MA. CHE. CAZZO

Anche quest’anno possiamo considerato archiviato l’E3. Certo, non mancheranno notizie, anteprime, cazzi e mazzi vari annessi agli strascichi dei vari annunci, ma i giochi sono fatti e l’appuntamento è adesso fissato alla fine di agosto, periodo in cui si affaccerà in Europa l’altrettanto attesa Gamescom di Colonia. Ora è innegabile che ci sono state conferenze migliori di altre, così come è innegabile che, nonostante lo spessore di certi annunci, esiste una sottile linea di confine tra bellezza e idiozia (cioè non così sottile nel resto delle vostre vite… o almeno si spera), ecco allora che con lo spirito che ci contraddistingue (che generalmente è un buon distillato di 75 gradi buoni) eccoci qui a fare luce su quelli che SECONDO NOI sono stati alcuni dei momenti più assurdi di sempre. Anzi, dei veri e propri “what the fuck”, qui per voi in ordine sparso.

Ode al Mouse ed alla tastiera

La conferenza PC è unanimamente considerata come una delle meno seguite e coperte del panorama E3. Chi dice il contrario è un hipster, ma ciò non toglie che anche sul fronte PC gaming gli annunci fiocchino, così come il momenti WTF. Quello più bello e autentico della conferenza è stato il momento in cui un video ha apertamente fatto un’ode dell’accoppiata mouse e tastiera. Ora, questo è uno dei video più “lollosi” degli ultimi anni di conferenze, stiamo parlando di una roba che rivaleggia con il leggendario “my body is ready”. Occorre un po’ per capire che si tratta di un momento di pura goliardia, specie perché l’intero video è confezionato con un apparente senso di serietà. Tant’è che qualcuno non è ancora convinto che fosse una perculata… lo era?

AMD everywhere

La conferenza PC è stata densa e ricca di giochi, letteralmente un centinaio di giochi si sono condensati in pochissimo tempo, lasciando il pubblico incerto sul fatto che quello che hanno visto facesse cagare o meno. L’intero show è stato sponsorizzato da AMD, che era sul posto per mettere in bella mostra le sue schede grafiche, facendo sapere al mondo che sono belle belle in modo assurdo. Nonostante tutto, la quantità di occhiate a loghi AMD, magliette AMD, schede AMD era a dir poco estrema. Sembrava di vedere le strizzate d’occhio in Star Wars VII. AMD abbiamo capito che c’era il tuo zampino, ma che cazzo… meno ansia.

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Giant WTF?!

Di giochi scemi se ne vedono spesso e dovunque, ma sono pochi quelli che riescono a meritarsi uno spazio in una kermesse come quella dell’E3. Ora noi non sappiamo cosa si siano fumati per pensare che Giant Cop meritasse di essere mostrato durante la conferenza dedicata al Gaming su PC ma… bhe, #cista. Giant Cop è un gioco in VR in cui il mondo è minuscolo e voi interpreterete un poliziotto gigante con un particolarissimo senso della giustizia, il concept già era scemo il giusto, il trailer pure, la sua presenza alla conferenza gaming dell’E3 è un giant WTF garantito.

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La demo VR di Final Fantasy XV

Avete presente il meme “tette”. Si tratta di un meme abbastanza noto su internet, che sfocia in un evidente escamotage atto ad attirare l’attenzione su una tematica altrimenti del tutto glissabile. Ecco, la demo VR di Final Fantasy XV si potrebbe riassumere così…. in senso letterale. Grazie alla VR, FF XV ci permetterà di utilizzare in prima persona il personaggio di Prompto, il biondino armato di pistole con il suo stile da cantante coreano che tanto piace… a qualcuno. Orbene la demo non solo era brutta e pregna di quello stile da “oh guarda com’è figo anche se non lo è” ma Square sembrava particolarmente conscia dell’imbarazzo che ne sarebbe scaturito, tanto che per motivi riassumibili con il meme di cui sopra, il tutto è stato risolto con alcune inquadrature sulle tette di Cindy, la pettoruta ragazza esperta di meccanica su cui il trailer ha furbamente indugiato. In chiusura possiamo aggiungere un WTF bonus per il gioco in sé, ormai presentato in così tanti modi diversi da evidenziare quanto Square abbia le idee chiare sul suo imminente futuro.

