Io sono nessuno: Bob Odenkirk è il vendicatore perfetto nel nuovo film di Najšuller

Se c’è una cosa che affascina particolarmente nel cinema d’azione, soprattutto in quello in cui prevalgono le sfumature di vendetta, è il cambiamento repentino di personalità, dovuto solitamente a un evento scioccante, traumatico, che scatena nel protagonisti sentimenti di rivalsa e finanche odio.
Il classico meccanismo del punitore, del vendicatore che ha fatto la fortuna di tantissimi film e naturalmente di molti franchise, senza dover scomodare per forza Taken o John Wick.

Lo sa bene Bob Odenkirk, volto del celebre Saul Goodman, avvocato di Walter White in Breaking Bad e poi protagonista nella serie spin-off Better Call Saul, di uguale notorietà.
In BB era il professor White, mite e pacifico insegnante di chimica, a cambiare drasticamente personalità e modo di vivere dopo una diagnosi di cancro, diventando un produttore di metanfetamina ricercato in tutto il paese e mostrando finalmente il suo lato oscuro.

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Il mite punitore

In Io sono nessuno (Nobody), diretto dal russo Il’ja Najšuller, è invece proprio Odenkirk l’antieroe destinato al mutamento. Qui l’attore veste i panni di Hutch Mansell, un padre di famiglia apparentemente tranquillo e misurato, con moglie e due figli, con un lavoro d’ufficio e una routine maniacale, resa evidente da una carrellata iniziale che ci mostra in sequenza gli aspetti chiave delle giornate dell’uomo.

Lo spettatore però comprende da subito che c’è qualcosa in Hutch di diverso da quel che lascia trasparire, un altro volto dietro la maschera che indossa con fermezza da anni, lasciando credere a tutti, anche ai figli e ai parenti della moglie, di avere una personalità così pacata da sfociare nell’insicurezza.
Il pubblico invece intravede la vera identità di Hutch dopo poche sequenze, nella sua esitazione e nel suo sguardo nel momento in cui una coppia di ladri fa irruzione nel suo appartamento tentando una rapina.

Questo non sarà l’episodio incriminato, quello che inizialmente abbiamo individuato come momento chiave per il cambio di personalità o, in questo caso, per vedere il protagonista gettar la maschera, ma sarà la penultima goccia prima di far traboccare totalmente l’acqua dal vaso di Hutch.

io sono nessuno

È con trepidazione che attendiamo il momento in cui il protagonista indossi i nuovi/vecchi panni da punitore, augurandoci nuove citazioni – che infatti arrivano – e una giusta soundtrack d’accompagnamento – e ci sarà pure quella – mentre pesta chiunque gli metta i bastoni tra le ruote.

Per un prodotto vincente però serve soprattutto il volto giusto, e Najšuller e soci ci hanno visto lungo.
Sono in tanti gli attori che, passata la cinquantina, provano a rimettersi in gioco indossando questi panni, ma non sempre i risultati sono quelli sperati, e a fronte dei vari Liam Neeson e Keanu Reeves, ci sono anche tanti fallimenti.

Non nel caso di Bob Odenkirk però, l’uomo giusto al posto giusto, mainstream ma non troppo, identificabile con un determinato personaggio ma non così schiavo dello stesso.
E paradossalmente è proprio sfruttando i cliché di genere che Io sono nessuno funziona a meraviglia, poiché la vendetta in fondo non ha bisogno di chissà quali innovazioni per essere apprezzata sul grande o piccolo schermo, ma servono – appunto – i personaggi giusti (e vedere Christopher Lloyd imbracciare un fucile a pompa è poesia), il sangue, le pallottole e tanta azione.

io sono nessuno

Così questo anti-John Wick amante dei gatti, con una invidiabile poker face meno accigliata del protagonista interpretato da Reeves, conquista da subito la scena (già dal trailer, a dire la verità) e fa breccia nel cuore degli spettatori.

Non sarà facile farlo diventare un franchise all’altezza di quelli citati, poiché ormai è svanito l’effetto sorpresa e ora bisogna inventarsi qualcosa di convincente per proseguire su questa strada, ma sotto la supervisione di David Leicht, qui nelle vesti di produttore, tutto è possibile.
Sarà quel che sarà, però nel frattempo ricordate: se avete qualche problema, meglio chiamare Bob.

Io sono nessuno (Nobody) è al cinema dal 1° luglio 2021.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.