In vista di Spider-Man: Far From Home, scopriamo quali sono state le migliori avventure di Peter Parker fuori da New York!

Spider-Man: Far From Home sta per arrivare e magari poco visto il trailer di dove il vostro beniamino Tom Holland (alla sua quarta uscita ragnesca dopo Civil War, Homecoming e Infinity War) si lancia dai palazzi di Londra diretto verso il Tower Brigde e siete andati in brodo di giuggiole. È comprensibile, in fondo. Le tele ascellari, il nuovo costume, il baldanzoso Nick Fury interpretato da Samuel L. Jackson, le acque di Venezia, senza dimenticare l’ingresso alla “Boom Baby” di Jake Gyllenhaal nei panni di Mysterio. E forse abbiamo visto pure Gli Elementali, ma chissà: non è che fosse esattamente un trailer chiarissimo.

Che sia “colpa” di Captain Marvel o di Avengers: Endgame a cui teoricamente questa pellicola dovrebbe succedere, non è dato sapere. Una cosa però la so: al termine della presa visione avete esclamato qualcosa come “Che bello! Finalmente Spider-Man lascia New York!“. Eh no cari, è qui che vi sbagliate: il nostro Peter Parker nel corso della sua lunga carriera da Uomo Ragno ha spesso agito al di fuori della Grande Mela. Non ci credete? Vi abbiamo portato le prove. Sono ben 5 e tutte fondamentali nella saga del vostro eroe preferito.

Nota: al fine di mantenere l’articolo in tema con l’atmosfera “scolaresca” di Spider-Man: Far From Home, non sono state prese in considerazione per questo articolo le (numerose) volte in cui il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere è andato fuori dall’atmosfera terrestre.

Far From Home #1: Spider-Man in Florida

Facciamo ora un gigantesco passo indietro, precisamente nel 1963. Ben prima che Tom Holland (ma anche Andrew Garfierld e Tobey Maguire) venisse al mondo, l’Uomo Ragno altro non era che il personaggio più insolito della rampante scuderia Marvel. All’epoca, Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko avevano appena cominciato a rivoluzionare il mondo dei comics americani.

Ovviamente non lo sapevano e la massima aspirazione di Lee era sceneggiare storie sempre nuove in un irripetibile periodo di ispirazione creativa. Un periodo di cui il biennio 1963-1964 è il simbolo. Siamo infatti lontani dalle macrosaghe che caratterizzeranno le produzioni successive, qui gli eroi della Casa delle Idee vanno avanti a forza di avventure mensili dove affrontano il nemico di turno. Per Spider-Man, in particolare, è qui che debuttano tutti i suoi avversari storici, come il Dottor Octopus, l’Uomo Sabbia, l’Avvoltoio, Electro e Lizard. A differenza degli altri, tuttavia, il primo incontro con Lizard avviene nella calda e soleggiata Florida. Infatti, il Dottor Connors ai tempi abitava laggiù e aveva appena iniziato a sviluppare la sua famosa formula con gli sgraditi effetti collaterali che tutti conosciamo. Nel numero 6 della gloriosa testata Amazing Spider-Man, datato novembre 1963, Peter Parker viene spedito lì da J. Jonah Jameson, che vuole delle foto della mostruosa lucertola avvistata nelle paludi. Ovviamente le avrà, insieme a quelle dell’Uomo Ragno!

Questa trasferta, oltre ad aver presentato un villain così importante e celebre, è anche la prima in assoluto del nostro eroe.

Spider-Man Far From Home 2

Far From Home #2: Spider-Man in Algeria

Cosa ci sarà mai andato a fare l’Uomo Ragno in Algeria, così tanto “Far From Home“? Che ci crediate o no, ci è andato per una questione di famiglia. Fin dal suo leggendario esordio, datato agosto 1962 sulle pagine di Amazing Fantasy, Peter Parker ci viene presentato come un orfano che vive con i suoi vecchi zii Ben e May. In origine, Stan Lee intendeva usare questo stratagemma per fare breccia nel cuore del pubblico, non a torto visto che gli orfani sono da sempre i protagonisti prediletti dei grandi romanzieri.

Lee, insomma, non aveva mai pensato ad una vera spiegazione per questo aspetto del suo Arrampicamuri, finché non decise di darne una su Amazing Spider-Man Annual del novembre 1968. In questo storico albo, Peter trova casualmente una foto che ritrae sua madre e suo padre. Grazie ad una ricerca, scopre che Richard Parker e Mary Fitzpatrick (così si chiamano) sono stati etichettati come traditori dal governo americano. Sconvolto, ne parla con zia May che però non sa dargli delle risposte.