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La sit com anni ’90 di Bethesda

Quando si mette sul palco uno show come quello dell’E3, per motivi più o meno disparati c’è sempre grande attenzione e grande clamore. È una meccanica lecita, ed anche i più vili cuori di pietra, premesso si siano seguiti tute le conferenze, avranno avuto di che gioire per almeno uno dei titoli annunciati (o degli hardware se vogliamo). Tuttavia ci sono situazioni in cui è plausibile che non ci sia sempre un pubblico entusiasta, vuoi perché la tua line up fa schifo, vuoi perché magari è semplicemente il pubblico sbagliato nel posto sbagliato. Ora, chiarita questa premessa facciamone un’altra: succede spesso, specie in certi programmi televisivi con il pubblico in sala (quasi tutti, ed è un costume squisitamente ereditato dalle sit-com e dai Late Show americani), che si utilizzino risate pre-registrate (e versi vari) o che si utilizzino degli appositi fomentatori nel pubblico per dare alla presentazione un senso di “oh cazzo si ci stanno adorando, siamo fortissimi!”. Ecco, questi concetti riassumono precisamente la conferenza Bethesda, dove il pubblico sembrava in visibilio ad ogni frase detta sul palco. La cosa è particolarmente evidente anche ascoltando con attenzione la live in cui una voce (probabilmente femminile) ha urlato una quantità impressionante di “woooooo” per tutto lo show, anche quando non ce ne sarebbe stato alcun bisogno. Ora, siamo maliziosi noi e magari la tizia in questione era in preda a visioni mistiche… ma sinceramente fatichiamo a trovare tutta l’incontenibile eccitazione del caso.

Fifa con… la story mode?

Non sappiamo cosa si siano fumati quelli di Electronic Arts, o forse semplicemente hanno trovato in ufficio una vecchia PS1 con dentro Libero Grande, fatto sta che il prossimo Fifa 17 conterrà una modalità storia… con un protagonista unico! Cioè ci sarà un solo personaggio, che corrisponderà poi al giocatore, intento nel far fiorire la sua carriera calcistica. Nessun editor, nessun cazzo di niente, ma solo un personaggio pre-costruito, con tanto di NARRAZIONE! La cosa ancor più incredibile è stata la presentazione del tutto, avvenuta grazie all’intervento decisamente prolisso dell’attore evidentemente usato per la motion capture, salito sul palco a fare un bel monologo in prima persona vendutoci come se tutti sapessimo chi fosse e cosa cazzo voleva. Ora, io capisco Electronic Arts che per come stanno le cose, specie dopo il tracollo Konami, tu sia più o meno convinta di poter fare come ti pare but still… perché?

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Lo Special One

C’è un costume in EA che è quello di portare sul palco persone completamente al di fuori dell’agio dell’agio del palco. Queste persone sono generalmente connesse al mondo dello sport, e se è presumibile che non siano veri e propri animali da palco, EA riesce sempre e comunque a renderli il più goffi e stupidi possibile. Era successo a Gullit, era successo a Pelè, ed oggi succede a Mourinho che sul palco di EA è stato coinvolto in oltre 2 minuti di show, in cui nel tentativo di rendere il tutto simpatico, la verve comica da pialla di Masto Ciliegia di Mourinho “ha allietato” la platea a dir poco. Si segnalano casi di coglioni gonfi, orchite e vari conati di vomito. L’imbarazzo ha regnato sovrano, still siamo sicuri che il prossimo anno EA non mancherà di proseguire e peggiorare la sua rodata formula.

