George R.R. fornisce un aggiornamento sulla stesura di Winds of Winter e fa i complimenti a una giovane autrice fantasy

George R.R. Martin ha parlato in un recente post sul suo blog delle sue letture in periodo di pandemia, fornendo anche un piccolo aggiornamento sulla stesura di Winds of Winter.

Tanto per cambiare l’autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ha ammesso (candidamente, di nuovo…) di non aver ancora completato la stesura del sesto romanzo della sua saga fantasy. In compenso ha parlato delle letture che sta facendo prima di andare a dormire. Può sembrare un argomento da poco: ma la scrittura non esiste senza la lettura. E Martin sembra esserne consapevole.

“Bernard Cornwell non manca mai di farmi vedere un groppo in gola. Ho amato i suoi libri di Sharpe, molti dei suoi stand-alone, la sua serie di Thomas of Hookton, la sua trilogia arturiana… ma il mio preferito è la sua serie sassone, i racconti di Uhtred figlio di Uhtred, alcuni dei quali sono stati portati a televisione nell’ottima serie The Last Kingdom”. Oltre a questo Martin sembra essersi dedicato anche a prendere in mano alcune vecchie passioni “Sto anche rileggendo libri che ho sempre amato, come il Signore degli Anelli”.

george martin quarantena

Martin ha poi parlato delle nuove letture, lodando l’opera di S.A. Chakraborty.

“Ho letto La città di Ottone, il primo volume della sua trilogia high fantasy di debutto. E sono felice di averlo fatto. Mi vengono passati molti fantasy ma questo si è davvero distinto. Ho adorato la protagonista, c’era un bel cast di personaggi secondari, e la trama aveva alcuni colpi di scena che non avevo visto arrivare. Il suo stile è vivido, colorato e molto leggibile. La cosa migliore, però, era l’ambientazione. Invece di attingere al Medioevo  europeo, come me, J.R.R. e mille altri fantasy epici, Chakraborty ha evocato i sapori del Medio Oriente e delle leggende dei djinn”.

(fonte: GeorgeMartinNotAblog)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.