Spider-Man decide dunque di partire per l’Algeria, dove sono morti i suoi genitori a causa di un’incidente aereo, per fare chiarezza. Si fa dare un passaggio dai Fantastici Quattro e comincia ad investigare, finché non si imbatte nell’orribile verità. Sua madre e suo padre erano spie per la CIA che, negli anni ’50, avevano lavorato per smantellare una rete spionistica internazionale guidata da Albert Malik. Peter apprende poi che Richard e Mary Parker trovarono la morte per colpa di un sicario, che sabotò il loro aereo facendo passare il tutto per un guasto. Inoltre, sui loro corpi furono trovate delle false credenziali che li facevano passare per traditori. In questa trasferta africana, l’Uomo Ragno riesce a riabilitare il nome dei suoi genitori, al termine di una lunga ricerca di se stesso e delle sue origini.

La storia, benché sia meno nota di altre, è l’ennesima prova della grande sensibilità di Stan Lee, che per scriverla prese spunto dalle esperienze di centinaia di coppie americane sospettate di simpatie filo-russe ai tempi del maccartismo. Che anche lo Spider-Man di Tom Holland debba un giorno partire alla volta dell’Algeria?

Spider-Man Far From Home 3

Far From Home #3: Spider-Man a Berlino (insieme a Wolverine)

Passiamo adesso da un racconto sulle proprie radici ad un versus, intitolato High Tide (alta marea). Siamo nel 1987, al centro di un’altra epoca d’oro per il nostro Arrampicamuri, quella del costume nero. Peter Parker è da poco tornato dalle Guerre Segrete e non ha ancora capito che la tuta che si porta dietro è in realtà il simbionte che un giorno diventerà Venom. In realtà, questo è un periodo tutt’altro che facile per lui. I rapporti con Mary Jane sono strani: teoricamente sono amici e lei conosce addirittura la sua identità segreta, ma per entrambi è molto difficile fermarsi all’amicizia. Al lavoro la situazione non è migliore: Peter Parker è ormai un giornalista d’assalto in piena regola, che viene sballottato da Jonah a fare foto nei posti più pericolosi della Terra.

Ad incasinare ulteriormente i suoi superproblemi quotidiani arriva un incarico importante: accompagnare il collega Ned Leeds a Berlino Ovest, sulle tracce di un mercenario di nome Charlemagne. Caso vuole che sulla stessa pista ci sia anche Wolverine, lui sì più avvezzo ai viaggi intercontinentali. I due finiscono presto per unire le forze in una serrata caccia all’uomo che li porterà addirittura oltre il Muro di Berlino.

Questa trasferta, oltre ad essere il primo faccia a faccia tra Spider-Man e Logan, accentuò molto le atmosfere noir delle storie di Peter Parker aprendo le porte ad un’importantissima stagione editoriale, la cosiddetta “Dark Age“. Infatti, da lì a poco Peter e Mary Jane si sarebbero sposati e sarebbe uscita L’ultima caccia di Kraven di J.M. DeMatteis e Mike Zeck, una delle migliori saghe di tutti i tempi dell’Uomo Ragno. Poi, visitare Berlino Est in quel periodo (fine anni ’80) non era per nulla scontato, visto che si stavano facendo largo quei sommovimenti che avrebbero portato al crollo del Muro. Ben prima di Civil War, il Ragno aveva già visitato la Germania.

Spider-Man Far From Home 4

Far From Home #4: Peter (e Mary Jane) in Francia

Di poco successiva alla trasferta berlinese è questa, svoltasi sempre nel Vecchio Continente. Tuttavia, molto è cambiato dal versus con Wolverine. Peter è riuscito infatti a realizzare il suo sogno (e quello dei suoi fan): sposare Mary Jane Watson, l’amore di una vita. Il lieto evento (forse il più celebre dei Grandi Matrimoni Marvel) è avvenuto su The Amazing Spider-Man Annual #21 e, come sanno i lettori più accaniti, è stato tormentato da sfortune e problemi di ogni tipo, in pieno stile Spider-Man. Una su tutte, l’intrusione dell’ex boyfriend della Watson, che ha tentato farle cambiare idea offrendole un paio di biglietti per la Francia. Biglietti che, con ulteriore smacco per il poveretto, verranno usati dai novelli Mr. e Ms. Parker per la loro luna di miele.

