Il CEO di Intel fa una previsione non troppo rosea per quanto riguarda la crisi dei chip semiconduttori, la cui carenza potrebbe durare fino al 2023

Sembra che la carenza dei chip semiconduttori a livello mondiale potrebbe protrarsi addirittura fino al 2023: è quanto sostiene il CEO di Intel, Pat Gelsinger, che ne ha parlato durante una conferenza con gli azionisti, spiegando che la domanda continuerà ad essere altissima, se non addirittura superiore, ora che i computer e le intelligenze artificiali stanno letteralmente invadendo il mercato.

La filiera produttiva dunque potrebbe aver bisogno di un paio d’anni per mettersi in pari con la domanda, ora che i processi di digitalizzazione stanno diventando così importanti.

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Crisi dei chip semiconduttori: le parole di Intel

“Mentre mi aspetto che la carenza dei chip tocchi il suo punto più basso nella seconda metà di quest’anno, ce ne vorranno altri uno o due prima che l’industria riesca a soddisfare completamente la domanda. Con la creazione di nuove strutture di sviluppo in Oregon, Arizona, Irlanda e Israele, stiamo investendo per il futuro, ma anche agendo oggi per trovare modi innovativi per aiutare a risolvere le difficoltà dell’industria”.

Gelsinger ha riconosciuto che ci sia molto lavoro da fare, ora che praticamente chiunque possiede un PC, dato che sono diventati indispensabili alla vita di tutti i giorni, lavorativa e non solo.

La crisi dei chip semiconduttori ha ovviamente colpito moltissimi settori produttivi, tra cui quello dei videogiochi: è uno dei motivi principali (la pandemia e le restrizioni applicate per contrastare il contagio pure hanno giocato un ruolo fondamentale in questa situazione) per cui la produzione di console è in estrema difficoltà e i negozi faticano a reperire scorte.

(Fonte: Game Spot)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.