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Star Wars Battlefront 2

Electronic Arts non sembra capace di imparare dai propri errori, ed a poco servono le mille promesse fatte dopo il lancio di Battlefront. Il gioco è stato un disastro per diversi motivi, e benché si tratti di un titolo giocatissimo e divertente, ci risulta evidente che “chi dimentica è complice”. In una situazione in cui si fa fatica a recuperare lo scontento dei fan, e nonostante si continuino ad annunciare le più disparate forme di rimedio (dal DLC alla VR), EA e Dice toppano alla grande annunciando di essere già a lavoro su Battlefront 2. Una cosa che suona tanto come “comprate i DLC per Battlefront poveri stronzi, che tanto tra un po’ non serviranno a un cazzo”. Battlefront è uscito lo scorso novembre, un sequel era prevedibile ma annunciarlo dopo appena 7 mesi dal predecessore? È pura idiozia.

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L’orchestra dal vivo & #KratosIsAlive

Che God of War tornasse era solo questione di tempo. Vuoi per gli insider, vuoi per le voci su internet, vuoi per gli artwork diffusi in rete più o meno illegalmente, il ritorno di Kratos (o chi per lui) era dato praticamente per certo. Vedere lo spartano invecchiato, con un figlio a carico, e con un gameplay in buona parte rinnovato è stato però un vero e proprio colpo al cuore. Il nuovo God of War sarà ambientato diversi anni dopo i fatti del terzo capitolo e conterà su di un’ambientazione norrena in cui, presumibilmente, ci troveremo a pestare le divinità del pantheon locale. Il gioco è stato accolto da un egual numero di applausi e pernacchie, tra chi grida al miracolo e chi allo scandalo (pietà per loro). Come sia sia la presentazione è stata d’impatto e la cosa più figa, che ha poi caratterizzato l’intera conferenza Sony, è stata l’orchestra live che accompagnava non solo i trailer mostrati al pubblico, ma anche i (pochi) momenti sul palco delle varie personalità ospitate da Sony. Per la serie: “senso dello spettacolo”.

God of War – E3 Trailer

[E3 2016] Parte subito col botto la conferenza Sony, che mostra un succoso video di gameplay per il nuovo capitolo di God of War. Dieci minuti di mazzuolamenti e feels, con l'entrata in scena del figlio di un insolitamente barbuto Kratos. Godeteveli!

Julkaissut Stay Nerd Maanantaina 13. kesäkuuta 2016

Crash Bandicoot is back… maybe…

La conferenza Sony è stata caratterizzata da un ritmo serratissimo in cui, salvo pochissimi frangenti, non si è spesa una parola. Non si è indorata alcuna pillola, non ci si è spesi in sviolinate, semplicemente Sony ha detto: “questi sono i trailer, beccateveli”. Sono 3 sono stati, a ben vedere, i momenti un po’ più “elaborati”. L’introduzione della conferenza, che ha poi di fatto aperto il trailer di God of War, l’arrivo di Kojima sul palco e… gli annunci relativi a Crash Bandicoot. Per un attimo il palco si è trasformato in un panorama tropicale tipico dell’isola su cui vive il marsupiale, l’ombra di Crash sgambettava sul palco, e tutti eravamo pronti ad accogliere l’annuncio di un ritorno di Crash in grande spolvero e invece… zack! Una remastered del cazzo dei primi 3 giochi, e l’annuncio che Crash sarà presente nel nuovo Skylanders. Non ci vuole un genio per capire che Activision, prima, e Sony, poi, sono corse alla ricerca del soldo facile dopo un’ampio movimento popolare partito da internet. Nessuno ha capito che il pubblico voleva però UN NUOVO Crash, e non tre vecchi Crash. WTF!

