Svelato il titolo di lavorazione di Guardians of the Galaxy Vol 3

Muove i primi passi Guardians of the Galaxy Vol 3, il nuovo capitolo della trilogia del Marvel Cinematic Universe diretta da James Gunn.

La notizia arriva dal profilo Twitter di Skyler Shuler, giornalista di The Disinsider, che con un breve messaggio ha rivelato il titolo di lavorazioe nel prossimo film di Starlord e soci: Hot Christmas, letteralmente “caldo Natale”.

Poco meno di due settimane fa era stato annunciato che James Gunn aveva finalmente terminato lo script del terzo capitolo della sua trilogia. Un terzo capitolo tormentato, che è stato a lungo tempo a rischio. 

Dopo il licenziamento del regista da parte di Disney, la difficoltà nel trovare un nuovo regista per dirigere il film con un copione però redatto dallo stesso Gunn, e l’inaspettato passo indietro di Disney che ha deciso poi di riassumere Gunn, forse inizia a intravedersi qualcosa alla fine del percorso.

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Al momento, il regista è impegnato anche nei lavori all’annunciata serie spin-off di The Suicide Squad e dedicata al personaggio di Peacemaker, lavori che, tuttavia, non avranno alcun impatto sul tempo che potrà dedicare al terzo capitolo di Guardiani della Galassia, come dichiarato dallo stesso Gunn tempo fa.

“Sto lavorando a Peacemaker e al tempo stesso a The Suicide Squad e Guardiani della Galassia Vol. 3.” aveva dichiarato poco tempo fa su Twitter. “Normalmente mi sarei preso una pausa in questo lasso di tempo ma la situazione del Covid mi ha bloccato in casa e dunque passo il tempo scrivendo serie TV.”

Ma Guardians of The Galaxy Vol 3 si sta preparando ad arrivare nelle sale. E, con il titolo di lavorazione rivelato, quel momento appare ora molto più vicino.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.