James Gunn rivela i motivi dietro le sue scelte per i personaggi di The Suicide Squad

Qualche giorno fa James Gunn aveva rivelato perché avesse scelto Polka-Dot Man per The Suicide Squad. Ieri è tornato in tema di scelte, parlando con Empire dei motivi per cui abbia deciso di inserire determinati personaggi all’interno della pellicola DC. L’impressione è che Gunn si sia voluto divertire. Con un “roster” sconfinato di villain a disposizione, il regista ha compiuto le sue scelte in base all’estetica dei personaggi e alla resa scenica che questo mix avrebbe potuto avere sul grande schermo.

“Da subito mi era piaciuta l’idea di diverse estetiche, come se prelevassi ognuno di questi personaggi da un diverso film o programma televisivo in diversi momenti storici” ha spiegato Gunn. “Peacemaker proviene da uno show televisivo degli anni ’70. Bloodsport è più un personaggio moderno, spaventoso e cupo. Ratcatcher 2 sembra tratto da un film horror di Saw. Javelin appare un po’ ridicolo. Savant è un tipo simpatico, con qualcosa alla Def Leppard nei modi sbagliati. E poi Harley è semplicmente Harley! E sono gettati insieme in questa sorta di mondo naturale e reale che presentiamo con Corto Maltese”.

suicide squad james gunn

The Suicide Squad: cosa sappiamo per film di James Gunn

Di seguito vi riportiamo la sinossi ufficiale del film.

“Benvenuti all’inferno – alias Bell Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono tenuti i peggiori supercriminali e faranno di tutto per uscirne, anche unirsi al super segreto, super oscuro progetto Task Force X. L’incarico “fallo-o-muori” di oggi? Mettere insieme una raccolta di sgherri, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn. Quindi armarli pesantemente e rilasciarli (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, invasa dal nemico”.

Dopo l’abbandono del progetto da parte di David Ayer e, successivamente, anche di Gavin O’ Connor, James Gunn subentrò alla guida di quello che doveva inizialmente essere un sequel del Suicide Squad del 2016. La scelta di Gunn è stata quella di operare un radicale reboot del film. Staremo a vedere se questa decisione avrà pagato.

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.