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L’iperbole di Microsoft

Grande bomba della conferenza Microsoft è stato senza dubbio Project Scorpio (e in minor misura la Xbox One S) che, senza troppi giri di parole, è la nuova generazione Microsoft. La notizia è molto bella e molto figa per alcuni, ma anche molto demotivante per altri. Quale sia il vostro lato della barricata non è importante in questo momento, perché l’autentico WTF non è stata tanto la rivelazione in sé (che comunque è un WTF di cospicue dimensioni) ma l’incredibile iperbole utilizzata da Microsoft nel video di presentazione. Uno degli sviluppatori/attori presenti nel video ad un certo punto la spara un pochino alta e grossa dicendo che quelli di Scorpio sono “i pixel di migliore qualità che si siano mai visti”. Orbene pur volendo ipotizzare che si parli di pixel density, la dichiarazione è così scema, ma così scema, che dopo la conferenza il trailer ufficiale della Scorpio… non la conteneva più, in virtù di un più serio e morigerato “fully uncompressed pixels”.

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Win 10 ti ama, ama Win 10

Prima ancora di cercare di venderci qualcosa, Microsoft ha passato buona parte della sua conferenza a convincerci quanto fosse bello Windows 10, e lo ha fatto allineando la sua line up console con quella PC. Non esisteranno più esclusive console, ma giochi condivisi da entrambe le piattaforme, sul mood che era stato lanciato con Quantum Break, con la differenza che un solo acquisto li sbloccherà entrambi (digitale? Fisico? Bho). Di per se questo è un WTF grande quanto una casa, e manifesta la prima parte di una nuova strategia da parte di Microsoft che punta adesso ad una sola grande community, condivisa tra console e PC.

Questioni registiche

Sempre in tema Microsoft, un WTF di considerevoli dimensioni se lo merita la regia dell’evento, affidata eventualmente a qualcuno che non aveva ben chiaro il dogma “je devi fa sentì a presenza”. Nonostante bellissimi trailer si susseguissero sullo schermo, e la nostra voglia di vederli fosse alle stelle, la regia dell’evento Microsoft ha ben pensato che valeva la pena (più e più volte) smettere di mostrare il gioco a schermo pieno, per un “utilissimo” e “gradevolissimo” zoom out sulla sala buia. Enrico VIII ha insegnato all’umanità che si possono far rotolare teste per molto meno.

ReCore

Quando ReCore fu annunciato, complice il nome di Inafune, fu accolto con grande sorpresa e piacere. Il gioco sembrava maturo ed artisticamente interessante, seppur confinato alle pareti del trailer di annuncio, corredato dalle news del caso che si susseguirono al tempo. Oggi ReCore è quasi realtà, ed il trailer in CG ha lasciato il posto ad un trailer gameplay, in cui la mediocrità e la pochezza del gioco sono così evidenti, che l’unico concept del gioco che ci sentiamo di sposare è quello delle grosse palle che animano i pet robot del gioco.

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Old Marcus

La demo di Gears 4 è stata puro godimento. Tamarra, violenta, coop. Il nuovo Gears (che uscirà anche su PC) è stata però un WTF solo nel momento in cui, alla fine della presentazione, è comparso un invecchiatissimo Marcus Fenix su schermo. Gioia, giubilio, subito capodanno. Alcuni utenti Microsoft stanno ancora spolverando i loro giocattolosi lancer dei tempi della Lancer Edition di Gears 2.

Tekken, Harada e il triplo WTF

Tekken è un gioco di lotta, e come tale ha particolare dimestichezza con il termine “combo”. Combo è infatti la parola migliore per esprimere la tripletta di WTF che si sono susseguiti durante la presentazione della versione console di Tekken 7. Il primo, il più grosso, è quello relativo alla presenza di Akuma (Street Fighter) che pare a questo punto confermato come parte integrante del roster di gioco. Una sorta di contentino per quel Tekken X Street Fighter che Namco Bandai ha archiviato ormai da tempo, nel mentre la sua dirigenza portava le mani alle orecchie al ritmo di “lalalalanonvisentolalalala”. Il secondo, pur corposo, WTF, è stato dato dalla presenza di alcuni quick time event all’interno del gameplay di gioco, per la precisione nel corso di uno scambio di colpi particolarmente violento. Come questi influiranno effettivamente sugli sconti è tutto da scoprire. Terzo WTF è stato poi generato dalla bella presenza di Katsuhiro Harada, storico producer della serie, lì sul palco a giocare in kimono ed occhiali da sole che manco fosse uscito da un film di John Woo. CCCCCOMBO BREAKER un WTF a fanalino di coda: Heihachi resiste senza troppi problemi alla Shun Goku Satsu di Akuma, ed è subito tamarragine.

