In Ask Iwata, il libro postumo del compianto ex presidente di Nintendo, la risposta al perché l’azienda raramente abbassi i prezzi dei propri prodotti

Se c’è un’azienda nell’industria videoludica che agisce secondo le proprie regole e logiche di mercato è senza dubbio Nintendo, che al contrario della concorrenza ad esempio, difficilmente decide di abbassare i prezzi dei propri prodotti. Ma perché hardware e software prodotti dalla Grande N tendono a mantenere costante il loro prezzo di vendita? La risposta è arrivata addirittura da Satoru Iwata.

Il compianto ex presidente della casa di Kyoto infatti, ha dato una risposta alla domanda, che a quanto pare si pongono in molti, nel suo ultimo libro, Ask Iwata, uscito postumo recentemente anche in Europa.

Non è raro infatti per la concorrenza come Sony e Microsoft, proporre price drop sia delle proprie console, che soprattutto dei propri giochi, che molto spesso si trovano a prezzi scontati pochi mesi dopo dal lancio. Una politica che non è mai piaciuta a Nintendo, che secondo Iwata non valorizza abbastanza gli stessi fan e clienti dell’azienda che magari comprano al day one.

Satoru Iwata sui prezzi di Nintendo:

“Dopo che l’hardware viene diffuso, il prezzo viene gradualmente ridotto per cinque anni, finché la domanda non ha completato il suo corso. Ma visto che il ciclo della domanda non si ferma mai, perché ridurre il prezzo così? La mia personale opinione su questa situazione è che seabbassi il prezzo nel tempo, il produttore sta condizionando il cliente ad aspettare per un prezzo migliore, un approccio che ho sempre pensato fosse sbagliato.

Certo, questo non vuol dire che sono del tutto contrario all’abbassamento dei prezzi, ma ho sempre voluto evitare una situazione in cui le prime persone a farsi avanti e supportarci, si sentano “punite” per aver speso più soldi, borbottando “Allora è questo il prezzo che si paga per essere i primi della fila”.

Nintendo prezzi Iwata

Che ne pensate delle parole di Iwata?

(Fonte: Reddit)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.