche lungo le rive del Sanzu, il corso dโacqua che le anime dei morti devono attraversare per giungere nellโaldilร . ร perciรฒ associato alla morte e portato come tributo nei cimiteri. Unโaltra leggenda invece dice che compaiano lungo la via quando due persone sono destinate a non rivedersi mai piรน, simboleggiando nuovamente la โmorteโ di un rapporto.
Perfettamente in linea con questi significati dellโhanakotoba, troviamo il giglio ragno in Tokyo Ghoul: quando Kaneki decide di abbracciare completamente la propria natura di ghoul, ci vengono mostrate animazioni di garofani che si trasformano in gigli ragno. La purezza dellโanimo di Kaneki, forgiata anche dallโamore per sua madre (i garofani sono associati allโamore materno e regalati durante la festa della mamma), viene meno una volta che il lato umano di Kaneki โmuoreโ. Ritroviamo questo fiore, inoltre, anche nel giร citato Demon Slayer oppure in Inuyasha o Sankarea.
Fiori e stagioni
Ci sono tantissimi altri esempi che non possiamo affrontare in questa sede: in Violet Evergarden cโรจ tutto un richiamo al significato dei fiori da un punto di vista vittoriano; in A Silent Voice vi รจ una predominanza di ciclamini, cosmee e calendule, legate a tre dei personaggi principali; in Lady Oscar, il cui titolo originale รจ lโeloquente Le rose di Versailles, a ciascuna delle donne protagoniste รจ associata una rosa di colore diverso. Nellโindustria anime e manga, insomma, potremmo andare avanti allโinfinito a scovare significati e associazioni.
ร da notare, quando questi fiori non sono usati solamente a puro scopo simbolico, come siano comunque coerenti in base al passare delle stagioni, che in Giappone non si limitano alle quattro comuni a tutti. Primavera (Haru), Estate (Natsu), Autunno (Aki) e Inverno (Fuyu) sono separate tra loro da tante micro-stagioni che, secondo lโantico calendario giapponese, suddividono lโanno in ben 72 parti, della durata di circa 5 giorni, ognuna con i suoi piccoli cambiamenti che determinano lโavanzamento del tempo. Tutto ciรฒ viene ovviamente rappresentato anche in illustrazioni tradizionali e haiku, come รจ naturale per un Paese dominato da climi variegati che cambiano radicalmente da Nord a Sud, trasformando il paesaggio e ispirando cosรฌ le sue arti.