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We Happy Few

Le IP nuove sono state poche a questo giro di E3, ed è inutile negarlo. Molte cose sono sequel o reboot, o comunque titoli che erano stati già annunciati. Seppur molti vogliano per forza gridare al miracolo pensando a Days Gone di Sony (perché gente? Ma non vi siete rotti il cazzo di The Walking Dead?) più meritevole è forse il malatissimo e misterioso We Happy Few, che nei suoi colori e nelle sue maschere sorridenti nasconde invece una più cupa e intrigante identità. Non sappiamo se poi il titolo si rivelerà una schifezza totale, ma per ora ha tutta la nostra attenzione.

Il reboot di Prey

Uscito nel 2006, Prey era uno sparatutto fantascientifico che univa spiegoni, alieni, indiani d’america e più o meno un’altra serie di tematiche buttate nel mischione secondo il gusto dei lamantini di South Park. Nonostante ciò, Prey è diventato un cult, e ne fu addirittura annunciato un sequel nel 2011, salvo essere poi cancellato nel 2014. Ora nessuno ci avrebbe scommesso mille lire sul futuro di Prey, e invece ecco che nel WTFucking generale, lo sparatutto, ieri di 2K, oggi di EA, viene annunciato con un trailer… tra le altre cose discretamente figo.

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Yo yo! Amma nigga hacker bitch!

Qui giochiamo in casa, visto che non siamo né estimatori, né amanti, né supporte di Watch Dogs. Non ci spenderemo a spiegarvi il perchè WD 2 non ci convinca neanche un po’, e concentriamoci invece sul WTF che il gioco ci ha regalato nel corso della presentazione Ubisoft. Con il primo titolo avevamo dei fortissimi dubbi che gli sviluppatori avessero una mezza idea di cosa effettivamente sia la “hacker culture”, ma diciamo che tutto il resto del gioco fece passare la questione in secondo piano. Guardare il trailer di WD 2 però non solo ci ricorda il succitato problema, ma evidenzia anche l’assoluta incapacità di Ubisoft di interfacciarsi anche con la street culture, le tematiche giovanili e tutto il resto. Il gameplay di Watch Dogs 2, così come il suo protagonista, è un mischione di stereotipi di internet. Le linee di dialogo non hanno alcun senso e gridano solo “bella zì”. Sembra di vedere la versione “hackerata” dei dialoghi del film “Wanted”, sicuramente ci sarà una missione in cui prenderemo a calci in culo qualcuno dicendoci che siamo “i migliori”.

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I sandali della Silicon Valley

Non c’è molto da dire sulla bruttezza di Eagle Flight. Il concept del gioco potrebbe anche essere interessante, ma tecnicamente è evidentemente fermo ai tempi del Virtual Boy… o giù di lì. Non ci stupisce, si tratta di uno dei titoli che tipicamente escono agli esordi di una tecnologia, atti più che altro a permettere i team di sviluppo di capire come muoversi e come programmare. Quello che ci perplime è la presenza sul palco di Palmer Luckey, creatore di Oculus Rift invitato da Ubisoft come “portabandiera” dell rivoluzione VR. Palmer Luckey era palesemente a suo agio, come può esserlo una megattera sul suolo lunare. La sua faccia da “non so che cazzo fare” era sul filo della rasoio tra tragedia e commedia, ed è rovinata in quest’ultima fascia quando è stato evidente al pubblico che il nostro indossava un paio di orrendi infradito. Realtà Virtuale e pastorizia.