Come? Ce lo raccontano Jim Owsley e Alan Kupperberg sul settimo annual di The Spectacular Spider-Man del novembre 1987, intitolato per l’occasione The Honeymoon. Peter e Mary Jane partono infatti per Cassis, una splendida cittadina nel sud della Francia. Tra magnifiche spiagge e cottage da sogno, i coniugi avranno l’opportunità di rilassarsi e godersi un po’ di riposo lontani dal caos della Grande Mela… Peccato che il Puma abbia deciso di intromettersi!

Questa trasferta, oltre che essere la realizzazione di un dei momenti più attesi nella storia dell’Uomo Ragno, segna l’evoluzione del rapporto tra Peter e Mary Jane, rapporto che sarà centrale nelle pubblicazioni degli anni a venire. In particolare, Spider-Man è tormentato dal pericolo che potrebbe colpire sua moglie e di come mantenerla col suo pessimo impiego di reporter, senza dimenticare gli impegni del suo alter-ego mascherato. Tutti superproblemi che hanno contraddistinto la carriera di Spider-Man, nei fumetti come nella trilogia cinematografica di Sam Raimi.

Uomo Ragno

Far From Home #5: l’Uomo Ragno in Scozia

Ah, la Scozia! Chi non ha mai sognato di visitare le Highlands, i castelli e di rivivere le gesta di Mel Gibson in Braveheart? Di certo non Peter Parker, ma lo ha fatto controvoglia in Spiriti della Terra, una straordinaria storia del cosiddetto “Uomo Ragno d’autore” pubblicata nel marzo del 1990. Si tratta di una produzione contenuta all’interno dell’etichetta Marvel Graphic Novel, un’iniziativa editoriale voluta da Jim Shooter nell’ottica di offrire al pubblico storie dal grande respiro narrativo.

E c’è riuscita, visto che negli anni ci ha regalato autentiche pietre miliari come La morte di Capitan Marvel di Jim Starlin, Dio ama. L’uomo uccide di Chris Claremont e Brent Anderson e la seminale Daredevil: Amore e Guerra di Frank Miller e B. Sienkiewicz. Al centro della storia abbiamo una seconda luna di miele che Peter e Mary Jane fanno in Scozia, dove la nostra Ms. Parker è andata per conoscere una lontana parente che le ha lasciato una cospicua eredità. Ma il soprannaturale guasterà il viaggio dei coniugi, che dovranno vedersela con strane apparizioni, folletti, demoni e mostri tipicamente scozzesi, oltre che con brughiere nebbiose e misteri degni del miglior Sherlock Holmes.

Questo volume è molto noto non solo perché ha portato l’Uomo Ragno in un ambiente per lui inedito, ma anche per gli straordinari disegni di Charles Vess, artista veterano che realizzò delle tavole suggestive e oniriche. Non a caso, di lì a poco Vess avrebbe iniziato una fortunata collaborazione con Neil Gaiman su Sandman.

Uomo Ragno

Bonus: l’Uomo Ragno a Venezia

Concludiamo questo tour Far From Home di Spider-Man con un po’ di sano amore patriottico. Non solo perché Peter Parker se ne va a Venezia (dove tra l’altro dovrebbe andare pure Tom Holland), ma specialmente perché ci troviamo davanti ad un caso unico nella lunga storia della Marvel. Infatti, nel 2003 Spider-Man si trasferisce a Venezia per seguire un mistero legato alla Serenissima e all’isola di Murano in un racconto intitolato Il segreto del vetro.

Dove sta la novità, direte voi? Beh, la particolarità è che Il segreto del vetro è la prima (e al momento l’unica) storia ufficiale di Spider-Man realizzata da due autori italiani. Infatti ai testi troviamo Tito Faraci, uno dei migliori sceneggiatori italiani in circolazione (ha lavorato su PKNA, Dylan Dog e Diabolik) mentre ai disegni la leggenda disneyana Giorgio Cavazzano, guarda caso veneziano di origine. Si tratta di una produzione orchestrata da Panini Comics con la supervisione della Marvel, in cui l’italian style ha colpito duro dimostrando agli americani che anche noi sappiamo fare un bel fumetto dell’Uomo Ragno. Del resto, quanto si tratta di turismo è risaputo che italians do it better.

Uomo Ragno

Ora che vi abbiamo mostrato che Peter Parker è molto più viaggiatore di quanto si pensi, non ci resta che aspettare Far From Home per vedere come se la caverà in terra straniera. Per ora si sa che dovrebbe andare a Praga, Londra e Venezia. Vi piacerebbe vederlo mettere piede in qualche altra città? Magari nel cortile di casa vostra? Fatecelo sapere nei commenti!

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!