Netflix cambia il conteggio dei dati delle visualizzazioni: non sarà più sufficiente guardare due minuti di un film o una serie

Netflix ha deciso di cambiare il modo in cui condivide i dati delle proprie visualizzazioni con il pubblico e la stampa. Generalmente l’azienda decide di rendere pubblici i dati di una serie TV o di un film quando questo ottiene un grande successo, e ciò nonostante i numeri condivisi non fanno capire necessariamente la portata del successo stesso di un prodotto, perché fino a questo momento per conteggiare le visualizzazioni, per Netflix era sufficiente che un film o una serie fossero guardati per almeno due minuti.

Come annunciato durante il report finanziario del terzo trimestre fiscale, Netflix ha deciso di cambiare, e di condividere adesso quante ore di un determinato prodotto vengono guardate, anziché il semplice numero di account che lo hanno guardato.

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Netflix cambia il criterio per la condivisione dei dati: ecco il comunicato

“Crediamo che l’engagement misurato per numero di ore guardate sia un indicatore migliore per il successo dei nostri titoli e la soddisfazione dei nostri abbonati. Corrisponde anche a come i servizi esterni misurano i dati televisivi, e restituisce la giusta importanza al rewatching”.

Il nuovo metodo dunque dovrebbe dare una idea più realistica della popolarità di un titolo. Per fare un esempio, Squid Game è stato guardato da 142 milioni di abbonati nel primo mese, battendo tutti i record di Netflix. Si tratta di un numero oggettivamente alto, ma non sappiamo quanto tempo è stato effettivamente trascorso guardando la serie. Di questi 142 milioni di utenti insomma, molti potrebbero semplicemente aver guardato per curiosità l’inizio di un episodio per poi abbandonarlo, e verrebbero conteggiati ugualmente.

Condividendo invece il numero di ore effettivamente guardate, il dato assumerebbe tutt’altra importanza e utilità.

Siete d’accordo con la decisione di Netflix?

(Fonte: Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.