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I 30 anni di Ubisoft – Parte 1

Ubisoft ha spesso parlato nel corso della sua conferenza dei suo imminenti 30 anni di carriera. 30 anni di attività che sanciscono una certa gratitudine da parte dello sviluppatore per i suoi fan. La società ha allora deciso di fare ai suoi fan un regalo che evidenzi tale gratitudine: ben 3 costumi gratis per The Division… UAU! Cazzarola Ubisoft, bellissimo che tu apprezzi i tuoi fan, ma se fai un annuncio in pompa magna, uno si aspetta qualcosa in più, specie se parliamo di The Division che, siamo onesti, sta subendo più o meno lo stesso trend che fu di Destiny. 3 fottuti costumi sono poca roba, come quando a Natale tua nonna ti regala un maglione di lanuggine acrilica. Tu non puoi essere felice, puoi solo sorridere a mezza bocca mentre tua madre dice “lascia stà, è anziana”.

I 30 anni di Ubisoft – Parte 2

Per fortuna Ubisoft ha pensato che poteva fare qualcosa di meglio, e così per i suoi 30 anni, oltre che il maglione in acrilico, ci regalerà anche un po’ di “vecchie glorie” a mezzo Uplay. Iscrivendosi al servizio sarà infatti possibile scaricare gratuitamente un po’ di vecchio giochilli, partendo dall’apripista costituito da PoP: Le Sabbie del Tempo. Che non è il massimo, ma non è manco merda…

Trails of Blood Dragon

South Park è stato il vero protagonista della conferenza. Nella speranza che non arrivi di nuovo censurato in Europa (#credici), il gioco si è mostrato come il degno successore de “Il bastone della verità”. Poco da dire allora, è South Park. Il vero WTF della conferenza è stato invece l’assurdo minestrone nato dal rapporto amoroso tra la serie Trials e l’incredibile DLC/Spin Off di Far Cry 3: Blood Dragon. Trials of Blood Dragon non è solo un gioco tamarrissimo che trasuda anni ’80 da ogni pixel, ma è stato anche annunciato nel modo più scemo possibile, tipo pubblicità dei pupazzoni anni ’80. Quando il WTF è così genuino, il gioco puzza già di capolavoro.

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Oh, you Aisha!

Inserire Aisha Tyler in una lista di WTF, è come sottolineare l’ovvio ad una convention sulle ovvietà sponsorizzata da Cap Ovvio in persona. La panterona Ubisoft è da sempre marchio di un certo tipo di humor. Molti la definiscono una mattatrice, altri una matta. Per quel che ci riguarda è sempre artefice di un numero di uscite, battutacce e volgarità tale da garantire un cospicuo livello di WTF sul nostro WTFometro. Still è uno dei migliori motivi per guardare una conferenza Ubisoft… spesso l’unico.

Get out from the kitchen!

Esisteva una tech demo di Capcom chiamata “The kitchen” che aveva il vago sentore di una versione alternativa del più noto P.T. di Konami. Immaginate la sorpresa nello scoprire che quella tech demo si è magicamente trasformata in Resident Evil VII, un gioco che deve evidentemente molto (tutto) al cancellato progetto Konami, e che in un tripudio di WTF non solo si è mostrato al pubblico, ma si è reso subito disponibile al pubblico PS Plus con una demo. Correte a scaricarla, ne vale la pena.

Be the Batman

Se dici Batman, e poi dici subito dopo Rocksteady, l’erezione è garantita. Le possibilità di un nuovo Batman da parte del team erano ridotte ad una sottiletta e invece ZACK! Ecco un nuovo Batman Arkham apparire all’orizzonte. Ok, torniamo con i piedi per terra: si tratterà di un gioco only VR di cui non si è visto altro che un risicatissimo teaser, però il livello di WTF è schizzato subito alle stelle.

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Pecore elettriche

Dopo l’annuncio lo scorso ottobre, Detroit: Become Human, nuovo titolo narrativo di Quantic Dream, è tornata a far parlare di sé. La presentazione, dopo un iniziale “uuuuaaaauuu” ha però mostrato a tutti il potere del WTF come è di costume per quei giochi in cui non si capisce bene dove si voglia andare a parare. Al di la della “spiegazione” vagamente prolissa integrata nello stesso trailer, la cosa che ha lasciato un po’ perplessi è il fatto che ci si sia completamente dimenticati di “Kara”, la protagonista del precedente trailer, lasciando spazio a Connor, un altro automa che di mestiere fa il negoziatore. Premesso che qualcuno qui si è sparato Blade Runner a manetta, quel che pare evidente è che il gioco avrà ben più di un protagonista, e visto che si parla di androidi, è plausibile che il tutto si risolverà con un una trama a la Io, Robot (quello al cinema, non il libro). Ora non so cosa ne pensate voi, ma questo è un WTF… di riempitivo, ma sempre WTF.

The Legend of the Witcher

Come sempre vittima del suo disgusto per gli yankee, Nintendo si è guardata ben dal partecipare all’E3 di persona, preferendo la sua “rodata” formula del Nintendo Direct, grazie al quale molti hanno potuto rompersi i coglioni in differita in tutto il mondo. Inutile però girarci intorno: eravamo tutti lì per Zelda, ed infatti quando il gioco è stato mostrato la gente ha avuto la più logica reazione possibile: lanciare il proprio denaro verso lo schermo. Il nuovo Zelda è open world, è figo, è coloratissimo, ed è la migliore e più ovvia maturazione del brand. Le influenze di giochi come The Witcher 3 sembrano evidenti, tranne ovviamente ai fan Nintendo, but still la nostra mascella è caduta a terra. Alcuni stanno ancora piangendo…

E3 2016 – The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Prosegue col botto la scia di annunci di questo E3 Expo 2016. Oggi è il turno di Nintendo che svela il primo trailer ed il titolo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.Vi mostriamo il trailer qui, mentre la nostra news completa la trovate a questo link: http://www.staynerd.com/e3-2016-annunciato-the-legend-of-zelda-breath-of-the-wild/

Julkaissut Stay Nerd Tiistaina 14. kesäkuuta 2016

Il finale della conferenza Sony

La conferenza Sony, come detto, è stata certamente serrata in termini di trailer e annunci. Ha richiesto pochissime parole ma nonostante tutto il finale ha lasciato un po’ aperti, come un enorme anticlimax che in un colpo solo ci ha lasciati sedotti e abbandonati. La conferenza si è conclusa infatti con un taglio netto, percepito da chiunque l’abbia seguita fuori e dentro la sala. L’idea è che Sony l’abbia volutamente tagliata, probabilmente a causa degli annunci della concorrenza con cui non sarebbe (ipoteticamente) stata in grado di confrontarsi. Si tratta di speculazioni, ma l’idea saqrebbe che in virtù dell’annucio di Scorpio, Sony – che pure avrebbe voluto parlare di Neo – si è sentita di non rischiare figure di merda. Vero o non vero che sia, la chiusura della conferenza resta comunque un sonoro WTF.

Kojima is back

In cima alla lista dei WTF di questo E3 2016 non poteva non esserci sua maestà Hideo Kojima, che dopo averci sfrangiato le noci con Ludens di qua, Ludens di la (ma non lo roveraiii) se ne esce con un gioco del tutto inatteso… con tanto di trailer e Norman “hoicapelliunti” Reedus! Death Stranding è il nuovo gioco di Kojima Production. Il trailer è fighissimo, misterioso e malato. L’atmosfera è cupa e mortifera, l’hype è alle stelle. Kojima viene eletto a signore e sovrano della terra. I nerd di tutto il mondo erigo statue d’oro in suo nome. Konami da qualche parte si è chiusa in uno sgabuzzino a piangere e sta vivendo in prima persona l’incubo di risvegliarsi a Silent Hill(s).

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